Il "Modello Frosinone" per proiettare Forza Italia oltre il perimetro del centrodestra in assetto classico. Soprattutto sui territori e nelle amministrazioni comunali dove il consenso si disperde in rivoli, micrOfratture e guerre di piccolo cabotaggio, che poi si trasformano in linfa vitale per i movimenti che basano il consenso sul populismo. E per questo non li nomina mai. La ricetta di Nicola Ottaviani, anche se il menù servito a Palazzo della Fonte è di altissima qualità, è quella che maggiormente piace alle truppe del Cavaliere, chiamate a raccolta per tracciare la rotta sul futuro dell'Italia e dell'Europa. Gli ingredienti li rende noti a fine pasto, quando Antonio Tajani lo invita a illustrare agli altri commensali cosa mettere in pentola per replicare altrove la sua stessa scorpacciata elettorale.

«Il modello adottato a Frosinone, deriso da alcuni, è stato fondamentale per la vittoria del centrodestra». Fa notare a più riprese, il primo cittadino nel corso del suo intervento, davanti al presidente del parlamento Ue.

«In cinque anni abbiamo promosso un grande progetto di riconciliazione sociale, attraverso il dimezzamento delle indennità del sindaco, degli assessori e dei consiglieri. Mettendo da parte settecentocinquantamila euro, provenienti dalle tasche dei politici, sono state finanziate millecinquecento borse di studio e portati altrettanti anziani a visitare le città d'arte».

Spiega per far notare che se i "privilegi" della politica finiscono nelle tasche delle famiglie, possono rappresentare l'arma vincente per sconfiggere il populismo.

«La classe dirigente che abbiamo avuto negli ultimi anni – rimarca con forza Ottaviani - ha portato avanti più l'interesse privato che quello collettivo. Il fatto che "Solidiamo" venga assunto come un progetto di riferimento per una nuova ingegneria sociale in Italia ci riempie di orgoglio. Se lo adottassero tutti i 7.978 comuni, equivarrebbe a una manovra economica da circa un milione di euro. E verrebbe visto da coloro che non credono più nella politica come un momento di riconciliazione sociale».

Un passaggio lo riserva alla scelta della classe dirigente. Invitando, anche in questo caso, a percorrere la "strada Frosinone". «Se avvenisse - conclude dopo una raffica di applausi - sarebbe per noi motivo di orgoglio».

Studia da Governatore Nicola II. E l'invito a svolgere fino in fondo il secondo mandato esternato da Antonio Tajani è apparso come l'evidente strategia di chi non vuol scoprire le carte.