Ha un curriculum già rodato nella pubblica amministrazione, l'assessore Fabio Tagliaferri. Perché tra una rotazione e l'altra, anche nel precedente esecutivo, ha sempre ricoperto un ruolo di primo piano. L'obiettivo principe che si prefigge per la nuova legislatura è quello della realizzazione di un'elisuperficie a ridosso dell'ospedale Fabrizio Spaziani «Per salvare il maggior numero di vite umane». Ma il suo chiodo fisso è lo sblocco di due progetti incancreniti da anni: i Piloni e l'ex Piscina Enal.

Assessore, a breve dovrà essere redatto il programma delle opere pubbliche. In cima alla lista cosa chiederà di inserire?
«La prima iniziativa che intendo assumere, proprio in occasione della stesura del programma annuale e triennale delle opere pubbliche, è quella dell'elisuperficie. Tutte le altre province del Lazio ne sono già dotate. Noi no. La stessa faciliterà i trasporti, dal capoluogo a Roma, di quei pazienti che rischiano di perdere la vita anche per un ritardo di pochi istanti. Oggi il servizio viene svolto grazie alla gentile collaborazione dell'aeroporto Moscardini. Il problema, però, è che ci sono molti disagi. Si tratta, infatti, di una struttura militare che deve rispettare una serie di regolamenti: le operazioni, quindi, non sono così immediate. Abbiamo già individuato un'area nei pressi dell'ospedale che sarà appunto destinata a questo tipo di opera. Ora sono in corso i calcoli per la definizione dei costi e ci siamo attivati pure per quel che concerne l'iter delle autorizzazioni. I tecnici comunali stanno, infatti, esaminando il decalogo delle procedure che servono a mettere in funzione tale servizio, compreso il via libera dell'Enac».

Scusi, ma sempre a ridosso dello "Spaziani" c'è una strada i cui lavori vanno avanti da tempo. A che punto siete?
«Al taglio del nastro. Mercoledì la inaugureremo. La stessa, che partirà dal nuovo parcheggio a ridosso del pronto soccorso, sfocerà in via Armando Fabi. E se qualche tifoso, il giorno della partita, vorrà lasciare l'auto nell'area di sosta all'inizio della stessa, facendo una lunga passeggiata, potrà raggiungere a piedi lo stadio. Questo collegamento aiuterà persino le forze dell'ordine per il deflusso dei supporter. La strada sarà intitolata a Cesare Augusto Fanelli, il primo che ebbe l'idea di delocalizzare il nosocomio di viale Mazzini nella parte bassa del capoluogo».

L'argomento lo ha aperto lei. Parliamo proprio del "Benito Stirpe". Qualche ritardo c'è stato...
«Siamo, comunque, arrivati al termine di un lungo iter. L'errore più grande, in questo caso, è quello di avere la memoria corta. Va innanzitutto ringraziato chi anni fa pensò di scegliere la zona. Che è la posizione più giusta. Ma anche chi realizzò la prima tribuna che, se anche aveva mille difetti, comunque rappresenta la prima pietra di quest'opera. Non vanno dimenticati nemmeno coloro che, sempre anni fa, con i soldi del Comune, crearono la viabilità della zona. Per quanto mi riguarda voglio, invece, complimentarmi con il primo cittadino. Può sembrare assurdo che un vicesindaco ringrazi il sindaco. Ma se Ottaviani non avesse proceduto con la risoluzione del Project financing, grazie anche alla volontà dei proponenti, giovedì non avremmo inaugurato proprio nulla. Un plauso va, quindi, a coloro che hanno fatto un passo indietro. E persino ai tecnici comunali che in questi giorni stanno lavorando a spron battuto per chiudere la procedura relativa ai collaudi. Ci tengo anche a evidenziare il costante impegno della Prefettura e della Questura per le procedure autorizzative. In ultimo, ma non per ultimo, va ringraziato Maurizio Stirpe, il quale ha saputo cogliere, portandola a compimento, l'iniziativa del Comune che aveva già investito quattro milioni e mezzo di soldi pubblici».

E in pentola cosa altro bolle?
«L'isola pedonale in via Aldo Moro, a ridosso dell'Oviesse. La si potrà istituire grazie a una strada che abbiamo realizzato proprio dietro il palazzo dove sorge quell'attività commerciale. Questo consentirà di non chiudere il flusso del traffico in via definitiva».

Mi scusi, lei parla come se tutto andasse per il verso giusto. Le ricordo che i Piloni cadono a pezzi e la piscina dell'ex Enal è un monumento all'abbandono...
«Ha ragione. Ma anche qui siamo arrivati alla determinazione di risolvere il project dei Piloni. E cambieremo pure la vocazione di quell'area. Per quanto riguarda la piscina dico solo che c'è chi si è rimesso al lavoro con il piglio giusto per il suo completamento. Sono, pertanto, convinto che per la prossima stagione estiva quei bambini che non potranno andare al mare, avranno un posto dove passare l'estate. A prezzi calmierati».

Un'ultima questione: la rotatoria davanti al casello A1 si farà oppure no?
«Il progetto è ormai nella sua fase conclusiva. È stata presentata la bozza definitiva da parte del progettista, che include la rotatoria a ridosso dell'uscita dell'autostrada, fino al ripensamento di quella di Madonna delle Neve. Prossimamente andremo in Regione per l'approvazione definitiva. Una volta ottenuto l'ok, sarà pubblicato il bando per la gara d'appalto. A tal proposito faccio notare che abbiamo incontrato i promotori dell'iniziativa di recupero dell'ex Permaflex, proprio per armonizzare quello che il Comune vuole fare con quello che loro intendono creare».