Voto unanime su tutti i punti all'ordine del giorno. Ieri il consiglio provinciale ha approvato in prima seduta il documento unico di programmazione e il bilancio di previsione 2023-2025, con investimenti previsti per circa 123 milioni di euro. Un passaggio importante per il presidente Luca Di Stefano che, a fine seduta, ha annunciato che assegnerà le deleghe ai consiglieri subito dopo il voto delle elezioni comunali di domenica e lunedì. «Fino ad ora non sono state assegnate proprio perché in questi tre mesi abbiamo voluto innanzitutto studiare, capire, modificare – ha spiegato Di Stefano durante la seduta – Aspetto l'esito delle comunali per correttezza istituzionale nei confronti delle città che vanno al voto».

La seduta consiliare
Alle 12 è tornato a riunirsi il consiglio provinciale, ieri nella sede del palazzo della Provincia. All'ordine del giorno c'era anche il nuovo regolamento delle caldaie. Cambiano quindi i tempi per la revisione, che passano da due a quattro anni, e la rimodulazione dei costi a beneficio dei cittadini. Soddisfatto il presidente Luca Di Stefano: «Un buon lavoro di squadra che porterà ottimi risultati». I punti all'ordine del giorno sono stati illustrati dal coordinatore dei lavori dell'aula Gianluca Quadrini che, fra l'altro, ha ringraziato il presidente per l'incarico conferito. Ha dato il benvenuto alla nuova segretaria generale dell'amministrazione provinciale, la dottoressa Daniela Urtesi che ha presenziato per la prima volta l'assise.

A fine seduta Di Stefano ha ringraziato il consiglio per il voto unanime. Ha poi nominato uno ad uno tutti i componenti. «Ringrazio la consigliera Di Pucchio, il gruppo della Lega, Fratelli d'Italia, il consigliere Ambrosetti, il consigliere Cardinali, il consigliere Ranaldi, i consiglieri Mosticone e Pittiglio, il presidente Quadrini, la vicepresidente Valentina Cambone e il consigliere Vacana». E proprio in merito al voto unanime si sono espressi i consiglieri del Partito Democratico Antonella Di Pucchio (che fa riferimento ad Antonio Pompeo) e Gaetano Ranaldi (vicino a Enzo Salera).

I consiglieri hanno preferito essere chiari. «Il nostro voto favorevole non è stato un voto politico, nel senso che non è stato il frutto di una sintesi all'interno del Partito Democratico – ha spiegato Di Pucchio durante il suo intervento – È stato un voto di responsabilità per garantire l'approvazione dei documenti di programmazione di una gestione amministrativa che, solamente per l'anno 2023, prevede la realizzazione di investimenti per circa 123 milioni di euro. In questa ottica, il nostro voto è stato, allo stesso tempo, un voto di riconoscimento delle scelte amministrative dell'ex presidente Pompeo, rispetto al quale il bilancio e il dup sono in continuità.

E un voto di fiducia nei confronti del presidente Di Stefano, con il quale io e Ranaldi abbiamo avviato un confronto molto costruttivo».
Il commissariamento della Sto
Di Stefano ha preso la parola e ha affrontato anche il tema del commissariamento della Sto. Per quanto riguarda la questione della segreteria tecnico operativa dell'ambito territoriale ottimale, il presidente è andato dritto al punto. «Sono abituato a lavorare a testa bassa, in silenzio, per risolvere anche problematiche annose e spinose che si protraevano da tempo – ha detto – Ecco perché il nostro primo atto è stato quello di commissariare la Sto. Lo avevo detto al momento dell'insediamento, era una questione spinosa e continua a esserlo, motivo per cui è un tema che abbiamo affrontato in maniera seria e puntuale». L'obiettivo «è sempre quello – ha aggiunto Di Stefano – di affrontare i problemi dei nostri cittadini».

Le deleghe dopo le comunali
Già dalla settimana prossima i consiglieri provinciali potranno iniziare il loro lavoro. Di Stefano ha annunciato che dopo le comunali assegnerà le deleghe. Per il Partito Democratico al capogruppo Enrico Pittiglio spetterebbe la viabilità e i lavori pubblici. Mentre per Alessandro Mosticone la pianificazione territoriale e i servizi di trasporto. Ad Antonella Di Pucchio verrebbero assegnate le competenze alla pubblica istruzione, mentre a Gaetano Ranaldi gli affari generali. C'è poi Valentina Cambone (Polo Civico), già vicepresidente che quasi sicuramente si occuperà dell'ambiente. Gianluca Quadrini (Forza Italia), che coordina i lavori dell'aula consiliare, gestirà le relazioni con altri enti e confida di mantenere la competenza sulle società partecipate.

Poi c'è la Lega. Ad Andrea Amata andrebbe la delega dell'edilizia scolastica e lo sport per Giuseppe Alessandro Pizzuti. Luigi Vacana (Provincia in Comune), invece, continuerà ad occuparsi di politiche culturali. Infine a Stefania Furtivo (Fratelli d'Italia) spetterebbero le pari opportunità. Resterebbero fuori Alessandro Cardinali (Gruppo Misto) e Riccardo Ambrosetti (Fratelli d'Italia), entrambi impegnati alle elezioni comunali di Anagni. Il primo come candidato sindaco. Ma se ne parlerà dopo i risultati.