Varato senza intoppi il "monocolore Natalia". Ieri pomeriggio il segretario generale ha dato la parola a Davide Salvati, già presidente del consiglio comunale, per aprire una seduta priva di alcuni eletti: Alessandro Cardinali assente giustificato, e i consiglieri surroganti che dovranno attendere qualche giorno per il loro ingresso in assise.
Seduti al loro posto Marianna Cacchi, Davide Salvati, Donatello Cardinali, Angelo Proietti, Luigi Pietrucci, Guglielmo Vecchi, Rodolfo Mastroianni, Roberto Versi, Giuseppe De Luca, Giulia Beccidelli, Danilo Tuffi e Luca Santovincenzo.
Dopo il minuto di silenzio per ricordare il presidente Berlusconi e la consegna delle rose rosse a consiglieri e assessori donna da parte del sindaco, si è passati all'elezione del presidente dell'assise. Il sindaco Daniele Natalia ha riproposto Davide Salvati nel solco della continuità. All'invito di votare tutti per Salvati, dando un segnale di unità d'intenti, ha risposto positivamente Luca Santovincenzo, certo che con il suo voto Salvati avrebbe ricevuto un impulso alla terzietà. L'esito della votazione è stato: nove voti per Salvati (gli otto di maggioranza compreso il sindaco oltre al voto di Santovincenzo) e quattro per De Luca. La prova che la minoranza non si era confrontata sul da farsi, e del palese isolamento di Santovincenzo.
Subito dopo Giuseppe De Luca ha proposto all'assemblea la creazione della figura del vice presidente; con l'adesione immediata di Salvati e Natalia. Il che ha generato un sorriso sul volto degli smaliziati sulle voci circolate alla vigilia del ballottaggio: ovvero che la lista di De Luca, Anagni Futura, aveva invitato a votare Natalia, così come alcuni della coalizione LiberAnagni.
Il sindaco ha poi illustrato il programma della maggioranza e i prossimi investimenti resi possibili dal corposo finanziamento di cinque milioni del Pnrr. Tra parchi, parcheggi, illuminazione e strade asfaltate, sono stati ricordati gli investimenti dei privati non senza un pizzico di sarcasmo all'indirizzo di ambientalisti e altri che boccerebbero certe iniziative per partito preso.