«Non chiediamo poltrone né soldi per finanziare sagre e quant'altro. La politica degli sprechi e dei privilegi non appartiene più alle Province. Chiediamo invece risorse per garantire i servizi ai nostri cittadini, in particolare strade e scuole sicure. E quando si parla di certi temi, si parla del futuro di un territorio sia in termini di capitale umano che di prospettive di sviluppo. Fino ad oggi lo abbiamo fatto, non sappiamo se potremo continuare a farlo nel prossimo periodo: ecco perché aderiamo a tutte le iniziative dell'Upi per permettere ai nostri enti di continuare a svolgere le funzioni che la legge ci assegna». Così il presidente Antonio Pompeo ha motivato la votazione del Consiglio provinciale all'ordine del giorno per la salvaguardia delle Province. «Vogliamo attenzione e risposte e ci prepariamo anche ad azioni eclatanti come l'esposto cautelativo alla Prefettura e alla Procura della Repubblica. Auspichiamo però che queste sollecitazioni che arrivano da tutti i nostri enti trovino ascolto a Roma», ha aggiunto il presidente della Provincia. Tre in particolare le richieste della Provincia di Frosinone: ulteriori risorse per la gestione di strade e scuole; norme ordinamentali per chiudere i bilanci in equilibrio; norme sull'organizzazione del personale, che consentano di avere nelle piante organiche professionalità per poter far fronte alle funzioni assegnate.«E' una battaglia che ci deve vedere tutti uniti – ha concluso Pompeo – lo dobbiamo al nostro territorio e ai nostri cittadini. Bene le riforme, siamo i primi a volerle. La buona politica però è quella che ascolta i territori e noi non ci arrendiamo al fatto di non potere dare risposte a questa terra come i suoi abitanti meritano e come vorremmo. Per dare credibilità a tutto il sistema, occorre renderlo efficiente proprio dal basso».