"In questi mesi – finalmente - si sta aprendo un importante spazio politico per la sinistra italiana. Infatti, dopo il governo Monti, sostenuto persino da una parte del mondo progressista, la vittoria mutilata di "Italia. Bene Comune", il ritorno alle larghe intese e, infine, il pericoloso e audace percorso (contro)riformatore intrapreso dal Governo Renzi, qualcosa di nuovo sta avvenendo: l'esito e le ripercussioni politiche del referendum costituzionale del 4 dicembre e la fuoriscita di D'Alema, Bersani, Rossi, Speranza ed Errani, insieme a una trentina di Parlamentari Pd, che ha scaturito la nascita di un nuovo gruppo parlamentare (composto da ex Sinistra Italiana e dagli scissionisti Pd): Articolo 1 – Democratici e progressisti". A parlare è Marco Procino, già leader di Sel-Si, che annuncia: "Sabato, alla luce di questa mutata situazione politica, diversi uomini e donne della nostra provincia - in primis, coloro che coraggiosamente hanno deciso di non continuare il progetto di Sinistra Italiana perché convinti che al paese non serva l'ennesimo progetto minoritario (perché ancorato a una chiusura identitaria e ideologica) che si accontenta di opporsi a tutto ciò che non va, ma serva un ampio movimento, democratico e progressista, propositivo: che si ponga la sfida dell'alternativa di governo (alle politiche renziane, a quelle neoliberiste e a quelle demagogico-populiste se non xenofobe) - si metteranno in cammino (partendo da Cassino, con il treno delle 8.37, per raggiungere il teatro Brancaccio), armati di entusiasmo e passione civile, per provare a dare sostanza, energie e gambe a un progetto (sempre in seno a democratici e progressisti) che appare innovativo, audace e ambizioso: il campo progressista tracciato da Giuliano Pisapia.

Sentiamo, infatti, l'esigenza di costruire ponti tra i diversi mondi democratici, reti che sappiano andare oltre alle chiuse e protette nomenclature politiche presenti nel paese, per collegare il mondo politico alle diverse e importanti esperienze associative, di volontariato e di buona politica territoriale dando così futuro e speranza alle inespresse energie che affollano, drammaticamente, il bel paese, penso – i dati sull'occupazione impongono questa priorità – ai tanti giovani che, nonostante validi percorsi ed esperienze lavorative e formative, annaspano tra precariato, lavoro sottopagato e disoccupazione. Sentiamo, infatti, l'urgenza di costruire un campo di speranza per coloro che, nonostante l'individualismo sfrenato che caratterizza il nostro presente, sentono l'esigenza di cambiare il mondo: di renderlo più giusto, libero, solidale ed eco-sostenibile.

L'esigenza di rimettere insieme i cocci, superando rancori e divisioni storiche che da sempre affliggono il nostro campo, è l'urgenza più impellente che abbiamo davanti oggi: la terribile e oscurantista avanzata di movimenti conservatori, xenofobi e populisti in tutto il pianeta ce lo ricorda costantemente.Intessere relazioni e dialogo nello svariato arcipelago che è diventato il mondo del centrosinistra è quello che vogliamo fare anche nella nostra città: per provare, visto che di tempo prima delle prossime scadenze amministrative fortunatamente ce n'è, a riavvicinare e a unire tutti i democratici e progressisti, per costruire assieme programmi innovativi, in grado di ammodernizzare la nostra città, rendendola smart e green e, quindi, più appetibile da un punto di vista turistico ed economico. L'unità, i percorsi condivisi, le esperienze dal basso, la partecipazione, la radicalità della proposta: questi - conclude Procino - sono gli unici strumenti che abbiamo per essere davvero alternativi alle destre tra 4 anni".