Sergio Pirozzi ha rotto gli indugi e ha annunciato, nel corso di una intervista a Rai Parlamento, la propria candidatura a presidente della Regione Lazio. Lo farà, dice, con una lista civica che potrebbe chiamarsi Lo Scarpone. Il sindaco di Amatrice, dunque, ha lanciato l'amo, ha detto "io ci sono" e ora bisogna vedere chi sarà al suo fianco. Da Noi con Salvini, Fratelli d'Italia e Movimento nazionale arrivano parole di apprezzamento per Pirozzi, mentre da Forza Italia un sonoro "no, grazie" firmato dal coordinatore regionale Claudio Fazzone secondo il quale gli azzurri «lavorano ad una candidatura unitaria per il centrodestra».
Il sindaco di Amatrice ha spiegato la sua decisione in una intervista a Rai Parlamento: «Sulla spinta della gente comune e dei sindaci ho deciso di candidarmi alla guida della Regione Lazio con una lista civica aperta a tutti, perché sono convinto che l'Italia deve essere rappresentata dai sindaci». La prima a reagire nel centrodestra alle parole di Pirozzi è stata Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia: «Non posso essere contraria visto che Sergio fa parte dell'assemblea nazionale di Fratelli d'Italia ed è un simbolo per gli abitanti delle zone colpite dal terremoto». Ma poi precisa che, «nelle prossime settimane incontreremo gli alleati per valutare insieme la soluzione migliore per mandare a casa la sinistra e battere l'inconcludenza del M5S». Entusiasta della discesa in campo di Pirozzi è Matteo Salvini. Il segretario della Lega twitta: «Sindaco capace e battagliero, difensore della sua gente, uomo onesto, in gamba. Ringrazio Sergio per sua generosità e disponibilità a candidarsi, per vincere nel Lazio servono persone con idee chiare e serve un centrodestra unito. Pronto a confrontarmi con gli alleati». Insomma, FdI e Lega lasciano aperta la porta all'ipotesi Pirozzi e in qualche modo fanno capire che spalleggeranno il sindaco di Amatrice. Uno schema che già ha funzionato in Sicilia con Nello Musumeci, su cui alla fine ha virato anche Forza Italia. Ma i primi segnali dal partito azzurro non sembrano incoraggianti. Anzi, il coordinatore regionale Claudio Fazzone sbatte la porta con decisione: «In democrazia ognuno ha diritto ad assumere iniziative, a proporsi, a candidarsi. Le elezioni regionali nel Lazio chiamano un importante territorio a scelte di fondamentale rilevanza, che richiedono persone del mondo politico, della società civile o del territorio che abbiano l'esperienza adeguata per un ruolo così impegnativo come la guida della regione Lazio». Fazzone parla al termine dell'incontro a Palazzo Grazioli con il Presidente Silvio Berlusconi. Il coordinatore regionale del Lazio commenta così la scelta del sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, di candidarsi con una lista civica alla presidenza della Regione Lazio. «Le sofferenze e l'abbandono patito da tanti cittadini colpiti da calamità sono un tema centrale del confronto – sottolinea il senatore Fazzone - e vanno affrontati con rispetto da parte di tutti. Forza Italia ritiene fondamentale avvicinarsi alle elezioni con un'ampia coalizione di forze politiche, civiche e del territorio e avanzerà le proprie proposte nei luoghi delegati a un confronto plurale, rispettando tutti, ma è decisa a non subire decisioni di altri».
Il consigliere provinciale azzurro di Frosinone Gianluca Quadrini a proposito dichiara: «Spero che Forza Italia ed il centrodestra riescano a trovare presto una sintesi per un candidato unitario. La frantumazione sarebbe un regalo al centrosinistra di Nicola Zingaretti che in questo momento non possiamo permetterci. Il centrodestra deve restare unito. Solo così potrà esserci un tracollo in tutta Italia e sono convinto che ce la faremo. La splendida vittoria di Nello Musumeci e del centrodestra unito alla Regione Siciliana, lo ha dimostrato».