Domani la seduta consiliare dedicata al question time, vale a dire le risposte alle interrogazioni e alle interpellanze. Sarà indicativa: una sorta di termometro per capire le dinamiche sia all'interno della maggioranza che delle opposizioni. Anche perché si tratta del primo appuntamento di ripresa dei lavori dopo una pausa estiva caratterizzata comunque da un dibattito acceso. In particolar modo sul Piano urbano di mobilità sostenibile: Bus Rapid Transit, piste ciclabili, ascensore inclinato, ma anche alcune modifiche di sensi di marcia. Il recente confronto alla Sacra Famiglia ha evidenziato un quadro politico in evoluzione.
La maggioranza
La coalizione di centrodestra ha dimostrato di avere i numeri nelle occasioni che contano: 22 (su 22) a luglio quando è stato approvato il documento contabile, 19 in pieno agosto per il via libera agli equilibri di bilancio. Sul percorso del Brt e sul grado di pedonalizzazione di piazzale Kambo (quando la riqualificazione sarà stata ultimata) ci sono posizioni differenti. Ma è complicato immaginare che qualcuno possa sfilarsi in questo momento. Intanto perché si tratta di misure che andranno a regime nel 2026. In secondo luglio non è semplice assumersi la responsabilità di una crisi politico-amministrativa alla vigilia di una stagione assai impegnativa. Ci saranno le europee e le amministrative in 39 Comuni. Appuntamenti ai quali guardano le segreterie nazionali e regionali dei partiti. Oltre naturalmente a quelle provinciali. C'è poi un aspetto che riguarda proprio la maggioranza. Ogni volta che si ventilano o profilano possibili aperture alle opposizioni, nel centrodestra in diversi alzano le barricate. E il ragionamento è sempre lo stesso: porte chiuse a chi alle elezioni di quindici mesi fa si è candidato in altri schieramenti. Infine, il sindaco Riccardo Mastrangeli ha costantemente ripetuto che per lui la stella polare rimane il risultato delle comunali. Sulla base del quale sono stati definiti gli assetti della giunta. Vuol dire che per determinare un eventuale riassetto o rimpasto deve succedere qualcosa di veramente clamoroso. Per esempio la formazione di un nuovo gruppo: opzione circolata in modo forte nei mesi scorsi. Adesso se ne parla di meno, ma bisognerà aspettare. Sul versante delle indiscrezioni c'è chi ritiene che proprio nel corso del question time possano esserci richieste di chiarimento sugli assetti della maggioranza e della giunta. Sarebbe inusuale, ma proprio per questo se dovesse verificarsi rappresenterebbe un segnale politico decisamente forte.
Le opposizioni
Nei giorni scorsi i tre consiglieri comunali del Partito Democratico (Angelo Pizzutelli, Fabrizio Cristofari e Norberto Venturi) hanno lanciato un messaggio molto chiaro sia alla federazione provinciale che al circolo cittadino. Chiedendo in sostanza maggiore sostegno e attenzione. Non sembra che siano arrivate risposte. Poi c'è la Lista Marini, rappresentata in aula dal consigliere Andrea Turriziani. Non sono certamente mancati dei segnali, che però finora hanno riguardato argomenti amministrativi secondari. La sensazione è che in assenza di una crisi politica conclamata all'interno della maggioranza sia difficile registrare delle sorprese clamorose. La sostanza del problema è invece un'altra: le opposizioni faticano molto a dare continuità ad un coordinamento che possa produrre azioni sinergiche. Il punto non riguarda soltanto i gruppi e i consiglieri comunali, ma pure le segreterie dei partiti. A distanza di tempo non c'è alcun passo avanti sul versante della ripresa di un confronto tra Partito Democratico e Socialisti. Un passaggio senza il quale è difficile che il centrosinistra possa invertire la rotta.