Vertici e contatti continui, anche e soprattutto nelle scorse ore. Con il coordinatore regionale Claudio Fazzone e con Antonio Tajani, presidente del Parlamento Europeo. Intanto però Mario Abbruzzese, consigliere regionale e leader provinciale di Forza Italia, ha già pronta una lista di persone che hanno dato la loro disponibilità a candidarsi alle prossime politiche e alle regionali, che si terranno insieme. A meno di clamorosi colpi di scena, "traducibili"in elezioni anticipate nell'uno o nell'altro caso.

La discussione nel Lazio sta procedendo su due binari: uno riguardante la provincia di Roma, l'altro Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo. E se è vero che bisogna ancora capire con quale sistema elettorale si voterà per Camera e Senato, è altrettanto vero che Forza Italia ha un imperativo categorico, dettato da Silvio Berlusconi in persona: essere pronti in qualsiasi momento. Il 15, 16 e 17 settembre prossimi a Fiuggi si terrà la tradizionale "tre giorni" organizzata da Antonio Tajani, dal titolo "L'Italia e l'Europa che vogliamo". Mai come quest'anno gli Stati Generali di Forza Italia si svolgeranno nella città termale, mai come quest'anno quell'appuntamento è destinato a rappresentare l'inizio sostanziale della campagna elettorale.

E non è neppure un caso che il nome del presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani circoli come possibile candidato premier degli "azzurri". L'attenzione è rivolta anche alle alleanze, ma è pur vero che, nell'eventualità di un sistema proporzionale, le intese si faranno dopo. Discorso diverso per la Regione Lazio, che assume una valenza strategica. Con Tajani e Fazzone Mario Abbruzzese ha fatto il punto della situazione, dicendo chiaramente che in Ciociaria intende «fare il pieno di voti».

Abbruzzese ha raccolto già alcune disponibilità a concorrere, ma non ha stabilito dove. Anche e soprattutto perché la prima scelta spetta a lui: il consigliere regionale potrebbe decidere di scendere in campo ancora per la Pisana. In caso di vittoria del centrodestra e di risultato positivo potrebbe puntare o alla presidenza del consiglio oppure ad un assessorato. Se invece dovesse propendere per il Senato, allora il puzzle sarebbe destinato a cambiare. Nella sua agenda figurano, comunque, i nomi del capogruppo provinciale Gianluca Quadrini, del consigliere provinciale e comunale di Frosinone Danilo Magliocchetti, del dirigente nazionale Silvio Ferraguti, del presidente del consiglio comunale del capoluogo Adriano Piacentini, del coordinatore provinciale Pasquale Ciacciarelli, dell'ex parlamentare Antonello Iannarilli. Ma anche di Serena Petricca e Maria Teresa Graziani.

Naturalmente la lista non è definitiva. Un capitolo a parte merita l'opzione Nicola Ottaviani, relativa alla candidatura alla presidenza della Regione Lazio. Ma è ormai chiaro che, in presenza di una fattispecie di ineleggibilità, il sindaco di Frosinone non lascerà la fascia tricolore. Mario Abbruzzese esce allo scoperto e dice: «Abbiamo già una pattuglia di uomini e donne pronti a concorrere per Camera, Senato e Regione Lazio. Di fronte ad appuntamenti così importanti è necessario muoversi per tempo e noi lo stiamo facendo. La cavalcata vincente deve continuare: penso al referendum del dicembre scorso, ma anche alle vittorie in serie nei Comuni, da Cassino a Frosinone».

Un'ultima cosa: tra un anno scade il mandato di Antonio Pompeo e si tornerà alle urne anche per la presidenza della Provincia. Anche in questo caso Abbruzzese ha un'agenda. Con due nomi: Nicola Ottaviani e Carlo Maria D'Alessandro.