A votare saranno i 92 soci: i sindaci dei Comuni e il presidente dell'Amministrazione Provinciale. Ma l'accordo tra Pd e Fratelli d'Italia è ad un passo dalla blindatura. Il che ha già comportato la presa di distanza da parte della Lega. Con la conseguenza che il centrodestra ancora una volta si divide in un ente intermedio. Come già successo per la presidenza della Provincia. L'assemblea è convocata per il 13 luglio alle ore 9.30, in seconda convocazione. Al primo punto all'ordine del giorno c'è il bilancio. Poi bisognerà eleggere i componenti del cda (ora sono 3 ma si può arrivare fino a 5) e nominare il presidente. Quindi l'indicazione dei componenti del collegio sindacale, compreso il presidente.

Fratelli d'Italia allo scoperto
A esplicitare la linea del partito è Riccardo Del Brocco, dirigente provinciale e assessore all'ambiente del Comune di Ceccano. Fedelissimo del deputato e coordinatore provinciale Massimo Ruspandini. Rileva Del Brocco: «Da giorni leggiamo sulla stampa dichiarazioni sui futuri assetti della governance della Saf spa e prese di posizione polemiche sulla gestione della società anche da chi, al contrario di FdI, ha partecipato alla sua governance. Meglio tardi che mai! La Saf, come tutti sanno, ha un ruolo centrale nelle politiche dei rifiuti della nostra provincia ed avendo l'unico impianto Tmb dell'attuale Ambito territoriale per i rifiuti, manterrà questo ruolo indipendentemente dalla sua qualificazione giuridica». Continua Del Brocco: «FdI, primo partito in Italia, nella Regione Lazio e nella provincia di Frosinone, lavorerà per avere la guida della società, partendo dai propri sindaci e cercando il coinvolgimento più ampio possibile, con buona pace degli alleati della Lega che, alla Provincia, dal giorno dopo le elezioni, si sono precipitati per chiedere spazi al Pd». Inutile sottolineare che le stoccate politiche sono alla Lega. Argomenta Del Brocco: «Ricordiamo a tutti che la Saf è una società partecipata dai 91 Comuni della provincia di Frosinone. Ai sindaci, e non alle segreterie dei partiti, ci rivolgeremo per proporre una governance nuova caratterizzata da competenza e professionalità. Ai sindaci proporremo un nuovo modello di sviluppo per la società che dovrà sfruttare le grandi opportunità garantite dai fondi per la transizione energetica e l'economia circolare. Ai sindaci diremo in modo chiaro che siamo contrari alle ipotesi, apprese dalla stampa, di acquisto della discarica di Roccasecca». E conclude: «A tal proposito, dopo l'inerzia registrata in questi anni, esprimo apprezzamento per l'iniziativa del presidente Luca Di Stefano che ha avviato l'iter per l'individuazione della nuova discarica a servizio della provincia ed ha trasmesso ai Comuni lo studio del Politecnico di Torino per le osservazioni».

Scenari e manovre
Voteranno i sindaci, ma la politica si farà sentire. Eccome se si farà sentire. L'opzione di un asse di ferro trasversale tra FdI e Pd è sul tavolo. Con ogni probabilità si cercherà di coinvolgere nell'accordo anche altri partiti: Forza Italia, Azione e Italia Viva per esempio. Fratelli d'Italia rivendica dunque la presidenza della Saf: il nome in pole position è Fabio De Angelis. E Lucio Migliorelli (Pd), al timone della Saf dal 2017? Per lui potrebbe profilarsi il ruolo operativo di amministratore delegato, anche e soprattutto con l'obiettivo di portare avanti i progetti di trasformazione dell'impianto.

De Angelis e Ruspandini
Cantava Fabrizio De André: "Ma una notizia un po' originale, non ha bisogno di alcun giornale, come una freccia dall'arco scocca, vola veloce di bocca in bocca". La notizia è più che orginale: martedì scorso Francesco De Angelis (presidente regionale del Pd) e Massimo Ruspandini (deputato e coordinatore provinciale di FdI) erano insieme nella sede della Giunta regionale del Lazio e hanno incontrato il Governatore Francesco Rocca. Immediato il "tam tam" dei tamburi, accompagnato dai segnali di fumo. Inevitabile il pensiero che i due abbiano potuto affrontare il tema della Saf. I diretti interessati preferiscono non rilasciare dichiarazioni, ma dalle indiscrezioni che filtrano dalle strettissime maglie del riserbo sembra che il motivo dell'incontro fosse relativo al tema del depuratore di Ceccano.

Ottaviani sulle barricate
La linea della Lega è quella indicata dal deputato e coordinatore provinciale Nicola Ottaviani. Peraltro condivisa dall'assessore regionale Pasquale Ciacciarelli, dall'eurodeputata Maria Veronica Rossi, dal gruppo provinciale, dai sindaci, dagli amministratori e da Mario Abbruzzese. Il partito di Matteo Salvini è contrario ad una possibile intesa tra FdI e Pd, ma anche all'ipotesi di acquisto da parte della Saf della discarica di Roccasecca. Inoltre Ottaviani ha attaccato frontalmente le scelte della Saf degli ultimi anni. Pure la Lega intende rivolgersi ai sindaci, con l'obiettivo di aggregare anche amministratori di altri partiti: del centrodestra ma pure del centrosinistra.

Il ruolo della Provincia
Il presidente Luca Di Stefano ha affidato la delega all'ambiente al consigliere Valentina Cambone, sindaco di Colle San Magno. Un segnale evidente. Di Stefano appare contrario all'ipotesi di un eventuale acquisto della discarica di Roccasecca da parte della Saf. Questo è un elemento da tenere presente nelle dinamiche che porteranno alle intese in sede di assemblea dei sindaci. Perché sia Fratelli d'Italia che il Carroccio hanno detto no a questa opzione. Mentre il Partito Democratico potrebbe avere un'altra posizione. Così come sarà importante capire le indicazioni di Forza Italia, di Azione e Italia Viva. La situazione che andrà a delinearsi sullo sfondo sarà parametrata pure sulla "sintonia" tra i partiti e i sindaci di riferimento. È su questo terreno che si giocherà la partita decisiva, anche se all'ordine del giorno non c'è l'argomento di un possibile acquisto della discarica di Roccasecca. Luigi Di Cicco, presidente del consiglio comunale di San Giorgio a Liri, rileva: «Hanno destato grandissimo stupore le dichiarazioni rilasciate dall'onorevole Ottaviani in merito all'acquisto della discarica di Roccasecca da parte della Saf. Ricordiamo che Giuseppe Sacco, insieme ad altri sindaci, ha lottato per la chiusura. Noi ci opporremo con tutte le forze, insieme a tutti i sindaci del territorio».