È ancora stallo pieno nella trattativa tra Amministrazione comunale e Fratelli d'Italia per ridefinire gli assetti e gli equilibri della giunta.
Le richieste dei "meloniani" sono ancora ferme al palo, nonostante il resto della maggioranza abbia dato la propria disponibilità a concedere un ulteriore assessorato a FdI. Già, ma quale assessorato e con quali deleghe? Sostanzialmente, il punto è proprio questo.
Perché dovrebbe essere escluso uno degli attuali assessori per far posto a un esponente di Fratelli d'Italia? Qualche giorno fa, si era parlato di Gianni Padovani, che avrebbe dato la disponibilità a fare un passo di lato per salvare l'unità della maggioranza, ma il suo partito di riferimento (Forza Italia) non sembra avere condiviso totalmente questa scelta. Dunque, una strada che sarebbe percorribile soltanto in parte.
Ma oltre a quest'aspetto, ce ne è un altro: con quali deleghe si insedierebbe il nuovo esponente nella giunta? Il sindaco e altri rappresentanti della maggioranza hanno fatto capire che sarebbero esclusi quei ruoli "pesanti" già in mano ad altri assessori (Urbanistica, Lavori pubblici, Cultura) e che qualche concessione può esserci su Personale, Affari generali, Verde pubblico.
Un'offerta che sembra non piacere e convincere il coordinatore Iovino, che reclama spazi più importanti in virtù dell'accresciuta forza consiliare di FdI (il partito ha tre consiglieri adesso) e dei risultati ottenuti alle elezioni regionali. Fin qui si è andati avanti tra rinvii, temporeggiamenti e qualche incontro, senza trovare la quadra. E se dovesse trascorrere altro tempo? È sempre pronta l'azione politica che contempla la sfiducia al presidente del Consiglio Sandro Vinci: un documento che verrebbe firmato (il condizionale è d'obbligo) da FdI e dalle minoranze, dando una spallata vigorosa alla stessa maggioranza e alle sue possibilità di continuare il proprio cammino amministrativo in tranquillità. Insomma, la partita è ancora aperta e si attendono novità a stretto giro.