«Coinvolgimento diretto dei sindaci e nessun "accordicchio" con le segreterie dei partiti. Nei prossimi giorni riuniremo i sindaci che fanno riferimento a Fratelli d'Italia e tutti quelli che, indipendentemente dall'appartenenza politica, vorranno condividere la nostra proposta per una nuova governance della Società Ambiente Frosinone». Il consigliere regionale Daniele Maura ribadisce la linea di Fratelli d'Italia. A nove giorni dall'assemblea dei soci (convocata a Colfelice), la situazione politica resta complessa, complicata e piena di possibili colpi di scena.
L'iniziativa di Fratelli d'Italia
Maura sottolinea di aver incontrato nei giorni scorsi i sindaci Bernardo Donfrancesco (Colfelice) e Giuseppe Sacco (Roccasecca), «per condividere un percorso nuovo sulla gestione dei rifiuti». Argomenta Maura: «Con Sacco, in particolare, condividiamo la contrarietà all'ipotesi dell'acquisizione della discarica da parte della Saf ed abbiamo concordato su questioni e soluzioni da proporre alla Regione Lazio in vista del redigendo piano dei rifiuti. La nostra proposta parte dai problemi del territorio. Il primo obiettivo è stato raggiunto con l'azzeramento dell'Egato dei rifiuti di Frosinone, dimostrando con i fatti il nuovo corso della giunta Rocca. C'è bisogno ora di amministratori che producano atti e non chiacchiere, e che compiano scelte e non fuggano dalle responsabilità. A tal proposito, non posso che registrare positivamente l'iniziativa del presidente della Provincia Luca Di Stefano che ha attivato l'iter che consentirà l'individuazione del nuovo sito di discarica della nostra provincia. In merito alle criticità sollevate dall'onorevole Ottaviani sulla gestione della Saf, ricordo che in questi anni siamo stati l'unico partito a non aver partecipato a nessun livello alla governance della società e siamo gli unici a poter chiedere un profondo rinnovamento della sua gestione. Le questioni relative alla natura giuridica della società, saranno affrontate con la dovuta attenzione, dal nuovo consiglio d'amministrazione. Per affrontare queste sfide, Fratelli d'Italia, primo partito della nazione, della regione e della provincia chiederà ai sindaci di incaricarsi della guida della Saf. Consiglio a chi in questi giorni si sbraccia, di mantenere l'equilibrio: noi siamo gli unici a non aver mai gestito le grandi partecipate del nostro territorio. Una sfida che vorremmo intraprendere, a testa alta e senza indugi». FdI rivendica dunque la presidenza della Saf. Ma le distanze con la Lega restano siderali. Incolmabili.
La posizione degli "azzurri"
Per Forza Italia interviene il capogruppo alla Provincia Gianluca Quadrini. Dichiara: «Condivido la posizione espressa dai colleghi di Fratelli d'Italia. La Saf è proprietà dei Comuni ed è ai sindaci che dobbiamo rivolgerci e non alle segreterie dei partiti. È giusto che Fratelli d'Italia rivendichi la guida della società ed è altrettanto giusto il coinvolgimento del più ampio numero di sindaci, oltre gli steccati dei partiti. Non è possibile ragionare con le logiche di partito: il governo degli enti intermedi, come accade in Provincia da sempre, va visto con la partecipazione di tutti i partiti. Per questo è importante che la nuova governance venga condivisa dai sindaci. Le sfide che ci aspettano sul tema della gestione dei rifiuti sono fondamentali per il nostro territorio e non possono essere lasciate ad una parte politica. Nei prossimi giorni riunirò i sindaci che fanno riferimento alla mia area e gli amici che, pur non avendo una tessera di partito, condividono con me, ormai da anni, le scelte strategiche sulle questioni più importanti del nostro territorio. A loro proporrò di sostenere un profondo rinnovamento della gestione della Saf». Poi aggiunge: «Quanto alla posizione della Lega, il punto che più mi preme sottolineare e sul quale tutti dovremmo soffermarci è tutt'altro che politico. L'emergenza rifiuti è una criticità che affrontiamo da anni e nel Lazio registriamo una forte mancanza di discariche. E allora rifletto ad alta voce e domando: perché continuare con questa contrapposizione piuttosto che collaborare e mettere sul tavolo proposte concrete?». Poi Quadrini conclude: «È chiaro che su eventuali ipotesi di acquisto della discarica di Roccasecca da parte della Saf la mia posizione è no».
La situazione
Sarà una settimana lunga e probabilmente decisiva. Vero che in assemblea voteranno i 92 soci: 91 sindaci e presidente della Provincia, ma è chiaro che le indicazioni politiche dei partiti ci saranno e peseranno. Un asse tra Pd e Fratelli d'Italia potrebbe saldarsi. Sia Francesco De Angelis (presidente regionale dei Democrat) che Massimo Ruspandini (parlamentare e coordinatore provinciale di FdI) da un lato stanno motivando le rispettive "truppe", dall'altro stanno guardando agli scenari e ai numeri in aula. Inoltre, le indiscrezioni sulla possibile futura governance restano sul tavolo: Fabio De Angelis (FdI) presidente e Lucio Migliorelli (Pd) amministratore delegato. Poi ci sono i membri del cda: due oltre al presidente, ma potrebbero essere portati a quattro. La Lega resta sulla posizione espressa da Nicola Ottaviani, parlamentare e coordinatore provinciale: no all'asse trasversale, no ad ogni opzione di acquisto della discarica da parte di Saf, presa di distanza dalla linea portata avanti dalla Società Ambiente Frosinone in questi anni. Poi c'è l'Amministrazione Provinciale, intenzionata a recitare da protagonista. Il perimetro nel quale sta lavorando Luca Di Stefano è il seguente: sul tema dei rifiuti la Regione Lazio è fondamentale, ma bisogna tenere presenti pure le esigenze dei Comuni. La Provincia può rappresentare l'anello di congiunzione, sia politico che amministrativo. Anche e soprattutto nei confronti dei sindaci che stanno ragionando seriamente sul da farsi. Indipendentemente dall'appartenenza politica. Il profilo civico del presidente Luca Di Stefano potrebbe influire. La lunga partita a scacchi prosegue. Pesando ogni possibile mossa per evitare passi falsi.