Stamattina alle 11 il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca annuncerà la composizione della giunta, specificando squadra e deleghe. Oggi è l'ultimo giorno utile per un passaggio politico che per settimane ha tenuto il centrodestra bloccato. Richiamando alla mente quello spettacolo teatrale nel quale gli attori, al grido "partiam partiam", battono freneticamente i piedi sul palco. Rimanendo però fermi sul posto. L'esecutivo doveva essere ufficializzato venerdì, poi ci sono stati due slittamenti consecutivi. Ora non c'è più tempo. Comporre il puzzle non è stato semplice tra equilibri di coalizione, incastri fra rappresentanza delle province e quote rosa. Senza considerare le dinamiche interne alle forze politiche. È stata una partita a scacchi giocata sull'orlo di una crisi di nervi. La provincia di Frosinone avrà un solo assessore: Pasquale Ciacciarelli (Lega).

Nella notte tra venerdì e sabato è saltata l'opzione Fabio Tagliaferri. In Fratelli d'Italia l'ha spuntata la provincia di Rieti. Il nome è quello di Michele Nicolai, anche se c'è chi ha parlato di Manuela Rinaldi.
La composizione
Lo schema è 6 assessorati a Fratelli d'Italia (più la presidenza del consiglio), 2 alla Lega e 2 a Forza Italia. Con il partito di Giorgia Meloni che indicherà anche il vicepresidente. Sapremo stamattina se ci sono stati ulteriori colpi di scena.
E di coda. Considerando il pressoché ininiterrotto ballo delle deleghe. Veniamo all'assetto di Fratelli d'Italia. Giancarlo Righini dovrebbe avere bilancio e agricoltura, Fabrizio Ghera trasporti e rifiuti. Per la vicepresidenza c'è Roberta Angelilli, destinata a gestire le deleghe allo sviluppo economico e alle attività produttive. Poi c'è Massimiliano Maselli: per lui nei giorni scorsi si era parlato di urbanistica e lavori pubblici. Sull'urbanistica bisognerà vedere, perché potrebbe andare alla Lega. Per Elena Palazzo (eletta in provincia di Latina) probabilmente lo sport. Infine Michele Nicolai: per lui le politiche sociali, delega per la quale è stato in corsa fino all'ultimo Fabio Tagliaferri, assessore comunale di Frosinone e già vicesindaco del capoluogo. Per la presidenza del consiglio regionale il nome è quello di Antonio Aurigemma.

Nella Lega l'ha spuntata Pasquale Ciacciarelli, non eletto come consigliere nonostante le oltre 14.000 preferenze ottenute nella lista in provincia di Frosinone. Proprio quei voti però hanno pesato in modo determinante. Ha funzionato il gioco di squadra basato sulla triangolazione tra Claudio Durigon, Nicola Ottaviani e Mario Abbruzzese. Per Ciacciarelli si parla della cultura. Nelle ultime ore però è circolata un'altra ipotesi: potrebbe avere le deleghe all'urbanistica, ai porti e alle politiche della casa. Competenze pesantissime sul piano politico. Un'opzione alla quale sembra stia lavorando (a fari spenti) il deputato e coordinatore provinciale del Carroccio Nicola Ottaviani. L'altro assessore della Lega sarà quasi sicuramente Simona Baldassarre, eurodeputata.

Questo vuol dire che nell'europarlamento subentrerà al suo posto Maria Veronica Rossi, responsabile della Lega Giovani in provincia di Frosinone. È la prima dei non eletti e nel 2019 mise in fila 23.400 preferenze. Se alla fine dovesse essere confermato questo assetto, in provincia di Frosinone la Lega porterebbe a casa sia un assessorato regionale che un europarlamentare (la legislatura termina tra un anno).
Nel Carroccio sono circolate per l'intera giornata di ieri pure le ipotesi di Cinzia Bonfrisco (europarlamentare) e Laura Cartaginese (consigliere regionale eletta). Alla fine però lo scatto finale di Simona Baldassarre è stato decisivo. Non ce l'ha fatta Tony Bruognolo. Pino Cangemi puntava alla presidenza del consiglio regionale, ma la diga di Fratelli d'Italia ha retto. In quella postazione ci sarà Antonio Aurigemma. Cangemi sarà il vice.
Sul versante di Forza Italia Giuseppe Schiboni assessore alla scuola e formazione. È un esponente della provincia di Latina, politicamente vicinissimo al senatore e coordinatore regionale Claudio Fazzone. Per l'altro assessorato la favorita è l'europarlamentare Luisa Regimenti. Appare tramontata l'opzione Maria Spena. Così come quelle di Cosmo Mitrano e Pino Simeone.

Lo scenario
Inutile girarci intorno. I malumori non mancano per la composizione della giunta. In tutti i partiti. Per esempio di Enrico Tiero (FdI) e Pino Cangemi (Lega). Ma adesso si apre una fase diversa, nella quale bisognerà capire se potranno esserci riflessi in maggioranza. L'Udc, intanto, potrebbe optare per l'appoggio esterno. I margini di "recupero" politico nel centrodestra sono legati alle altre possibili postazioni all'interno di una "governance" allargata. Per esempio i 4 sottosegretariati che verranno istituiti. Per esempio le presidenze delle commissioni. Per esempio la guida di importanti enti intermedi e società partecipate. Nel frattempo però sono soltanto gli assessorati a fare la differenza. Domani la prima in Consiglio. Presidente sarà eletto Antonio Aurigemma (Fratelli d'Italia).

Come vice uno alla maggioranza (Pino Cangemi della Lega) e uno all'opposizione (Mario Ciarla o Sara Battisti per il Pd). Quindi i tre segretari d'aula. Queste le indiscrezioni. Forza Italia punta su Fabio Capolei, per l'opposizione potrebbe esserci Marietta Tidei (Terzo Polo). Mentre per Fratelli d'Italia a questo punto sono in corsa i consiglieri eletti in provincia di Frosinone, vale a dire Daniele Maura e Alessia Savo. Capitolo capigruppo. Daniele Sabatini in pole position per Fratelli d'Italia. Nella maggioranza di centrodestra, gli altri due capigruppo dovrebbero essere Giorgio Simeoni per Forza Italia e Orlando Tripodi per la Lega. Daniele Leodori dovrebbe guidare il gruppo del Pd.