Doppia risposta dell'Amministrazione Comunale alle considerazioni del consigliere di opposizione ed ex sindaco Domenico Marzi in riferimento al coinvolgimento dell'aula consiliare e alla capacità dell'ente di viale Mazzini di attrarre fondi europei. Aveva detto Marzi: «Abbiamo presentato un documento (illustrato in aula da Alessandra Mandarelli) nel quale mettiamo in evidenza proprio questo. Le pochissime delibere consiliari adottate sono inconsistenti sul piano amministrativo. Per quello che mi riguarda è un problema, oltre che il segnale che qualcosa non va. Inoltre non sono più accettabili le risposte sul fatto che a pesare sarebbero ancora i debiti del passato. Francamente, dopo oltre dieci anni di amministrazione di centrodestra, certo eventuali debiti non sono addebitabili al centrosinistra».

E ancora: «Insisto altresì su un altro argomento e cioè l'incapacità di intercettare fondi europei da parte delle giunte di centrodestra che amministrano Frosinone da ormai undici anni. Confermo quanto ho sempre sostenuto e cioè che a fare la differenza oggi è la capacità di spesa di un'Amministrazione, anche con riferimento alle risorse europee che sono a disposizione».

L'intervento del vicesindaco
Rileva il vicesindaco Antonio Scaccia (Lista per Frosinone): «Il consiglio comunale è l'organo centrale dell'Amministrazione. Tutti coloro che siedono sugli scranni dell'aula di Palazzo Munari rivestono un ruolo fondamentale, dal momento che hanno l'onore di rappresentare i propri concittadini esprimendo, in modo collegiale e condiviso, le attività di indirizzo e di controllo politico-amministrativo, centrali nella vita democratica della città. Il consiglio è il massimo organo rappresentativo della comunità locale ed è questa la sede in cui l'Amministrazione Mastrangeli ha sempre presentato le pratiche di interesse della collettività, come è normale che accada, seguendo la programmazione definita sugli obiettivi amministrativi prefissati.

Il sindaco Mastrangeli, in particolare, nel corso delle sedute, ha aggiornato l'assemblea anche in merito a vicende che, giova ricordarlo, si trascinano da anni con strascichi notevoli, dal punto di vista economico, per la città, a causa di contenziosi nati molto tempo prima dell'insediamento delle Amministrazioni di centrodestra, come quello relativo all'ex Monti Lepini, oggetto di una puntuale informativa dinanzi al consiglio comunale». «Per quanto riguarda il capitolo dei fondi europei o provenienti da enti sovraordinati – ha proseguito Scaccia – da dieci anni a questa parte, la nostra città è risultata beneficiaria di una mole di investimenti mai ottenuta in precedenza. Frosinone è destinataria di fondi a valere su progetti ricompresi nell'attuazione del Pnrr per oltre 20 milioni di euro e ha in corso e in programma nuove e diverse richieste di finanziamento. Il capoluogo è una delle cinque Amministrazioni comunali destinatarie delle risorse dell'Obiettivo di Policy n. 5 dedicato allo sviluppo di strategie territoriali dal programma regionale cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) 2021-27 con un finanziamento di oltre 16 milioni di euro.

Il sindaco Riccardo Mastrangeli ha fortemente voluto che con questi fondi europei si iniziasse a realizzare il sogno di una generazione di frusinati: il Parco del fiume Cosa, che finalmente troverà concretezza grazie a quella "Frosinone del fare" che predilige rimboccarsi le maniche e lavorare concretamente a beneficio della collettività. L'impegno dell'Amministrazione per attrarre fondi da reinvestire sulla città è testimoniato anche dall'accordo siglato da Comune, Anci Lazio e Istituto per la Finanza e l'Economia Locale che prevede la collaborazione inerente alla gestione degli interventi finanziati mediante una partnership improntata a un modello di eccellenza».

Ha concluso Scaccia: «In relazione alla redazione della strategia territoriale sono attualmente in corso gli incontri con associazioni, istituzioni, ordini professionali e tutti i portatori di interesse per giungere a una pianificazione condivisa e puntuale. È importante, infatti, che tutti possano offrire il proprio contributo per la realizzazione del Parco del Fiume Cosa, un sogno che la città e i cittadini di Frosinone inseguono da decenni».

L'analisi di Piacentini
L'assessore al bilancio e alle finanze Adriano Piacentini (Forza Italia) argomenta: «Il Comune di Frosinone ha intrapreso, dieci anni fa, una lunga e complessa attività di risanamento del bilancio gravato da 50 milioni di debiti ereditati da passate gestioni amministrative, centrando gli obiettivi di bilancio fissati da Ministero e Corte di Conti e portando avanti, nello stesso tempo una lunga lista di investimenti. In questi dieci anni sono state risanate situazioni rimaste in sospeso per lungo tempo che gravavano pesantemente sulle casse comunali. Costituiscono un problema non da poco, però, le criticità derivanti dai pagamenti dovuti a seguito di sentenze esecutive inerenti a vicende datate oltre 10, 15 anni fa.

I consiglieri di minoranza sono a conoscenza di queste criticità riguardanti il bilancio, su cui impattano contenziosi come quello dell'ex Monti Lepini o il "contenzioso" con professionisti che hanno fatto richiesta di ingenti onorari, senza dimenticare il rincaro dei prezzi delle materie prime, un tema ben noto agli uffici del settore lavori pubblici. Proprio a giorni, presenteremo una relazione sul bilancio comunale alla Corte dei Conti». «In questo contesto non semplice – ha proseguito l'assessore Piacentini – l'Amministrazione sta onorando il programma di investimenti e opere sottoscritto con la città, coinvolgendo e informando tutti gli amministratori nelle sedi deputate».

A questo punto riflettori accesi sulla seduta ordinaria del consiglio comunale sul bilancio. Deve essere ancora convocata, ma è evidente che a questo punto sarà centrale sul piano del dibattito politico. Oltre che amministrativo. Il botta e risposta a distanza tra Domenico Marzi da una parte e Antonio Scaccia e Adriano Piacentini dall'altra è soltanto un'anticipazione di quello che potrà essere il confronto in aula tra maggioranza e opposizione. Fra l'altro proprio le minoranze, nel corso della recente seduta del question time hanno presentato un documento di forte critica nei confronti dell'Amministrazione di centrodestra. Il dibattito sul bilancio sarà una sorta di redde rationem.