Prima il conto consuntivo, poi il bilancio di previsione. Sarà un maggio ad alta tensione in consiglio comunale a Frosinone. Peraltro il dibattito sull'ascensore inclinato ha fatto emergere tensioni politiche forti tra la maggioranza di centrodestra e le opposizioni di centrosinistra. Per quanto riguarda il documento contabile, c'è poco da girarci intorno. Dipenderà tutto dalle indicazioni della Corte dei Conti sugli ultimi debiti fuori bilancio emersi. Parliamo di una somma di 7-8 milioni di euro, compresi gli interessi. Il capitolo riservato alla questione della Monti Lepini è di 5 milioni di euro senza interessi. Il piano del Comune potrebbe essere quello di corrispondere metà della cifra subito, coprendo in sostanza gli importi definiti nella prima sentenza e prevedendo un acconto su quelli della seconda. Per poi versare la restante cifra in due successive rate: gennaio 2024 e gennaio 2025. Ma è chiaro che bisogna aspettare le determinazioni della Corte dei Conti. Se invece verrà disposto di versare nel 2023 un importo maggiore, allora l'attività di programmazione della giunta dovrà essere rivista.

L'assessore alle finanze Adriano Piacentini ha detto nei giorni scorsi: «Al di fuori del contenzioso della Monti Lepini, la salute finanziaria dell'ente è certificata dal saldo positivo di cassa che al primo gennaio 2023 ammontava a circa 24 milioni di euro con circa 8 milioni di euro di cassa libera, ossia non vincolata, a testimonianza dei sacrifici effettuati dal lato delle spese, importo questo che permette di assorbire in termini di liquidità il contenzioso particolarmente importante che si è materializzato solo alla fine dell'anno 2022. La questione della Monti Lepini pesa e peserà nei prossimi bilanci dell'ente, oggetto di particolare attenzione da parte della Corte dei Conti che, a seguito dell'audizione, ci fornirà le necessarie indicazioni sulla sostenibilità finanziaria della spesa e dei debiti fuori bilancio. In altri termini, i sacrifici non sono terminati, nonostante una oculata gestione e il fardello dei debiti accumulati e già oggetto del piano di riequilibrio».

Poi c'è la questione del dibattito politico. Nel corso dell'ultima seduta i botta e risposta non sono mancati, soprattutto tra la giunta e le opposizioni. Senza dimenticare che il centrosinistra ha criticato la conduzione dei lavori assembleari da parte del presidente del consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri. Il quale ha risposto. Unitamente al sindaco Riccardo Mastrangeli e all'assessore Adriano Piacentini. Sul bilancio la discussione sarà accesa. D'altronde non mancano gli spunti. Mastrangeli si aspetta una prova di forza del centrodestra, che in aula ha 22 voti su 33. Il documento di bilancio è un atto di forte valenza politica e quindi è fin troppo evidente che eventuali assenze potrebbero pesare. E rappresentare un segnale. Il centrosinistra ha dato battaglia nel dibattito sull'impianto di risalita. Sotto questo punto di vista il bilancio sarà una prova del nove. Fermo restando che in ogni caso il Psi, rappresentato da Vincenzo Iacovissi, ha una posizione autonoma (e spesso diversa) dal resto del centrosinistra.

Il presidente del consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri sa che sarà nel mirino delle opposizioni, soprattutto per quanto riguarda i tempi degli interventi. Stefania Martini, presidente provinciale del Pd, ha detto fra l'altro: «Dietro l'alibi del tempo regolamentato dell'intervento in aula, ha impedito il legittimo esercizio dell'opposizione di argomentare il proprio disappunto sulla decisione dell'Amministrazione di realizzare un nuovo impianto dell'ascensore inclinato». Massimiliano Tagliaferri ha risposto: «Non ho tolto la parola, semplicemente ho richiamato al rispetto dei tempi degli interventi previsti dal regolamento. Francamente sono stupito da queste polemiche... Le regole valgono per tutti e in aula i consiglieri sono tutti uguali. Ripeto: magari non si è abituati a far rispettare i tempi degli interventi». Le sedute consiliari su conto consuntivo e bilancio di previsioni saranno come delle partite a scacchi. Giocate anche (anzi, soprattutto) sull'orlo di una crisi di nervi.