È calato il sipario su una campagna elettorale che non ha risparmiato colpi bassi e franchi tiratori. La regola non scritta dell'uno ed ognuno contro tutti non è stata rispettata, segno che la probabilità del ballottaggio e la possibilità di dichiarare sostegno a uno dei due candidati che avranno riportato il maggior numero di voti ha funzionato da deterrente, favorendo preventivi ammiccamenti. Si calcola che, mediamente, ognuna delle 23 liste in competizione (sette per Daniele Natalia di "Anagni in Movimento", sei per Alessandro Cardinali di "SiAmoAnagni" e cinque ciascuno gli altri due candidati a sindaco Danilo Tuffi di "Anagni Futura" e Luca Santovincenzo di "LiberAnagni) riporterà circa cinquecento voti. A giudicare dai dati storici, infatti, saranno tra i dodicimila e i tredicimila gli elettori anagnini che decideranno di recarsi alle urne.

Ognuno dei quattro candidati può fare affidamento su liste all'apparenza forti, almeno a giudicare dai nomi dei componenti, soprattutto se provenienti da trascorse esperienze politico-amministrative. Non è stato facile per nessuno completare le liste, e qualcuna non ha raggiunto il numero massimo di sedici candidati, pari ai componenti del Consiglio nei comuni tra i 15.000 e i 30.000 abitanti.
Il bilanciamento tra uomini e donne, con l'obbligo del rispetto delle cosiddette "quote rosa", ha consentito a oltre centottanta rappresentanti del gentil sesso di tentare la conquista di un seggio a Palazzo d'Iseo, e se qualcuna è consapevole del ruolo di "riempilista", al pari di tanti maschietti, molte altre sono agguerrite e decise a dimostrare di aver fatto breccia nella mente e nel cuore degli elettori che hanno garantito la preferenza.

In caso di ballottaggio, che si terrebbe domenica 28 e lunedì 29 maggio, la geografia delle intese ed alleanze potrebbe subire forti scosse, fino a cambiare radicalmente. I delusi dal proprio risultato, che addebiteranno ai caporioni e ai candidati sindaco il modesto numero di preferenze riportato, certamente non si daranno da fare per sostenere il loro (ex) campioni, in qualche caso facendo addirittura il salto di campo.
Le periferie, percorse giorno e notte da candidati alla ricerca di voti e preferenze, sono febbricitanti, trepidando nell'attesa dell'apertura delle urne. In particolare la contrada di Tufano, dove risiedono Alessandro Cardinali e Danilo Tuffi, ambedue già consiglieri di lungo corso. In caso di ballottaggio che vedesse almeno uno dei due partecipare alla contesa conclusiva, è facile prevedere l'abbattimento degli steccati.

Venerdì sera è stato il giorno di chiusura della campagna per tutte e quattro le coalizioni in lizza. Daniele Natalia, con il palco posizionato a Porta Cerere, ha potuto contare sulla presenza di numerosi pezzi da novanta, a cominciare dal presidente della regione Lazio Francesco Rocca. Il quale, trattenutosi per alcuni minuti, ha dichiarato la propria vicinanza al sindaco e confermato il contenuto della nota relativa all'intenzione di potenziare il reparto oncologico del presidio sanitario di via Onorato Capo. Intervento a favore del sindaco uscente anche della europarlamentare Maria Veronica Rossi (Lega), dell'assessore regionale Pasquale Ciacciarelli (Lega), del consigliere regionale Daniele Maura (Fratelli d'Italia), dell'onorevole Claudio Fazzone (Forza Italia). Presenti i candidati delle sette liste che compongono la coalizione "Anagni in Movimento".

Salendo lungo il corso Vittorio Emanuele, in piazza Massimo d'Azeglio, il comizio di Luca Santovincenzo, candidato sindaco della coalizione "LiberAnagni". Anche in questo caso erano presenti tutti i candidati delle cinque liste a suo sostegno e un gruppo musicale.
Alcune centinaia di metri più in là, sotto il portico di Palazzo d'Iseo, i sostenitori di Danilo Tuffi. Oltre ai candidati delle cinque liste di "Anagni Futura", un buon numero di cittadini ad ascoltare gli interventi.
Alessandro Cardinali ha invece scelto per la chiusura il PalaBancAnagni, struttura sportiva di via San Magno. Oltre ai candidati delle sei liste della coalizione "SiAmoAnagni", un folto pubblico posizionato sugli spalti e sul parquet per l'arringa finale della campagna elettorale.

All'alba di ieri, si è scoperto che alcuni tabelloni elettorali erano stati tappezzati di manifesti dedicati, in negativo, al sindaco uscente Daniele Natalia. L'ultimo atto, si spera, di un modo di combattere la battaglia elettorale che sconcerta. Prima delle 7 i manifesti erano stati rimossi (staccati e strappati) e l'unica traccia rimasta sono le foto scattate dai più mattinieri. Oggi e domani la parola passa finalmente agli elettori. Le sezioni elettorali sono state preparate dal pomeriggio di venerdì, con i militari incaricati del servizio di sicurezza provenienti da comandi situati in più parti d'Italia. Da parte delle prefetture e dei comandi periferici si ribadisce che nelle consultazioni elettorali o referendarie è vietato introdurre all'interno delle cabine elettorali telefoni cellulari o altre apparecchiature in grado di fotografare o registrare immagini. Il presidente dell'ufficio elettorale di sezione, all'atto della presentazione del documento di identificazione e della tessera elettorale da parte dell'elettore, invita l'elettore stesso a depositare le apparecchiature di cui è al momento in possesso. Per chi contravviene a tale divieto ci sono sanzioni penali e ammende pecuniarie; è previsto addirittura l'arresto da tre a sei mesi, con un'ammenda che può oscillare tra i 300 e i 1.000 euro.

ELENCO DEI CANDIDATI