Aveva oltrepassato le 23.000 preferenze alle ultime elezioni europee. Ma non fu eletta. A distanza di quattro anni per Maria Veronica Rossi quel momento è arrivato. Entra al parlamento europeo con il suo partito di sempre, la Lega.
Ieri il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ha presentato la nuova giunta che governerà per i prossimi cinque anni. Con la nomina ad assessore di Simona Baldassarre e Luisa Regimenti, eurodeputate elette entrambe con la Lega (ora la Regimenti è passata a Forza Italia) che ora lasceranno il posto a Strasburgo, Maria Veronica Rossi festeggia il suo nuovo incarico da eurodeputata.

Trentaquattro anni, originaria di Ferentino, da circa otto anni è attiva nel Carroccio, dove ricopre il ruolo di responsabile provinciale dei giovani. Nel 2019 la sua fu una vera e propria impresa. In tutte le regioni del collegio Italia centrale, dove era candidata, ottenne tantissimi consensi, arrivati soprattutto dai più giovani che credettero nel movimento e la appoggiarono come se la battaglia fosse la loro. Era arrivata ottava, dietro esponenti fortissimi di caratura nazionale. E adesso è pronta a lavorare e a dividersi tra Strasburgo e Bruxelles.

Il suo ingresso al Parlamento europeo arriva a distanza di quattro anni. Quali sono state le prime sensazioni dopo l'annuncio ufficiale?
«Sono molto emozionata. Abbiamo aspettato tanto, posso dire che è un sogno che si avvera. Ma soprattutto, come movimento giovanile, è il primo obiettivo che riusciamo a portare a casa».

Se lo aspettava?
«La speranza c'è sempre e non si da mai nulla per scontato».

La Ciociaria in Europa non aveva un rappresentante da ormai quindici anni. Una bella responsabilità...
«Direi proprio di sì. Soprattutto per la mia età. Fino ad oggi il territorio ha avuto sempre rappresentanti con alle spalle lunghe carriere politiche. Quindi il peso della responsabilità lo sento abbastanza».

Adesso quali saranno gli obiettivi che porterà in Europa soprattutto per il territorio?
«Seguiremo innanzitutto la linea del partito. Penseremo all'intera provincia di Frosinone, all'intero collegio del centro Italia e ai giovani. Il lavoro sarà una priorità. Senza dimenticare l'agricoltura e tutto quello che è inerente con la nostra provincia. Sono tanti i progetti che abbiamo in mente. Aspettiamo solo il tempo di salire sopra per realizzarli».

Questo traguardo può essere considerato un premio alla sua lunga militanza all'interno del partito?
«Assolutamente sì. La Lega, insieme al suo leader Matteo Salvini, crede molto nei giovani. Nel 2019 ci diedero l'opportunità di candidarci e oggi raccogliamo i frutti. E per questo ci tengo a ringraziare tutto il partito. La vittoria arrivata oggi non è personale, ma dell'intero gruppo. E soprattutto dei nostri giovani».