Sembrava questione di pochi giorni. Ci riferiamo alla nomina della segreteria provinciale del Pd, che sarà composta da 15 membri. Dopo la riunione della Direzione (il 17 luglio scorso) filtrava ottimismo. Si trattava di stabilire i rapporti di forza tra le due liste che hanno sostenuto Daniele Leodori per la segreteria regionale. Vale a dire Rete Democratica (della quale fa parte Pensare Democratico) e Leodori a Sinistra, nella quale si sono impegnati in diversi.
Rapporti di forza
Il segretario Luca Fantini non nascondeva la soddisfazione. Evidentemente però ci sono dei problemi. Pensare Democratico (il correntone fondato da Francesco De Angelis) è maggioritario. Alla guida adesso c'è la consigliera regionale Sara Battisti. Mentre nella lista Leodori a Sinistra ci sono Antonio Pompeo, Nazzareno Pilozzi, Domenico Alfieri, Danilo Grossi. Uniti alle primarie, ma ognuno con un proprio profilo politico. È passato quasi un mese da quando si attendeva "a minuti" la nomina di una segreteria della quale potevano far parte tutti i big. Invece si viaggia da un rinvio all'altro e i ritardi inevitabilmente si accumulano. Magari non sarà semplice trovare la quadra fra Pompeo, Pilozzi, Alfieri e Grossi, ma i problemi sembrano essere anche altri. I ruoli e le deleghe per esempio. La lista Leodori a Sinistra chiede di poter indicare il vicesegretario. E tra le deleghe quella agli enti locali. Fra i nomi che circolano c'è quello dell'ex deputato Nazzareno Pilozzi. Il nodo è rappresentato dalla concentrazione dei due ruoli: o vicesegretario o delega agli enti locali sembrano aver risposto da Pensare Democratico. Evidente dunque la solita partita a scacchi tra le correnti. Con Sara Battisti attentissima.
Le comunali
Nel 2024 in provincia di Frosinone si voterà in 39 Comuni (su 91). Tra i quali Cassino, Veroli, Isola del Liri, Paliano. Centri importanti, nei quali il Pd ha fatto "filotto" la volta scorsa. Adesso però la situazione appare molto cambiata. A Cassino Enzo Salera sta cercando di compattare l'intero fronte, anche e soprattutto in considerazione del fatto che il centrodestra appare diviso. Specialmente tra Fratelli d'Italia e Lega. A Veroli si chiude la stagione di Simone Cretaro e la situazione non è affatto semplice per i Democrat. Forse è per questo che circola la voce che Cretaro non vedrebbe male la scelta delle primarie per l'indicazione del candidato sindaco. Nel Pd non mancano certamente le soluzioni, ma la domanda è: si procederà unitariamente oppure ognuno effettuerà le sue scelte? Tra i nomi che circolano maggiormente per la candidatura a primo cittadino, quelli di Assunta Parente e Francesca Cerquozzi. La sensazione è che il segretario provinciale del Pd Luca Fantini dovrà impegnarsi molto per evitare strappi o fratture. Nell'ambito del centrosinistra poi bisognerà capire quali saranno le strategie di Germano Caperna, dirigente regionale di Italia Viva. A Paliano Domenico Alfieri non può ricandidarsi a sindaco, avendo espletato i mandati consecutivi previsti. Alfieri è stato segretario e presidente dei Democrat e questo vuol dire che ha un peso politico non indifferente. È chiaro che è orientato a presentare una proposta politica che comprenda anche l'ipotesi di una candidatura a sindaco. Discorso completamente diverso a Isola del Liri. Il sindaco Massimiliano Quadrini si ripresenterà. Nel 2019 era uno degli esponenti di punta del Pd e si parlava di lui come futuro presidente della Provincia al termine della stagione di Antonio Pompeo. Le cose però sono andate diversamente e adesso Massimiliano Quadrini è uno degli esponenti di punta di Azione nel territorio. Ha avuto anche l'endorsement di Alessio D'Amato. Tra i retroscena che circolano ce n'è uno in particolare: l'area del Pd che fa riferimento a Francesco De Angelis potrebbe tranquillamente sostenere Massimiliano Quadrini alle comunali di Isola del Liri. Nell'ambito di uno schieramento di centrosinistra. A Isola del Liri però il Pd è diviso da anni. Non è escluso, anzi viene data come "fortemente probabile" l'ipotesi di una candidatura a sindaco di Antonella Di Pucchio, consigliere provinciale del Pd e fedelissima di Antonio Pompeo. In ogni caso Di Pucchio presenterà un progetto politico alternativo a quello di Massimiliano Quadrini. Si tratta di capire se sarà candidata a sindaco oppure se preferirà ritagliarsi un ruolo da regista politico.
La segreteria Leodori
Alla guida regionale del partito c'è Daniele Leodori. Per lui il test delle europee e delle comunali nel Lazio sarà fondamentale. Ma si tratta di capire anche come verranno affrontate e risolte altre situazioni. In Ciociaria, per esempio, c'è quella dell'ex presidente della Provincia e sindaco di Ferentino Antonio Pompeo, che alle regionali ha comunque messo in fila più di 15.000 voti contribuendo al risultato della lista che ha fatto scattare il seggio per Sara Battisti (oltre 17.000 preferenze). Le europee sono una competizione nella quale scenderanno in campo i leader e i big nazionali. Peraltro in una circoscrizione molto ampia come quella dell'Italia Centrale. Circola con insistenza il nome del deputato Nicola Zingaretti. Un ritorno al sistema dell'elezione diretta della Provincia potrebbe interessare Pompeo? È uno scenario da valutare, ma con ogni probabilità i tempi non saranno brevissimi. Si parla del 2025. Non va dimenticato che Francesco De Angelis è adesso il presidente del Pd Lazio. Un ruolo più istituzionale che politico ma comunque importante. Alla fine però in Ciociaria si torna costantemente al punto di partenza, quello degli equilibri e dei rapporti di forza tra le correnti. Come dimostrano i ritardi nella nomina della segreteria provinciale, che sarà composta da 15 membri. Senza un'unità vera, determinata da un cambio di linea effettivo, una situazione del genere si riverbererà sempre anche sulle comunali e in qualunque altro tipo di votazione. Come avviene ininterrottamente da oltre dieci anni.