L'onorevole Alfredo D'Attorre e la consigliera regionale Daniela Bianchi hanno battezzato ufficialmente "Articolo 1- Movimento Democratici e Progressisti", il partito nato dalla fusione tra gli scissionisti del Pd, ex di Sel e delusi del centrosinistra. "A sole 48 ore dalla presentazione del simbolo nazionale, "Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista" - ha scandito dal tavolo dei relatori Michele Giannì, anche lui storico militante del Pd - sceglie Cassino per la sua prima uscita in provincia di Frosinone. Una scelta simbolica. Il movimento parte dalla principale città persa dal centrosinistra in provincia. Una sconfitta elettorale, dicono nel gruppo cassinate, "causata dalle diatribe interne del Pd".

"Svolta a Sinistra" lo slogan che ha fatto da cornice all'iniziativa. "Non saremo un mini Pd" - hanno scandito all'unisono i relatori – e in effetti la Sala Restagno del Comune di piazza De Gasperi – piena fino all'inverosimile – ha galvanizzato subito i militanti. Prima degli interventi di D'Attorre e Bianchi, ha fatto il punto Piero Latino, membro dell'organizzazione nazionale di Articolo 1 Mdp, che molto si è complimentato con gli attivisti di Cassino. Tanti gli ex del Pd: oltre a Giannì, in veste di moderatore del dibattito, presenti anche Fernando Cardarelli, Gino Cogliandro, Paolo Iovine, Danilo Salvucci, Anna D'Onofrio e tanti altri che fino a poche settimane fa hanno fatto parte del circolo di piazza Marconi. Visto quanto sta accadendo oggi nel Pd, con le anomalie del tesseramento, tutti si sono detti orgogliosi di aver intrapreso una nuova strada, a partire da Daniela Bianchi che in regione Lazio assieme ad altri quattro colleghi ha già dato vita al gruppo di Mdp. Poi è salito in cattedra l'onorevole D'Attorre che ha l'onere e l'onore di coordinare i movimenti locali fino a una grande convetion nazionale in programma a maggio.

Queste le linee guida: "Noi vogliamo rifare una Sinistra grande e di governo. Ma non potevamo restare dentro perché il PD è diventato tutta un'altra cosa, è andato in altre direzioni, con altri interlocutori e con altri linguaggi". Non sono mancate battute al veleno nei confronti dei "cugini" del Pd, ma soprattutto si è parlato di cosa vuole essere Mdp, un movimento che vuole mettere il lavoro al centro, partendo dai diritti. Tema molto caro anche alla Fiom, infatti erano diversi i cgiellini presenti in sala. Il programma di Mdp parla chiaro: "L'articolo 1 della Costituzione, ‘L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro', è il tratto identitario più bello della nostra comunità. Noi siamo questo, è il nostro simbolo, il nostro progetto per l'Italia".