Tempo scaduto, si va alla conta. Nessun cambiamento dell'assetto politico, nessuna apertura alle richieste di FdI, nessun cedimento sulla presidenza del consiglio comunale. La maggioranza, nella riunione di mercoledì sera, ha prodotto sostanzialmente un "no" al gruppo meloniano, tranne che per una timida concessione su un assessorato (in tal caso il sacrificato sarebbe stato, secondo alcune voci, Gianni Padovani di FI), che però ha trovato davanti il muro opposto di Iovino, coordinatore comunale di FdI. L'incontro di cui sopra, prestando ascolto ad alcuni rumors, sarebbe stato molto acceso e avrebbe visto poche mediazioni, fino all'esito finale già detto.

E adesso? Iovino ha precisato che ora, forte delle firme di tutti i consiglieri comunali del suo partito (Santucci, Iannarilli e Borrelli), partono i contatti con la minoranza per rendere concreta la sfiducia a Sandro Vinci.
L'adesione di tutta l'opposizione più FdI porterebbe il documento ad avere nove voti contro gli otto della maggioranza. Il risultato è facile da capire: estromissione di Vinci dalla presidenza del consiglio comunale, nomina di un nuovo presidente condiviso dalla "truppa" dei nove e, dato politico non indifferente, maggioranza traballante e con molte crepe. Si va alla conta, in sostanza: è il momento politico più difficile per Cianfrocca e i suoi.