Nel primo consiglio comunale che si è svolto di mattina, non sono mancate le scintille tra l'amministrazione D'Alessandro e l'opposizione di centrosinistra che fa capo all'ex sindaco Petrarcone.
La prima polemica ha riguardato proprio l'orario di convocazione della seduta. «Signor presidente - ha tuonato Enzo Salera rivolgendosi a Dino Secondino - la invito a convocare consigli comunali in orari più consoni e non lavorativi anche perchè, solo Lei, finora, è costato quasi 11.000 euro di permessi».
E il Consiglio doveva ancora iniziare. Quando si è iniziato a discutere delle tariffe, propedeutiche all'approvazione del bilancio di previsione che ci sarà il prossimo 20 aprile, sono inziate le scintille. Soprattutto sulla Tari, perchè la tassa sui rifiuti aumenta di oltre il 10%, ovvero circa 20 o 30 euro a famiglia a seconda dell'abitazione. «Con la vostra amministrazione è aumentata la Tari - ha ribattuto Evangelista - e ci sono le carte a dimostarlo. Gli ha fatto eco il consigliere Di Mascio che sempre dai banchi della maggioranza ha aggiunto: «Ritengo che le dichiarazioni dell'opposizione petrarconiana sul lieve aumento della tariffa Tari siano del tutto strumentali».
Critiche che la minoranza ha rispedito al mittente e ha poi picchiati duramente nei confronti del sindaco per l'interrogazione sui lavori di manutenzione: D'Alessandro ha infatti spiegato che il dirigente che ha fornito la risposta all'opposizione non aveva titoli a farlo. L'assessore al ramo Dana Tauwinkelova ha rincarato: «I lavori in viale Bonomi consistono nella semplice stesura di asfalto per la messa in sicurezza di un marciapiede dissestato».
Sempre in tema di interrogazioni, l'assessore Leone ha colto poi la palla al balzo per fare il punto sul personale e sulle posizioni organizzative: «Da ora in poi le scelte saranno oggettive, e non come in passato, dove ad esempio da assessore mi sono ritrovato un geometra negli uffici dei servizi sociali. Infine è stata la volta del bilancio: l'assessore Schimperna ha fornito il cda a tutti i consiglieri. Si tratta di un «bilancio ingessato», ha spiegato, ma che può permettere di evitare il dissesto perchè «garantisce la gestione corrente». Al momento della distribuzione del cd era però assente Petrarcone e tutta la minoranza (escluso Salera) che ha abbandonato l'Aula in segno di protesta per alcune offese che il sindaco avrebbe rivolto proprio a Petrarcone. «Frase per la quale il sindaco - ha tuonato l'opposizione all'unisono - dovrebbe vergognarsi a vita e se fosse davvero un persona per bene, così come professava in campagna elettorale, dovrebbe innanzitutto chiedere scusa alla città e poi al già due volte sindaco di Cassino.
Espressioni infelici e poco urbane possono uscire dalla bocca di chiunque ma che questo avvenga nella massima assise cittadina e da un sindaco nelle sue funzione e un fatto estremamente spregevole». dovrebbero essere loro a chiedere scusa alla città per non aver votato contro una delibera (l'aumento della Tari) che noi siamo stati costretti a fare perchè loro non sono stati in grado di gestire nè la gara nè il contratto determinandone un aumento che sono stati costretti a pagare i cittadini. Potevano invece astenersi