Sostiene che farà il presidente del Parlamento Europeo fino al 2019. Ma il possibile candidato premier del centrodestra, dopo le indiscrezioni che lo vorrebbero come nome preferito dal leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in caso il cavaliere non possa scendere in campo personalmente, è lui. E la standing ovation incassata al meeting di Rimini lascia presagire nuovi scenari.

«Sto bene dove sto». Continua a dire come un mantra Antonio Tajani. «Sono convinto, però, che se in Italia ci sarà una coalizione di centrodestra, la partita si vincerà con il centro. Quindi si vincerà se Forza Italia sarà in grado di raccogliere la volontà di cambiamento, di modificare questo Paese e essere protagonista in Europa». La ricetta la detterà a Fiuggi il 15 e il 16 settembre.

«Ancora una volta il presidente del Parlamento Europeo, ha scelto la provincia di Frosinone per un momento di incontro importantissimo di livello internazionale come "L'Italia e l'Europa che vogliamo". Un momento di confronto, quello in programma a Fiuggi, su cui saranno impostati ragionamenti e possibili azioni da intraprendere su tre tematiche di estrema attualità come il terrorismo, l'immigrazione e la crisi economico-occupazionale». Spiega il consigliere regionale Mario Abbruzzese. «Siamo sotto attacco. L'Italia è un Paese dell'Unione europea e la culla della cristianità, dove ci sono rischi di attentati. Bisogna, quindi, tenere alta la guardia come in tutta Europa, puntando su una maggiore collaborazione tra forze di polizia e dell'intelligence e la proposta di affiancare all'Europol una Fbi europea sembra essere la soluzione più ragionevole. Anche perché le recenti minacce dell'Isis al Papa, e gli appelli dello Stato islamico ai foreign fighters a colpire l'Italia, non devono essere assolutamente ignorate. Non è, infatti, possibile assistere a carenze di collaborazione come è accaduto in Spagna tra la polizia catalana e le forze dell'ordine nazionali. Quanto ai migranti - aggiunge Abbruzzese - bisogna investire in Libia, bloccando il corridoio così come è stato fatto per quello balcanico. Il problema oggi è la criticità causata dalflusso continuoed eccessivo di immigrati che entrano nel nostro Paese e che stanno mettendo a serio rischio l'assetto sociale: troppi i disagi vissuti dai cittadini e ingestibile unaintegrazione reale tra culture e tradizioni. La tensione ormai è alle stelle e se si continua su questa linea si rischia solo di innescare una bomba ad orologeria di guerriglia urbana».

Ma a Fiuggi si parlerà anche di occupazione. «È inutile dire che per le province di Frosinone e Latina - argomenta il consigliere regionale - occorre in prima istanza riuscire ad intercettare con maggior frequenza le risorse che l'Europa mette a disposizione. Sappiamo tutti che l'Italia è tra i primi Paesi per quantità di progetti presentati e tra gli ultimi per le risorse ottenute. È evidente che c'è un problema che deve essere risolto e, pertanto, dobbiamo cambiare marcia e incominciare a pensare ad una progettazione diversa, all'avanguardia ed innovativa. Altrimenti - conclude - resteremo sempre l'ultima ruota del carro pur avendo eccellenze invidiabili in tutti i comparti dell'economia».