Innovazione tecnologica, Smart City, Politiche giovanili, Ufficio Europa: sono queste le deleghe che sta gestendo l'assessore Alessandra Sardellitti. Tematiche che guardano al futuro e alla modernizzazione, specialmente sul versante della mobilità sostenibile e della digitalizzazione. L'abbiamo intervistata.

L'assessorato alla digitalizzazione è la vera "rivoluzione" di questa Amministrazione?
«Grande lungimiranza del sindaco Riccardo Mastrangeli nel voler fortemente un assessorato alla innovazione tecnologica e Smart City. Il 2023 sarà l'anno della svolta. Nonostante il grande lavoro già portato avanti dagli uffici del Ced negli anni precedenti, il tema della digitalizzazione è sempre più pressante e in continua evoluzione e non si può prescindere dallo stesso. Il Comune e i cittadini devono sapersi valorizzare a vicenda e solo una collaborazione dinamica e veloce, che la digitalizzazione può agevolare, ne garantisce la riuscita. Il Cie Day è stata la dimostrazione di come ci sia voglia (e bisogno) di servizi tecnologici. Di uno strumento che già oggi facilita la vita dei cittadini perché non è più solo uno strumento di identificazione ma la chiave di accesso a tanti servizi della Pubblica Amministrazione. Una partecipazione straordinaria quella di sabato 15 aprile, molto al di sopra delle aspettative. Oltre 300 persone intervenute, più di cento carte di identità rilasciate nella sola giornata di sabato e altre 200 programmate e scaglionate in altrettante giornate dedicate solo a coloro che hanno fatto la prenotazione il 15 aprile. Ed è soltanto l'inizio. Il cittadino verrà continuamente informato su come gestire le proprie pratiche senza perdite di tempo inutili. Il Comune ha centrato tutti i finanziamenti del Pnrr sulla trasformazione digitale. Ora è il momento di offrire strumenti efficienti, intuitivi e veloci. Ripeto: l'obiettivo è migliorare la qualità della vita dei cittadini e i servizi del Comune».

L'attenzione sulle colonnine elettriche è la conferma che l'obiettivo è un capoluogo sostenibile?
«Sulle colonnine elettriche, l'attenzione del settore Ambiente è altissima. Più colonnine di ricarica, più veloci, più concorrenziali. La svolta green della nostra città, al di là delle piste ciclabili, del bus rapid transit su corsia dedicata per il tragitto Stazione - zona di via Aldo Moro e dell'ascensore inclinato, non può non passare attraverso strumenti che incentivino i cittadini all'uso di mezzi elettrici. I tempi dettati dalle Agende Europee (2030 e 2035) sono… domani da un punto di vista politico. Dobbiamo farci trovare pronti. E lo saremo».

La "narrazione" è che Frosinone non è una città per giovani.
«Tanto lavoro portato avanti in silenzio sulle politiche giovanili. Quotidianamente. Attenzionando le tante startup del territorio e cercando di intervenire su temi che possano dare una caratterizzazione alla città. Con il sindaco ne abbiamo discusso più volte. Frosinone è pronta ad avere un'identità fondata sull'alta formazione, avendo la fortuna (anche grazie alla lungimiranza delle precedenti Amministrazioni) di avere sul proprio territorio una delle 20 Accademie di Belle Arti italiane e uno dei Conservatori più prestigiosi del territorio nazionale. È ora di allargare l'orizzonte. Ne abbiamo parlato anche con la presidente e la direttrice di Unindustria Frosinone, che sul punto hanno dimostrato massima apertura. Con le proposte rivolte al mondo della formazione giovanile stiamo partecipando a dei bandi europei e regionali. Occorrerà del tempo ma sono certa che centreremo l'obiettivo di poter avere strumenti dinamici per formare delle figure altamente specializzate da inserire velocemente nel mondo del lavoro».

A quasi un anno di distanza dall'insediamento un bilancio è possibile?
«Noto, con piacere, una fortissima collaborazione tra gli assessorati, una interconnessione che agevola ognuno di noi ma, soprattutto, è in grado di dare risposte efficienti alla cittadinanza. Stessa sinergia con i consiglieri di maggioranza che stanno apportando un valore aggiunto all'Amministrazione notevole, partecipando attivamente alla vita politica-amministrativa, proponendo suggerimenti, miglioramenti e criticando, quando è corretto farlo. Una maggioranza dinamica e fattiva».

E parliamo di politica. Dove si colloca oggi Alessandra Sardellitti?
«Dopo l'uscita dal partito di Azione, ho avuto bisogno di un periodo di riflessione perché la delusione verso un progetto di centro per il quale mi sono spesa tanto è stata enorme. I recenti avvenimenti che hanno caratterizzato il Terzo Polo non hanno fatto altro che confermare i miei dubbi sulla classe dirigente di Azione a tutti i livelli, dal nazionale al provinciale. Scelte sbagliate e miopi, che nulla hanno a che vedere con un progetto politico giovane che, invece, aveva bisogno di tanto entusiasmo. Sono invece, contenta e fiduciosa dei nostri rappresentanti locali a livello regionale e nazionale. Sapranno fare bene per il territorio. Penso che una figura come quella di Nicola Ottaviani, oltre ad apportare una grande esperienza e capacità a livello parlamentare, sarà in grado finalmente di riportare la nostra provincia ai livelli che merita. Fondamentale sarà la catena amministrativa Comune-Regione-Governo, della quale negli ultimi dieci anni non abbiamo potuto usufruire. Un'opportunità eccezionale, un circolo virtuoso».