Tra guerre fratricide e accuse reciproche, la campagna elettorale per la fascia di sindaco di Frosinone è già iniziata. Lo testimonia la bagarre che si è aperta intorno al sondaggio che Ciociaria Oggi ha commissionato a Euromedia Research. I numeri hanno provocato l'immediata presa di posizione dei due maggiori contendenti. La rilevazione dice che per quanto riguarda le coalizioni Ottaviani si attesterebbe al 39,2% mentre Cristofari raggiungerebbe il 35,5%. Lo scontro diretto, prima del ballottaggio, vedrebbe il sindaco uscente al 48,9% e il principale sfidante al 36,7%. Su tutto pesa l'incognita degli indecisi, così come l'11% attribuito al Movimento Cinque Stelle.
Visto da Cristofari
«Il primo sondaggio sulle elezioni amministrative - evidenzia Fabrizio Cristofari - nonostante l'incompletezza dei dati, rivela almeno due aspetti interessanti. Il primo riguarda la volontà dei cittadini nel riconoscere la nostra proposta come unica vera alternativa valida rivolta al cambiamento, rispetto al nulla di fatto dell'Amministrazione uscente. Il secondo punto è relativo alla condivisione con la gente, di tutti gli elementi decisivi per il cambiamento reale. Un passo in avanti contro il disastro realizzato e la cultura degli annunci, che sembra una costante dell'Amministrazione Ottaviani. Mi rivolgo quindi a tutte le associazioni, ai movimenti, ai cittadini per ribadire la piena disponibilità al dialogo e al confronto, in vista di una collaborazione fattiva e finalizzata alla svolta per la città». Quindi un passaggio politico sulle alleanze, evidenziando che si ritiene libero: «dai partiti e dalle logiche partitiche, mettendo al centro Frosinone e i cittadini. Per quanto mi riguarda, vale solo l'interesse della città che desidero amministrare. Sono convinto infatti che sia necessario parlarsi con franchezza, scegliere in base alla nostra coscienza e poi rivolgersi al popolo. Io la politica l'ho sempre intesa così, ed è certamente abbastanza per essere in gara e vincere. Lo dico esprimendo tra l'altro, grande soddisfazione in merito alle ottime percentuali relative alla affidabilità e alla popolarità che i cittadini mi hanno evidentemente riconosciuto. Gli annunci trionfalistici della coalizione di centrodestra saranno smentiti dagli elettori. Il Pd e il Psi saranno senza dubbio elementi della coalizione, ma questo non mi impedisce di ritenermi svincolato e quindi determinato ad elaborare una proposta aperta, e tesa a difendere e sviluppare la città con progetti nuovi e condivisi». Cristofari, quindi, esorta tutti ad aprire una nuova fase «nel segno della discontinuità, ispirata ai principi dell'autonomia, della democrazia partecipativa, della qualità, del coraggio, della sicurezza e della vicinanza alla gente comune».
Visto da Ottaviani
Il sondaggio realizzato dalla dottoressa Alessandra Ghisleri, attraverso il Centro studi e ricerche Euromedia research - fa notare il primo cittadino - consegna numeri e dati inequivocabili, che non si prestano a letture parziali di sorta. Mentre le due coalizioni dei partiti e delle liste viaggerebbero attorno ad una differenza di circa 5 punti percentuali a mio favore, quando poi si passa al sondaggio diretto sui candidati a sindaco, io conseguirei un aumento di oltre 12 punti di percentuale rispetto al secondo candidato, sfiorando il 49% al primo turno e, dunque, con la possibilità di chiudere la partita elettorale senza il ballottaggio. Ma anche in caso di ballottaggio, l'istituto di ricerca milanese ha pubblicato dati assolutamente perentori, indicandomi al 55%, rispetto al 45% dell'altro candidato. Queste indicazioni statistiche - ha aggiunto il sindaco di Frosinone - confermano la bontà dei risultati ottenuti in questi anni di lavoro, serio e scrupoloso, in cui ci siamo rimboccati le maniche, coprendo tutti i settori dell'amministrazione. Dopo aver evitato il dissesto delle casse comunali, spalmando in dieci anni i 50 milioni di euro di debiti, ci siamo concentrati sulla cultura, acquistando due teatri comunali, il Nestor e il Vittoria, oltre a riaprire la Casa della cultura all'ex Mattatoio». Un passaggio lo ha riservato alle opere pubbliche. «Abbiamo realizzato oltre il 50% delle rotatorie e della illuminazione della Monti Lepini, unitamente all'apertura di 3 nuove scuole e quattro piazze al centro urbano e in periferia. Non avevamo i soldi per sostituire una lampadina ed ora stiamo per terminare l'attivazione di ben 9.000 pali della pubblica illuminazione tutti a led. Dopo aver atteso, inutilmente, che la Regione intervenisse sulla frana del viadotto Biondi, abbiamo attivato un intervento sostitutivo, costruendo il ponte Bailey in appena due mesi e ricollegando la zona bassa con il centro storico della città. Con l'operazione pubblico-privato promossa al nuovo stadio "Benito Stirpe" al Casaleno, otteniamo, da una parte, il terzo stadio di ultima generazione in Italia e, dall'altra, al quartiere Matusa stiamo per realizzare un parco di un ettaro di verde, senza i palazzi ipotizzati in passato. La nostra città, finalmente, sta diventando un capoluogo moderno, efficiente e culturalmente avanzato e, sia chi vive in città, che chi la frequenta per studio o per lavoro, sembra intenzionato a confermare il cambiamento ottenuto».