Il conto alla rovescia per la presentazione di liste e candidati che parteciperanno alle amministrative è terminato a mezzogiorno di ieri. Adesso c'è soltanto la campagna elettorale.

I numeri
Sono quattordici i Comuni della provincia di Frosinone al voto per le amministrative: Amaseno, Anagni, Aquino, Arpino, Atina, Boville Ernica, Ferentino, Filettino, Fiuggi, Pico, Pignataro Interamna, Serrone, Villa Latina e Villa Santa Lucia. Primo turno il 14 e 15 maggio. Il ballottaggio è previsto solo nei Comuni di Anagni e Ferentino il 28 e 29 maggio, due settimane dopo. Sono gli unici due centri con più di 15.000 abitanti e sono gli unici anche nei quali c'è l'opzione del voto disgiunto. Il 14 maggio si vota dalle 7 alle 23. Mentre il 15 dalle 7 alle 15. Lo spoglio seguirà subito dopo. Gli elettori chiamati alle urne sono 83.207 su un totale di 91.834 abitanti di popolazione residente. In totale saranno allestite 90 sezioni elettori. Ci sono 17.534 aventi diritto a Ferentino, 17.420 ad Anagni. Poi: 8.509 a Fiuggi, 7.307 a Boville Ernica, 7.259 ad Arpino, 5.545 ad Atina, 4.429 ad Aquino, 3.590 ad Amaseno, 2.494 a Serrone, 2.570 a Pico, 2.195 a Villa Santa Lucia, 2.632 a Pignataro Interamna, 1.359 a Villa Latina, 464 a Filettino. I dati degli elettori sono aggiornati al 31 dicembre 2022 e disponibili sul sito Eligendo. Dicevamo delle 90 sezioni elettorali, delle quali 20 a Ferentino e 17 ad Anagni. In tutto il Lazio i Comuni che vanno al rinnovo sono 47: 17 in provincia di Roma (tra i quali Fiumicino, Pomezia, Velletri, Santa Marinella, Rocca di Papa), 8 in provincia di Latina (spiccano Latina, Aprilia e Terracina), 4 in provincia di Rieti, 4 in quella di Viterbo. Oltre naturalmente ai 14 centri della Ciociaria. In tutto il Lazio gli elettori aventi diritto al voto sono 556.158, mentre le sezioni 585. Un test molto significativo.

Una volata lunghissima
In meno di un anno ci sono stati diversi appuntamenti. A giugno 2022 la tornata delle amministrative, che ha riguardato pure Frosinone, il capoluogo. Con il terzo successo consecutivo del centrodestra: Riccardo Mastrangeli ha raccolto il testimone da Nicola Ottaviani. Quindi le politiche del 25 settembre 2022, che hanno visto il successo del centrodestra e quindi il Governo guidato da Giorgia Meloni. Pure in provincia di Frosinone il successo della coalizione è stato netto. Soprattutto nella parte maggioritaria. Nel collegio del Senato Latina-Frosinone vittoria di Claudio Fazzone (Forza Italia), alla Camera di Massimo Ruspandini (Fratelli d'Italia) nel collegio Frosinone e di Nicola Ottaviani (Lega) in quello Cassino-Terracina. Poi nel proporzionale sono stati eletti Paolo Pulciani (Fratelli d'Italia) e Ilaria Fontana (Movimento Cinque Stelle). A febbraio 2023 le regionali, con il cambio della guardia al vertice del Lazio. Successo del centrodestra guidato da Francesco Rocca dopo dieci anni di Amministrazione di centrosinistra con Nicola Zingaretti al timone. In Ciociaria tre consiglieri eletti: Daniele Maura e Alessia Savo di Fratelli d'Italia, Sara Battisti (Pd). E Pasquale Ciacciarelli (Lega) assessore. Prima, esattamente a dicembre, si era votato anche per la presidenza della Provincia. Si è trattato però di un appuntamento riservato agli addetti ai lavori (sindaci e consiglieri comunali). Ha vinto Luca Di Stefano in un contesto estremamente trasversale.

La posta in palio
A Ferentino e Anagni le partite più "pesanti" sul piano politico. Nella città gigliata sfida a quattro per la successione ad Antonio Pompeo. Piergianni Fiorletta si presenta ai blocchi di partenza con 6 liste civiche che vanno dal centrodestra al centrosinistra. Ha l'appoggio di Pensare Democratico di Francesco De Angelis (l'area maggioritaria del Pd) ma pure di esponenti della Lega, di Fratelli d'Italia e di Forza Italia. Antonio Pompeo ha scelto di concorrere come consigliere, appoggiando Alfonso Musa (4 liste, tra le quali quella del Pd). In campo ci sono pure Angelica Schietroma (2 liste) e Lorenzo Fiorini, del Partito Socialista Italiano. I principali temi sono il solito derby in salsa Dem tra De Angelis e Pompeo e l'assenza della coalizione di centrodestra, che ha rinunciato ad esprimere un proprio candidato. Ad Anagni per settimane si è parlato della possibilità di una candidatura a sindaco di Franco Fiorito. Alla fine però l'ex capogruppo regionale del Popolo delle Libertà ha deciso di non presentarsi in prima persona. La coalizione che ha contribuito a costruire sosterrà Danilo Tuffi (5 liste). Il sindaco in carica è Daniele Natalia: schiera 7 liste, 3 di partiti del centrodestra e 4 civiche. Dando in questo modo una forte caratterizzazione politica alla sua corsa per il mandato bis. Poi c'è Alessandro Cardinali (6 liste), già assessore comunale ma anche ex vicepresidente della Provincia. Ha scelto uno schema da campo larghissimo e una coalizione civica nella quale è riconoscibile altresì la componente Pensare Democratico di Francesco De Angelis. Poi c'è Luca Santovincenzo: 5 liste, tra le quali quella del Pd. Ad Anagni si annuncia una campagna elettorale durissima, combattuta e avvincente. Restando sempre ad Anagni e Ferentino, sarà interessante vedere cosa succederà a risultato acquisito nella formazione dei gruppi consiliari. Detto in modo chiaro: gli esponenti dei partiti che nella fase elettorale concorrono nelle liste civiche resteranno tali o daranno vita a gruppi caratterizzati politicamente? Non si tratta di un elemento secondario perché alla fine i leader provinciali potrebbero spingere per rendere visibile una rappresentanza nei diversi consigli comunali.

Il fattore Sgarbi
La candidatura a sindaco di Arpino di Vittorio Sgarbi (Sottosegretario al Ministero della Cultura) accende i riflettori nazionali sulla Ciociaria. Anzi li ha già accesi. Indicativo un "lancio" dell'agenzia Ansa di ieri: «Appena il tempo di formalizzare la candidatura a sindaco e Vittorio Sgarbi trova sul suo percorso un avversario inatteso. È ancora nell'ufficio elettorale del Municipio di Arpino a stringere mani e distribuire sorrisi quando gli vibra lo smartphone: a chiamare è Claudio Lotito, presidente della Lazio e senatore di Forza Italia. "Come osi candidarti a sindaco - gli domanda scherzando nella sua inflessione romanesca - proprio nel paese dove ho uno dei miei uomini migliori? Sappi che verrò sul palco a difendere il candidato di Forza Italia, Gianluca Quadrini. Sgarbi accetta il guanto di sfida e già parte per la campagna elettorale».
Mancano ventotto giorni all'apertura dei seggi e quindi al voto. Nessuno potrà permettersi di perdere.