Coordinatore regionale e membro della direzione nazionale di Alternativa Popolare: Alfredo Pallone ha una visione globale delle dinamiche politiche e in questo momento delicato e ciò rappresenta un valore aggiunto. Spiega.

«La grande coalizione ha fatto la fortuna di Paesi come la Germania, solo in Italia viene dipinta come uno scandalo. Il punto vero è che da noi la partitocrazia impera. Ed è anche per tale motivo che in questi anni il Movimento Cinque Stelle ha potuto prima crescere e poi radicarsi. Anche adesso, in Germania ma pure in Austria, c'è bisogno di coalizioni larghe e nessuno si scandalizza. C'è un'altra considerazione da fare però: dappertutto vincono e governano forze politiche che fanno riferime to al Partito Popolare Europeo».

Quindi la prima stoccata. Spiega Pallone.

«Sul territorio la coalizione che maggiormente si avvicina a questo schema è quella del Comune di Frosinone, dove la lungimiranza del sindaco Nicola Ottaviani ha consentito il nascere di un'alleanza centrista, moderata e aperta al contributo di forze civiche. Questo è stato possibile farlo perché gli interessi di bottega sono stati messi in secondo piano».

Chiediamo a Pallone: ma sarà in corsa per una candidatura importante alle politiche, magari al Senato? Risponde il coordinatore regionale di Alternativa Popolare.

«Faccio un altro lavoro, sono membro del consiglio di amministrazione dell'Enac. Il punto non può essere parlare sempre e soltanto di candidature. La realtà è che la provincia di Frosinone perde colpi: nei confronti di Latina ma pure di Rieti. La vicenda di Amazon è stata emblematica . E debbo dire che sull'aspetto delle occasioni perse dalla Ciociaria aveva ragione il presidente della Camera di Commercio Marcello Pigliacelli».

Alfredo Pallone invia quindi il secondo messaggio politico forte. Rilevando.

«Le prossime elezioni regionali saranno fondamentali, parliamo di un ente strategico. Fra i tanti nomi che circolano per la candidatura alla presidenza, mi soffermerei su Luisa Todini: una carissima amica, un'imprenditrice di primo livello e una persona di capacità fuori dal comune. Peraltro molto sensibile alle istanze delle province, con la quale quindi si può dialogare in modo importante».

Luisa Todini è un nome che circola moltissimo come possibile candidata del centrodestra alla presidenza della Regione. Un nome gradito a Silvio Berlusconi. Dopo il riferimento alla coalizione del Comune di Frosinone, quindi, un altro messaggio che va nella direzione politica di centrodestra. Solo un caso? Vedremo. Pallone aggiunge.

«Ho letto con attenzione il sondaggio Izi che dà Nicola Zingaretti in vantaggio sia su Sergio Pirozzi che su Roberta Lombardi. Credo però che con Luisa Todini sarebbe un'altra cosa: parliamo di una persona che proviene dal mondo dell'industria».

Sulle alleanze in vista delle regionali Pallone spiega.

«Sono in corso riunioni, sia in provincia di Frosinone che di Latina: il partito lascia ampi spazi di autonomia. Per quello che mi riguarda, come coordinatore regionale ascolterò tutti e poi deciderò. In provincia di Frosinone, però, ribadisco quanto detto: esiste un obiettivo asse tra Forza Italia e Pd, specialmente negli enti intermedi, dove Alternativa Popolare è stata messa ai margini. Detto questo però, per quanto riguarda le regionali, i nostri parametri saranno sempre gli stessi. Vale a dire che non guarderemo affatto né alle posizioni di potere né alle poltrone. Ci concentreremo sui programmi e su quello che bisogna fare non soltanto nel Lazio, ma nelle province del Lazio. Perché bisognerà pure riprendere il tema relativo al fatto che la presenza di Roma penalizza le altre province. Una situazione che non esiste in Europa: voglio dire che un collegio come quello formato dalla Capitale e dagli altri paesi della provincia di Roma obiettivamente ha un peso formidabile. Sul piano politico, sul piano economico e soprattutto su quello della distribuzione delle risorse. Le altre province non possono neppure competere. Ecco perché l'unica soluzione è quella di dare più poteri e un assetto diverso a Roma Capitale. Credo che questa soluzione sarebbe preferibile perfino per Roma. Una svolta in tal senso sarebbe fondamentale».