«Il punto è che l'ascensore inclinato ha sempre funzionato a singhiozzo e questo ha comportato che mai è stato possibile avere dei flussi reali sull'utilizzo dell'impianto. Ora francamente non credo che per intercettare dei fondi del Pnrr basti un'idea. Penso che servano dei progetti suffragati da dati tecnici del genere». A parlare è Norberto Venturi, consigliere comunale del Pd. Uno dei dieci esponenti della minoranza che ha firmato l'ordine del giorno-mozione che sarà discusso nella prossima seduta consiliare.

Rileva Venturi: «Non ci sono informazioni e dati dettagliati sui flussi. Mentre invece il costo delle riparazioni all'impianto, per renderlo immediatamente disponibile, mi pare assolutamente alla portata. Inoltre è evidente che l'obiettivo prioritario è quello di ripristinare il funzionamento dell'impianto, fermo ormai da quasi due anni. Il cosiddetto "raddoppio" su cosa si fonderebbe? Su quali dati oggettivi? In un contesto nel quale il capoluogo in questi anni ha perso abitanti, arrivando a quota 44.000.

Teniamo presente che parliamo di un finanziamento di 3,5 milioni di euro e anche l'ex sindaco e attuale parlamentare Nicola Ottaviani ha detto che i soldi del Pnrr non sono a fondo perduto ma vanno utilizzati bene. Mentre invece la riparazione costerebbe 136.000 euro. Una volta riattivato l'impianto si potrebbe procedere con la rilevazione dei flussi e con un'analisi basata sull'evidenza dei numeri. Ecco perché è importante procedere con la riparazione».

Nell'ordine del giorno-mozione delle opposizioni si legge fra l'altro: «Pertanto è evidente che stiamo parlando di una somma irrisoria rispetto a quella ipotizzata nella richiesta di finanziamento del Pnrr, essendo peraltro ingiustificato il raddoppio dell'impianto in una città di 44.000 abitanti che, purtroppo, in centro storico non ha significativi richiami che possano giustificare un implemento del traffico pedonale e quindi una intensa utilizzazione dell'impianto raddoppiato anche per motivi turistici».

Completamente diversa la posizione del sindaco Riccardo Mastrangeli, che ha rilevato: «Il nostro obiettivo è quello di dotare la città di un ascensore inclinato nuovo e moderno nell'ambito di una logica irrinunciabile, quella della transizione ecologica. La riparazione è un'altra cosa. Non vogliamo sostituire la linea attuale, ma realizzarne un'altra con criteri moderni. Guardiamo al futuro e cioè ad una mobilità urbana che deve necessariamente cambiare: il raddoppio dell'ascensore, la metropolitana di superficie, i parcheggi, le piste ciclabili e tutto il resto. Non esistono problemi nell'agganciare il raddoppio dell'ascensore ai fondi del Pnrr. Il finanziamento rientra nell'ambito della mobilità sostenibile».