In realtà è in campagna elettorale da tempo e lo ha fatto capire chiaramente qualche giorno fa, nel corso dell'incontro organizzato a Priverno dai senatori Claudio Moscardelli e Francesco Scalia, con il ministro Luca Lotti ospite d'onore. Adesso che il presidente Nicola Zingaretti ha ribadito la sua volontà di concorrere di nuovo per la presidenza del Lazio, il consigliere regionale Marino Fardelli (Pd) esce allo scoperto. Lo abbiamo intervistato.
Allora Fardelli, si ricandida o no alle prossime elezioni regionali?
«Mi ricandido per un nuovo mandato. Me lo ha chiesto il presidente Zingaretti, me lo chiedono in tanti, ma soprattutto voglio partecipare al nuovo processo che in questi quattro anni il Governo presieduto appunto da Nicola Zingaretti ha messo in atto invertendo la tendenza di una Regione al collasso. Una Regione che invece ha ricominciato ad investire su se stessa. E i risultati si vedono».
Alle elezioni si andrà con il turno unico in una regione dove ora sono forti sia il centrodestra che il Movimento 5 Stelle. Quale sarà la strategia del centrosinistra?
«Abbiamo vissuto mesi di Governo difficili, a volte ci sono sembrati impossibili, ma dopo quattro anni siamo riusciti a superare voragini e sprechi, ad ottimizzare e soprattutto ad investire. Quello che il centrosinistra deve fare è semplicemente far conoscere tutto questo ai cittadini percheÌ non ci siamo mai fermati, neÌ negli uffici, neÌ nei territori. Oggi, come nei quattro anni trascorsi, siamo sempre in movimento per conoscere, confrontarci, capire. Il Lazio è cambiato ed è questa la nostra forza. Sarà decisiva ancora una volta».
In provincia di Frosinone il Pd si avvia verso la conferenza programmatica di novembre. Quanto sarà complicato portare avanti due campagne elettorali contemporaneamente?
«Superare le correnti sarà determinante. Il Pd nasce come un partito vivace, che accoglie diverse anime e che lascia spazio alle espressioni e quindi al confronto anche acceso. Non mi aspetto che dall'esterno si percepisca calma piatta, ma la lettura di una guerra fratricida è semplicemente conveniente a... chi la dà. Il Pd è stato in grado di superare battaglie e sconfitte. La conferenza programmatica sarà il miglior momento per arrivare alle elezioni del 2018».
Quali sono le priorità del territorio? Come affrontarle?
«Non è certamente oggi che si possono dare ricette o elencare priorità. Quattro anni e mezzo fa abbiamo iniziato dalla base e cioé dalla lotta agli sprechi, dal riorganizzare enti, società e partecipate fino ad un risparmio che ha permesso di riaccendere i motori della Regione Lazio. La sanità, i trasporti, le infrastrutture che sono i tre pilastri dei nostri territori, sono stati l'obiettivo costante dell'impegno che spesso ha richiesto atti dolorosi, impopolari ma necessari che però ora stanno dando frutti. Tutto questo si collega al lavoro, all'innalzamento della qualità dei servizi e quindi della vita. Credo che la fase degli elenchi di priorità vada ormai superata. Concentriamoci sui risultati».
Sanità e trasporti: spesso lei ha usato il termine rivoluzione. Non pensa che sia esagerato?
«La sostituzione dei vecchi "ribassati" o dei pullman vetusti ed inquinanti non è stata una rivoluzione? La Regione Lazio ha rimesso i conti in ordine e ha finalmente riportato il trasporto pubblico a poter competere con i migliori Paesi europei. I nuovi treni hanno migliorato le condizioni di viaggio sulla FL6, dove ora bisogna iniziare seriamente a lavorare per i tempi di percorrenza che restano sempre troppo lontani dalla competitività di un territorio di nuovo in crescita. I nuovi pullman sono sicuri e rispettano l'ambiente e finalmente gli studenti possono rimettere gli ombrelli nello zaino. Non dimentico le foto di ragazzi con gli ombrelli aperti nei bus, in provincia. Mai più simili situazioni».
Si sta concentrando molto sull'ambiente: un tema che sta trattando con molto impegno. Sarà questo il suo cavallo di battaglia in campagna elettorale?
«A partire dagli ecobus, dal registro tumori, dalla sostituzione delle caldaie con il nuovo bando lanciato dalla Regione Lazio, l'ambiente è un tema fondamentale per la nostra salute. Ho promosso un tavolo tecnico ed è stato fatto il punto della situazione su una serie di urgenze ambientali che riguardano soprattutto il cassinate».
Parliamo di sviluppo e occupazione?
«Proprio nei giorni scorsi ho voluto un incontro con l'assessore alle infrastrutture Fabio Refrigeri sul finanziamento della legge 46 che, su mia proposta, ha aumentato in maniera esponenziale quei cinquantamila euro che trovammo stanziati nel 2013 a favore dell'area Fca di Cassino. L'area industriale del cassinate meritava molto di più e con i tre milioni e mezzo di euro poi stanziati dal Governo Zingaretti, la Regione Lazio ha iniziato una serie di opere previste. Occorre che si velocizzino i servizi, percheÌ gli investitori non attendono e questo è un momento determinante per la nostra economia».