La circoscrizione centrale è composta da Toscana, Lazio, Umbria e Marche. Nella stessa verranno eletti 15 eurodeputati. Tutti i partiti punteranno sui big, ma a livello locale qualcuno cercherà di giocarsi le proprie carte. Si vota con il sistema proporzionale e si potranno esprimere fino a tre preferenze. Alle urne si andrà probabilmente il 9 giugno. Da capire se sarà election day, considerando che in calendario ci sono pure le amministrative (39 su 91 i Comuni al rinnovo). Ma intanto fioccano le indiscrezioni sulle possibili candidature. Ovunque.

Centrodestra
Rispetto al 2019 è cambiato moltissimo, anche relativamente alle percentuali dei partiti. Le politiche e le regionali degli ultimi dodici mesi hanno tracciato un quadro molto chiaro anche all'interno degli schieramenti. La Lega ottenne il 32% la volta scorsa: adesso è un'altra partita. Ma comunque il Carroccio intende giocarsela. Matteo Salvini, Claudio Durigon e Davide Bordoni stanno analizzando la situazione per comporre il puzzle delle candidature. In Ciociaria il parlamentare e coordinatore provinciale Nicola Ottaviani proverà a giocarsi le sue carte.

Ci sarà sicuramente Mario Abbruzzese, già presidente del consiglio regionale del Lazio. Circolano altresì i nomi del vicepresidente del consiglio regionale Pino Cangemi e di Matteo Adinolfi, peraltro parlamentare europeo uscente. Così come è uscente Maria Veronica Rossi: toccherà a lei la prima mossa per una eventuale ricandidatura.

Prospettiva completamente diversa per Fratelli d'Italia, che nel 2019 nella circoscrizione centro era arrivata al 9%. Oggi è nelle condizioni di triplicare (anche di più) quel consenso. Le ipotesi sul tappeto sono tante e coinvolgono leader e big del partito. A cominciare da Arianna Meloni. Potrebbe essere in lista Fabrizio Ghera, assessore regionale ai trasporti, esponente di punta della corrente che fa riferimento a Fabio Rampelli. C'è quindi l'europarlamentare in carica Nicola Procaccini. Sul piano locale bisognerà capire come evolveranno dinamiche e prospettive. Il parlamentare e coordinatore provinciale Massimo Ruspandini si confronterà con i livelli nazionali e regionali.

Se si apriranno spazi per una candidatura, l'attimo verrà colto. Ma in ogni caso è chiarissimo che Fratelli d'Italia guarda alle europee con un'attenzione particolare. È il primo vero test attendibile dopo le politiche dello scorso anno, che hanno determinato il varo del Governo presieduto da Giorgia Meloni. In tutti i territori il partito sarà sotto esame. Inoltre nel Lazio c'è da tenere presente che FdI è al timone pure della Regione, con Francesco Rocca. Vietato distrarsi dunque. All'interno di Forza Italia c'è chi vorrebbe che a guidare la lista fosse il ministro degli esteri e leader nazionale Antonio Tajani. Una prospettiva sulla quale ragionare. In ogni ci sarà l'europarlamentare Salvatore De Meo.

Pd, 5 Stelle, Azione e Italia Viva
Capolista del Partito Democratico nella circoscrizione centro sarà Marta Bonafoni, coordinatrice della segreteria nazionale. Potrebbero concorrere pure Nicola Zingaretti (già presidente della Regione Lazio e ora deputato) e Laura Boldrini. In provincia di Frosinone bisognerà definire le scelte nel contesto di un quadro globale. In ogni elezione importante il nome di Francesco De Angelis viene sempre preso in considerazione. Però andranno valutati pure altri fattori. Per esempio gli equilibri tra uomini e donne nelle liste. Negli ultimi giorni si sta parlando di un'altra possibilità: Sara Battisti, confermata consigliere regionale nel febbraio scorso. La Battisti ha costantemente dimostrato di sapersi mettere a disposizione del partito. Se poi dovesse centrare il risultato dell'elezione al Parlamento di Strasburgo e Bruxelles, allora in consiglio regionale gli subentrerebbe Antonio Pompeo. Fantapolitica? Non è detto. Secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, il Movimento Cinque Stelle potrebbe puntare sull'ex presidente dell'Inps Pasquale Tridico.
Alessio D'Amato in pole per il ruolo di capolista di Azione, mentre in Italia Viva in pole c'è Marietta Tidei. Da verificare quali saranno le strategie, perché alle europee la soglia di sbarramento è del 4%. La domanda è: l'esperimento del Terzo Polo è archiviato definitivamente oppure le logiche elettorali potranno essere prevalenti?

Le amministrative
In programma ci sono anche le comunali. In provincia di Frosinone al voto 39 centri (su 91). Pure in tal caso un test assai significativo. Si vota a Cassino, Veroli, Isola del Liri, Paliano. A Cassino la partita sarà sicuramente politica, il che vuol dire che sulla scheda dovrebbero esserci i simboli di tutti i partiti. Il condizionale resta d'obbligo valutando ciò che è successo negli ultimi. Di certo il Pd ha l'imperativo categorico di confermare Enzo Salera. Sia il presidente regionale Francesco De Angelis che il segretario provinciale Luca Fantini hanno dato indicazioni chiare: si va uniti. Fibrillazioni permettendo però. E il centrodestra? Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia riusciranno a trovare una sintesi su una candidatura a sindaco unitaria? Il nodo da sciogliere è questo, non la composizione delle liste.

Non è scontato se si analizzano i precedenti e soprattutto i rapporti dell'ultimo anno sul territorio. Poi c'è Veroli, dove Simone Cretaro ha esaurito il termine dei due mandati. Parliamo di una delle ultime roccaforti del Pd. I nomi che circolano maggiormente sono quelli di Francesca Cerquozzi e Assunta Parente. Pure Domenico Alfieri (Paliano) non può ulteriormente concorrere per un altro mandato da sindaco.
Mentre a Isola del Liri Massimiliano Quadrini (Azione) cercherà la conferma. Una parte del Pd (quella di De Angelis e Battisti) potrebbe sostenerlo. Un'altra no invece. Anzi, non è escluso che la consigliera provinciale Antonella Di Pucchio possa concorrere per la fascia tricolore. Il punto politico delle comunali è soprattutto uno: con l'eccezione di Cassino, i simboli di partito cederanno ancora il passo alle civiche.