Sei giorni al ballottaggio di Anagni tra Daniele Natalia e Alessandro Cardinali. Dopo il presidente dell'Amministrazione Provinciale Luca Di Stefano assegnerà le deleghe ai consiglieri. Quasi sicuramente a tutti. Un passaggio che inevitabilmente assumerà altresì un significato politico perché in questo modo Di Stefano supererebbe definitivamente il momento della campagna elettorale dello scorso dicembre.
L'impostazione unitaria è già emersa in tre occasioni topiche: l'illustrazione in aula della relazione programmatica, il via libera all'unanimità da parte del Consiglio sul bilancio e l'approvazione dell'assemblea dei sindaci dello stesso documento contabile. Pure in questo caso all'unanimità dei presenti. Al dibattito hanno partecipato 61 primi cittadini (o loro delegati), in rappresentanza del 67,85% della popolazione.

Ha affermato Luca Di Stefano nell'occasione: «Quello di oggi è un passaggio formale che tuttavia conferma un percorso di dialogo e collaborazione già avviato, oltre che di vicinanza reciproca fra l'Amministrazione provinciale e i Comuni. Andiamo avanti su questa strada». Mentre dopo la seduta consiliare il presidente della Provincia aveva argomentato: «Le deleghe ai consiglieri non sono state assegnate proprio perché in questi tre mesi abbiamo voluto innanzitutto studiare, capire, modificare. Lo scopo è quello di centrare gli obiettivi in maniera tecnica e precisa. Subito dopo le elezioni verranno assegnate le deleghe ai consiglieri provinciali, cosa finora non accaduta per correttezza istituzionale nei confronti delle città che vanno al voto».

Ora però ci siamo. Uno schema possibile potrebbe essere il seguente. Valentina Cambone (Polo Civico), già vicepresidente, dovrebbe occuparsi dell'ambiente. Delega importante e strategica, anche e soprattutto perché la Provincia dovrà indicare un sito da adibire a discarica nel prossimo futuro. Gianluca Quadrini (Forza Italia), che ha già la delega a presiedere i lavori dell'aula, gestirà le relazioni con gli enti. Potrebbe continuare ad occuparsi anche dei rapporti con le società partecipate.

Ad Enrico Pittiglio, capogruppo del Pd, dovrebbero andare viabilità e lavori pubblici. Per Alessandro Mosticone (Pd) si profilano la pianificazione territoriale e i servizi di trasporto. Luigi Vacana (Provincia in Comune) continuerà ad occuparsi di cultura. Ma, come detto in precedenza, anche gli altri sette consiglieri potrebbero essere coinvolti nella gestione amministrativa delle deleghe. Ci sono per esempio i due consiglieri della Lega: ad Andrea Amata potrebbe andare la delega all'edilizia scolastica, a Giuseppe Alessandro Pizzuti lo sport.

Due gli esponenti di Fratelli d'Italia: per Stefania Furtivo si parla delle pari opportunità. Poi ci sono gli altri due esponenti del Partito Democratico: ad Antonella Di Pucchio potrebbero essere assegnate le deleghe alla pubblica istruzione, a Gaetano Ranaldi gli affari generali. Infine, i due esponenti attualmente impegnati nel ballottaggio di Anagni. Alessandro Cardinali è candidato a sindaco: alla Provincia fa parte del Gruppo Misto. Riccardo Ambrosetti è uno degli esponenti di punta di Fratelli d'Italia.

Nei prossimi dodici mesi ci saranno diversi appuntamenti importanti. Intanto, tra novembre e dicembre, si andrà alle urne per i dodici consiglieri provinciali. Con la legge Delrio e quindi con il sistema del voto ponderato: gli aventi diritto sono sindaci e consiglieri comunali. Nella primavera del 2024 ancora amministrative, in 39 centri della Ciociaria. Fra i quali Cassino, Veroli e Isola del Liri. Per il resto bisognerà capire se ci sarà un'accelerazione per reintrodurre l'elezione diretta alla Provincia: in Parlamento c'è un fronte favorevole abbastanza vasto, anche se non mancano posizioni differenti. In particolare sul tema del ballottaggio nei Comuni con oltre 15.000 abitanti. Con riferimento alla percentuale di possibile vittoria al primo turno. La lunghissima stagione della politica sembra non finire mai.