Spazio satira
Il caso
25.05.2023 - 11:00
Il presidente dell'Egato Mauro Buschini il giorno dell'elezione
È sempre più una partita a scacchi, giocata sull'orlo di una crisi di nervi. Ma soprattutto è sempre più una partita politica. Parliamo del futuro dell'Egato dei rifiuti di Frosinone. Anzi, dell'Egaf. Perché adesso si chiama in questo modo.
La situazione
Nei giorni scorsi la Regione ha comunicato, attraverso una pec, all'Egaf di Frosinone, al segretario generale della Provincia e ai sindaci dei Comuni l'avvio del procedimento per l'annullamento in autotutela della deliberazione della giunta regionale 16 novembre 2022, numero 1063. È l'atto per l'approvazione dei criteri per la determinazione della quota di rappresentanza dei Comuni all'interno dell'ente di governo d'ambito territoriale ottimale per la gestione integrata dei rifiuti urbani e per il riparto dei conferimenti patrimoniali in favore dello stesso.
Gli uffici della Regione hanno rilevato: «L'annullamento in autotutela degli atti sopra indicati è motivato dalla non corretta rispondenza degli atti medesimi alle norme vigenti, con riferimento al criterio utilizzato per la determinazione della quota di rappresentanza dei Comuni all'interno dell'ente di governo d'ambito territoriale ottimale». Si attendono le memorie scritte e le controdeduzioni dell'Egato, rappresentato legalmente dall'avvocato Francesco Scalia. La posizione in ballo è naturalmente quella del presidente Mauro Buschini. Gli Egato sono stati istituiti con delibera regionale.
Alla fine la questione approderà sul tavolo della giunta e del Governatore Francesco Rocca. Evidente che un annullamento in autotutela farebbe decadere gli organi dell'Egaf di Frosinone. A quel punto potrebbe essere nominato un commissario. Il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Daniele Maura ha detto nei giorni scorsi: «Presenteremo il nuovo Piano rifiuti e decideremo sulla sorte degli Egato: potremmo anche stabilire di disegnare ambiti territoriali diversi, oppure coinvolgere direttamente le Province». Fra le opzioni che circolano c'è anche quella della possibile nomina del presidente dell'Amministrazione Provinciale Luca Di Stefano come commissario.
Le posizioni
Il presidente Mauro Buschini sta lavorando alle controdeduzioni. È convinto che in realtà si tratta di un attacco politico da parte del centrodestra. In particolare di Fratelli d'Italia. C'è quindi anche la posizione del Comune di Fiuggi, che ha presentato ricorso sulla costituzione dell'Egato di Frosinone. Nei giorni scorsi l'ente guidato da Alioska Baccarini ha rinunciato all'istanza cautelare (ma nel merito si va avanti) per sopravvenuta carenza d'interesse. Facendo riferimento all'iniziativa della Regione Lazio. Il ragionamento del Comune di Fiuggi è il seguente: "perché chiedere la sospensiva di un atto che la Regione, nel frattempo, potrebbe annullare?".
Mauro Buschini invece ha notato: «Mi chiedo e vi chiedo: se il sindaco è così certo della illegittimità della costituzione dell'Egato di Frosinone, perché, per la seconda volta chiede il rinvio della decisione del Tar sulla richiesta di sospensiva? Continua a chiedere il rinvio e parla di vittoria». Laura Corrotti, consigliere regionale di Fratelli d'Italia e presidente della commissione rifiuti, ha affermato: «Si procede nel rimettere in discussione ciò che il Pd era riuscito a finalizzare nella sola provincia di Frosinone con l'ex presidente del consiglio regionale Buschini.
L'iter è stato avviato con una pec di due pagine inviata dalla Regione Lazio per annunciare l'avvio del procedimento di "annullamento in autotutela" di una delibera di giunta regionale, la 1.063 del 16 novembre 2022, e di due "consequenziali" provvedimenti amministrativi, un decreto e una nota, rispettivamente sulla costituzione dell'assemblea dell'Egato di Frosinone e sulla convocazione della stessa in prima seduta, quella che ha portato poi all'elezione del presidente Buschini e del consiglio direttivo».
Era stato Daniele Leodori, allora presidente vicario della Regione Lazio, a convocare la prima seduta dell'Egato di Frosinone. Scrivendo nella lettera del 29 novembre 2022: «Oggi ho l'onore di convocare la prima seduta dell'assemblea per l'avvio dei lavori che porterà alla definizione degli organi di governo dell'autorità e quindi all'inizio dell'operatività del nuovo ente». Il 7 dicembre Mauro Buschini venne eletto presidente dell'Egato con 63 voti su 86. Quello di Frosinone è stato l'unico Egato nel quale si è proceduto alla costituzione degli organi. Per tutti gli altri lo stesso Leodori dispose l'aggiornamento a dopo il voto delle regionali del 12 e 13 febbraio 2023. Parliamo degli enti della Capitale e delle province di Roma, Latina, Viterbo e Rieti. Mauro Buschini si dimise da consigliere regionale del Pd e naturalmente non si è ricandidato per un seggio nell'aula della Pisana.
Cosa può succedere
Complicato pensare che si possa procedere con l'abolizione degli Egato come enti. Ed è fin troppo evidente che l'intera questione verte sull'unico ente che è stato costituito, quello di Frosinone. Mauro Buschini sta combattendo la battaglia politica da solo. Senza il Pd, suo partito di riferimento. Prese di posizione dei Democrat sul punto non sono state registrate. Almeno finora. Ma comunque sono passati diversi giorni dalla notifica dell'iniziativa degli uffici regionali. Dicevamo dell'ipotesi del commissariamento, che nella sostanza è già sul tavolo. Bisognerà capire però come intende muoversi la giunta guidata da Francesco Rocca al termine dell'esame tecnico della situazione da parte degli uffici. In questo quadro le controdeduzioni dell'Egato di Frosinone saranno importanti. Poco da girarci intorno però: a fare la differenza sarà la volontà politica.
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