Nel 1987 Zucchero Fornaciari stava meglio di Nicola Ottaviani oggi: lui cantava "Senza una donna", il sindacobis di Frosinone ne vuole addirittura quattro. In Giunta, per carità. E non le chiede lui, ma la legge. A quanto sembra, però, i suoi non sono molto collaborativi in questo senso: gli unici a sbilanciarsi più degli altri sono gli azzurri. Che, fortunatamente, non hanno piani telefonici con lo scatto alla risposta, altrimenti sarebbero andati già tutti falliti, date le intense e prolungate conversazioni che, in queste ultime ore, disegnano una sorta di triangolo delle Bermuda: passano dal numero del capogruppo in pectore Magliocchetti, al presidente d'Aula in pectore Piacentini al consigliere Masecchia. Pare, comunque, che per loro questa "benedetta" quota rosa sia in via di definizione: del resto, nell'ultima riunione del partito, hanno detto di voler ascoltare la lista. E quelli della lista lo hanno detto forte e chiaro: chi ha più voti fa l'assessore. Ecco, quindi, che si alza in piedi Cinzia Fabrizi e dice: «Io sono a disposizione e non mi tiro indietro. Farò del mio meglio per i cittadini e se non dovesse funzionare ci si riprova tra cinque anni». Quindi ha già pronta nell'armadio una bella camicia bianca e un paio di jeans a palazzo che indosserà su un tacco, forse dodici. Insomma: lei c'è. Poi, a parte "Cuori italiani" che ha deciso di metterci la Testa (cioè Rossella), per il resto di quote rosa neanche l'ombra. Le donne da offrire a Nicola, secondo un'elementare regola dei voti presi alle urne, ci sarebbero: Debora Patrizi di Polo civico ha portato alla causa 550 preferenze ma Fabio Tagliaferri, appena 22 preferenze in meno, scalpita al pari di Gianfranco Pizzutelli per infilarsi la fascia di vice. Nella lista del sindaco, poi, sarebbero addirittura due le signore che potrebbero fregiarsi del ruolo: una è Valentina Sementilli in Petricca (è la moglie di Alessandro), l'altra Maria Rosaria Rotondi: insieme hanno totalizzato qualcosa come 554 preferenze. Ma anche qui a sgomitare sono i maschietti: Massimiliano Tagliaferri e Gianpiero Fabrizi rivendicano orgogliosamente il loro contributo alla causa di zar Nicola e i galantuomini li fanno, ma al ristorante. E, allora, come la mettiamo? I giorni passano e Ottaviani vuole quei nomi: senza le donne non si inizia.