Mancano undici giorni all'assemblea dei soci della Saf: un appuntamento importante e fondamentale anche per capire gli attuali equilibri politici in provincia di Frosinone. Il dado è tratto: gli schieramenti e le possibili alleanze appaiono chiarissime. Così come tutti i leader dei partiti stanno effettuando i conti e posizionando le "truppe". I soci sono 92: i 91 Comuni e l'Amministrazione Provinciale. La vittoria è fissata a quota 47. Ma bisognerà pure valutare le assenze e le strategie.

Prove di asse FdI-Pd
L'accordo c'è. E potrebbe dispiegarsi in questo modo: Fabio De Angelis (Fratelli d'Italia) presidente, Lucio Migliorelli (Pd) amministratore delegato. Con differenti funzioni e competenze: più rappresentative quelle del presidente, decisamente operative quelle dell'amministratore delegato. Migliorelli è al timone della Società Ambiente Frosinone dal 2017, quando subentrò in corsa a Mauro Vicano. Poi la conferma nel 2020. In questi ultimi due anni è stato Migliorelli a gettare le basi per la trasformazione futura dell'impianto di Colfelice. Il Pd è convinto di poter avere in assemblea dai 48 ai 54 voti. Un calcolo evidentemente effettuato sui sindaci di area centrosinistra. Però la governance della Saf non è un tema che si può affrontare soltanto con logiche di coalizione. Sulla materia dei rifiuti le competenze maggiori sono della Regione Lazio, adesso guidata dal presidente Francesco Rocca, sostenuto da una maggioranza di centrodestra. Francesco De Angelis è ora il presidente regionale del Pd. Massimo Ruspandini è deputato e coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia. I due stanno dialogando. E martedì scorso si sono incontrati alla Regione, parlando con Rocca. Indipendentemente dall'argomento del confronto (che pare sia stato il depuratore di Ceccano), De Angelis e Ruspandini sugli assetti della Saf stanno discutendo. Una base di intesa esiste. Bisognerà pure indicare i membri del consiglio di amministrazione: oltre al presidente, adesso ce ne sono altri due. Ma potrebbero arrivare a quattro. Capiremo in assemblea dei sindaci l'esito delle grandi manovre di questi giorni. E capiremo pure quali saranno le decisioni degli amministratori che fanno riferimento a Forza Italia, Azione e Italia Viva. La posizione di Fratelli d'Italia è stata espressa dall'assessore comunale di Ceccano Riccardo Del Brocco. Ha detto: «FdI, primo partito in Italia, nella Regione Lazio e nella provincia di Frosinone, lavorerà per avere la guida della società, partendo dai propri sindaci e cercando il coinvolgimento più ampio possibile, con buona pace degli alleati della Lega». Sullo sfondo c'è pure il tema della discarica. In particolar modo l'ipotesi di acquisto da parte della Saf dell'impianto di Roccasecca. Il punto non è all'ordine del giorno, ma le posizioni sono differenti: Fratelli d'Italia è contraria. Il Pd non si è espresso ma potrebbe essere favorevole.

Il doppio fronte della Lega
Il Carroccio è contro l'asse FdI-Pd. Il parlamentare e coordinatore provinciale Nicola Ottaviani lo ha fatto capire chiaramente. Non solo. Ha pure sottolineato: «La Ragioneria Generale dello Stato, un organo indipendente, ha di recente messo in dubbio che la Saf sia effettivamente una società in house, con intuibili implicazioni sul contratto di servizio per i Comuni che, a quel punto, dovrebbero procedere ad effettuare le normali gare, per verificare le migliori offerte di mercato». Un tema che sicuramente verrà posto anche all'attenzione dell'assemblea dei soci. Inoltre il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli (civico in quota Lega) sta approfondendo diverse tematiche. Compresa quella del sistema di votazione. Alla Saf funziona che ogni Comune esprime un voto. Dice Riccardo Mastrangeli: «Un'opzione che poteva andare bene all'inizio, quando l'impianto trattava solo l'immondizia della provincia di Frosinone. Poi sono cambiate tante cose. A mio giudizio oggi sarebbe preferibile un sistema di voto ponderato». Sul piano politico la Lega è intenzionata a rivolgersi direttamente ai sindaci. Puntando ad un asse con Giuseppe Sacco, primo cittadino di Roccasecca.

La risposta di Migliorelli
Il presidente della Società Ambiente Frosinone Lucio Migliorelli ha risposto alla presa di posizione di Nicola Ottaviani. Notando: «La Saf non è una società in house, ma è una società partecipata in egual misura da tutti i Comuni della provincia di Frosinone e dall'Amministrazione Provinciale. Una società che gestisce un impianto di trattamento meccanico-biologico di proprietà dei Comuni soci. Che è l'unico impianto nella provincia di Frosinone che può ricevere, trattare e successivamente smaltire il rifiuto urbano indifferenziato. La tariffa di accesso è amministrata con determina della Regione Lazio e i Comuni conferiscono i propri rifiuti a Saf per il cosiddetto principio di prossimità regolato dalle norme del codice dell'ambiente, dalle leggi regionali di riferimento nell'Ato della provincia di Frosinone sancito dal piano regionale dei rifiuti. Quindi gli affidamenti finora effettuati sono assolutamente legittimi sia da un punto di vista della partecipazione dei Comuni nella Saf che secondo le norme vigenti». Si annuncia un confronto acceso pure su tale versante, oltre che su quello politico.

Provincia e Comuni
Luca Di Stefano è contrario all'ipotesi di una possibile riapertura della discarica di Roccasecca. Così come diversi amministratori. Il presidente del consiglio comunale di San Giorgio a Liri Luigi Di Cicco ha detto: «In termini ambientali abbiamo pagato e stiamo pagando già tanto». Soltanto il 13 luglio sarà possibile capire quali saranno gli umori dell'assemblea dei sindaci. La Provincia potrebbe essere determinante. L'ago della bilancia