In consiglio comunale il tema all'ordine del giorno riguarda il futuro dell'ascensore inclinato. Ma il dibattito potrebbe rappresentare l'inizio di un confronto sulla mobilità del futuro nel capoluogo. Perché inevitabilmente i vari argomenti dovranno essere trattati in una logica unitaria: l'impianto di risalita, le piste ciclabili, il piano parcheggi e quello del traffico. Senza dimenticare pure altre tematiche, come il rilancio del centro storico (e possibile pedonalizzazione).

Le polveri sottili
Il nodo centrale del ragionamento che il sindaco Riccardo Mastrangeli svilupperà in aula è quello dell'inquinamento da polveri sottili. Lo ha anticipato nei giorni scorsi a Ciociaria Oggi. Rilevando: «I dati sanitari riguardanti la città di Frosinone registrano numeri preoccupanti, nei report diffusi a livello nazionale, in relazione alla diffusione di neoplasie, broncopneumopatie e malattie cardiovascolari.

Le polveri sottili, le principali responsabili di queste condizioni patologiche, tendono infatti a ristagnare sul nostro territorio – specialmente in periodi di alta pressione atmosferica o durante l'inverno per un fenomeno che si chiama "inversione termica" - in ragione della particolare conformazione orografica che non ne permette la dispersione.

Al fine di tutelare il primario ed imprescindibile diritto alla salute dei cittadini, che è la priorità per chi governa con coscienza una città con cittadini adulti e bambini, e tenendo conto degli obiettivi dell'agenda 2030 e 2035 dell'Unione europea, che prevedono sia l'abbandono del motore veicolare termico che un deciso contenimento della combustione delle biomasse nei camini, termocamini e stufe a pellet, in quanto principali responsabili delle emissioni inquinanti nell'aria, è necessario mettere in atto tutte quelle pratiche a favore di forme di metanizzazione più moderna e capillare, di un passaggio al riscaldamento sia domiciliare che degli uffici pubblici con sistemi a pompa di calore e pannelli solari ma soprattutto sistemi di mobilità urbana alternativi».

Sarà questo il perimetro del dibattito in aula. Per Mastrangeli è fondamentale procedere non soltanto con il "raddoppio" delle linee ma soprattutto con l'ammodernamento dell'impianto. Ha spiegato: «È una struttura esageratamente non solo energivora ma anche lenta e non in linea con quelli che sono i canoni attuali sia della transizione ecologica ed energetica che della mobilità sostenibile». Sul piano strettamente politico invece non sarà affatto secondario verificare quanti consiglieri di maggioranza saranno presenti in aula e come voteranno.

Il tema dei residenti
Nella mozione presentata da dieci consiglieri dell'opposizione (su undici) viene evidenziata la necessità di puntare sulla riparazione dell'attuale impianto di risalita (costo: 136.000 euro) piuttosto che sul "raddoppio" delle linee e su un progetto sostanzialmente nuovo, da realizzare attraverso le risorse del Pnrr. La spesa prevista è di 3,5 milioni di euro.

Si legge nel testo del documento: «Pertanto è evidente che stiamo parlando di una somma irrisoria rispetto a quella ipotizzata nella richiesta di finanziamento del Pnrr, essendo peraltro ingiustificato il raddoppio dell'impianto in una città di 44.000 abitanti che, purtroppo, in centro storico non ha significativi richiami che possano giustificare un implemento del traffico pedonale e quindi una intensa utilizzazione dell'impianto raddoppiato anche per motivi turistici».

E il consigliere del Pd Norberto Venturi ha sottolineato: «Il punto è che l'ascensore inclinato ha sempre funzionato a singhiozzo e questo ha comportato che mai è stato possibile avere dei flussi reali sull'utilizzo dell'impianto. Ora francamente non credo che per intercettare dei fondi del Pnrr basti un'idea. Penso che servano dei progetti suffragati da dati tecnici del genere». Il tema del centro storico c'è. Le opposizioni insisteranno molto su questo punto. Inevitabilmente bisognerà poi ragionare su come si immagina la città del futuro. Un reale rilancio del centro storico deve prevedere politiche mirate e calibrate negli anni.

Oltre il voto
Gli sbocchi possibili della seduta consiliare di domani sono sostanzialmente due. O si prova a verificare la possibilità di una soluzione condivisa (sì alla riparazione subito senza rinunciare al "raddoppio" in prospettiva) oppure alla fine la mozione verrà messa ai voti. A quel punto sarà inevitabile una "conta" tra gli schieramenti. In ogni caso comunque sul capoluogo del prossimo futuro bisognerà ragionare e confrontarsi. Ecco perché il dibattito sull'ascensore inclinato potrebbe rappresentare in ogni caso un elemento del quale tenere conto. Con un ruolo centrale del consiglio comunale.