Quattro punti all'ordine del giorno della seduta del consiglio provinciale che si terrà alle ore 16.30 di oggi. Si comincia con l'approvazione del bilancio di previsione finanziario 2023-2025, della nota integrativa e del piano degli indicatori e dei risultati attesi. Si tratta della seconda "lettura" del documento contabile in aula. Necessaria dopo il via libera da parte dell'assemblea dei sindaci. Quindi si passerà all'analisi del Rendiconto della gestione 2022 e della relazione illustrativa. Poi lo schema di convenzione tipo per la gestione associata dell'Ufficio/Servizio Provincia-Comune. L'ultima tematica è la seguente: "Apef srl. Affidamenti in house.

Attività relative a servizi tecnici, amministrativi e lavori. Approvazione schema contratto di servizio".
Per quanto riguarda il bilancio la procedura è la seguente: prima approvazione da parte del consiglio provinciale, quindi parere dell'assemblea dei sindaci, infine secondo via libera dell'aula. Il parere favorevole della conferenza dei primi cittadini è arrivato al termine di un dibattito al quale hanno partecipato 61 esponenti (o loro delegati), in rappresentanza del 67,85% della popolazione. Luca Di Stefano ha detto: «Si tratta di un passaggio formale che tuttavia conferma un percorso di dialogo e collaborazione già avviato, oltre che di vicinanza reciproca fra l'Amministrazione provinciale e i Comuni. Andiamo avanti su questa strada».

L'impostazione del presidente della Provincia è quella di dialogare con i sindaci e di coinvolgere al massimo i consiglieri. Non a caso in cinque mesi ha effettuato dei passaggi chiave: durante l'illustrazione delle linee programmatiche e in occasione proprio della presentazione del documento contabile. In entrambi i casi le risposte sono arrivate. E se anche oggi dovesse registrarsi l'unanimità dei presenti sul bilancio, allora ciò rappresentrebbe più di un segnale. Anche perché dopo il ballottaggio di Anagni Luca Di Stefano attribuirà le deleghe ai consiglieri.

Verranno presi in considerazione tutti. A cominciare naturalmente dai cinque fedelissimi che hanno votato per lui come vicepresidente dell'Upi Lazio: Enrico Pittiglio, Alessandro Mosticone (Pd), Gianluca Quadrini (Forza Italia), Valentina Cambone (Polo Civico) e Luigi Vacana (Provincia in Comune). Ma pure gli altri sette: Andrea Amata e Giuseppe Alessandro Pizzuti (Lega), Riccardo Ambrosetti e Stefania Furtivo (Fratelli d'Italia), Alessandro Cardinali (Gruppo Misto). E naturalmente gli altri due consiglieri del Partito Democratico: Antonella Di Pucchio e Gaetano Ranaldi.
Fra le altre cose mancano sette mesi all'appuntamento con il rinnovo dei consiglieri. A meno di un'accelerazione sul ritorno all'elezione diretta degli amministratori.