La formalizzazione delle deleghe ai consiglieri emersa ieri mattina prima del consiglio comunale, come deciso dal sindaco Piergianni Fiorletta, ha esaltato l'assise. Tra un tema e l'altro, è stata ricorrente la questione deleghe che, sin da subito, il sindaco aveva annunciato di voler assegnare ai consiglieri, procedura che secondo alcuni non sarebbe regolare. Gli incarichi non assegnati agli assessori sono stati così ripartiti ai consiglieri comunali: Luigi Vittori servizi sociali, Federica Fiorletta spettacolo, Angelo Picchi sanità, Federica Mastrangeli parchi pubblici, Alessandro Rea lavori pubblici, Maurizio Berretta manutenzione, Ugo Galassi commercio, Gianni Bernardini decoro, Luca Zaccari urbanistica e cultura, Giuseppe Virgili sport.

Prima ancora il sindaco aveva formato la giunta: Andrea Pro vicesindaco e assessore a politiche giovanili, volontariato e associazionismo; Franco Martini a bilancio e ambiente; Cristian Piermattei a housing e politiche per la casa, digitalizzazione del territorio e problematiche della zona industriale; Pierina Dominici a pubblica istruzione, politiche educative, pari opportunità; Elena Maria Cestra a turismo e tutela del patrimonio storico e artistico.

Secondo il consigliere d'opposizione ed ex sindaco Antonio Pompeo si tratta di deleghe generiche ai consiglieri, qualcosa in violazione dello statuto: «La legge va rispettata». E poi: «No agli assessori "occulti"». Magliocchetti ha fatto notare la differenza tra assessore e consigliere: «Un consigliere, per esempio, non può dare direttive a un dipendente comunale». Per Lanzi va messo ordine in alcuni ambiti, vedi la giunta, e ha fatto risaltare alcune deleghe "pesanti" ai consiglieri non retribuiti a differenza degli assessori. Zaccari, della maggioranza, ha affermato: «Come Ferentino si sono comportati altri comuni, non è una novità quella dei consiglieri delegati».