«Grazie! Solo questo mi viene da dire a tutti coloro che in queste ultime settimane, giorni ed ore mi sono stati vicino». Così Fabio Tagliaferri ieri in un messaggio sui social network. Dopo aver avuto la conferma che le indiscrezioni circolate in mattinata era vere. Non entra nella giunta regionale dopo essere stato ad un passo. Consapevole del suo ruolo di outsider (alle elezioni non ha concorso), ma anche del fatto che poteva essere candidato alle regionali e poi invece è andata diversamente. Ha scritto: «Grazie a chi nel partito nazionale ha ritenuto che io avessi la capacità e le doti per rappresentare il nostro territorio nella giunta regionale del Lazio. Un nome su tutti: grazie Arianna Meloni». Proprio l'endorsement di Arianna Meloni poteva rappresentare l'elemento decisivo, ma non è stato così per via soprattutto delle dinamiche interne al partito. Specialmente sul versante della rappresentanza dei territori.

Continua Fabio Tagliaferri: «Grazie agli amici e ai familiari che mi sono stati accanto. Non nascondo la delusione ma non posso non godere del piacere di aver ricevuto apprezzamento e stima da tante, tantissime persone. Nulla cambia. La mia partecipazione alla vita del partito sarà sempre più decisa, come il mio impegno di assessore ai servizi sociali della mia amata città di Frosinone». Dunque, Fabio Tagliaferri lancia un doppio messaggio: resta sia nel partito che nella giunta. E anzi raddoppia. Impegno e determinazione.

Poi il post scriptum. Testuale: «A coloro che gioiscono di ciò che è accaduto, ricordo che il danno più grande è stato fatto alla Ciociaria e non a me che a differenza loro non vivo di politica. Costoro dovranno spiegare perché hanno tifato per Rieti e Viterbo anziché per Frosinone. Saprò guardarli negli occhi la prossima volta che parleranno di difesa del territorio. Da domani si riparte con la nostra proverbiale tigna ciociara».

Concetto, quello della tigna ciociara, che Fabio Tagliaferri aveva sottolineato anche nel messaggio inviato al sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli (definito straordinario) e agli assessori della giunta del capoluogo. Nel quale ha parlato di «affetto, stima e speranza» come sentimenti che gli sono stati "trasmessi" in questi giorni. «Purtroppo non è andata a buon fine - ha chiosato Tagliaferri - ma ci abbiamo provato».

Fratelli d'Italia ha eletto due consiglieri regionali in Ciociaria: Daniele Maura e Alessia Savo, che peraltro è consigliere comunale di Frosinone (carica che intende conservare). Alla fine, stando almeno ad alcune ricostruzioni che sono circolate, ad essere state decisive nelle dinamiche interne al partito, sono state le percentuali ottenute nelle varie province. Di certo c'è però che in Ciociaria FdI non indicherà assessori nella giunta regionale. Il discorso sulle quote rosa non si è mai aperto. Vero che Fabio Tagliaferri non ha concorso alle regionali, ma la logica dell'esterno in altre occasioni e situazioni è stata tenuta in considerazione. Bisognerà capire cosa intende quando scrive che «dovranno spiegare perché hanno tifato per Rieti e Viterbo anziché per Frosinone».

Dalle indiscrezioni filtrate sembra anche che venerdì sera ci sia stata una lunga telefonata tra Nicola Ottaviani (ora deputato della Lega ed ex sindaco del capoluogo) e Fabio Tagliaferri. Tra i due i rapporti sono stati tesi per molto tempo. Da primo cittadino Ottaviani estromise dalla giunta Fabio Tagliaferri su richiesta del Polo Civico. Tagliaferri infatti era stato indicato in giunta "in quota" al movimento di Gianfranco Pizzutelli. Poi aveva aderito a Fratelli d'Italia. Lo strappo era stato molto forte e FdI aveva preso una posizione assai dura.

Il punto della vicenda riguarda probabilmente la rappresentanza del Comune capoluogo nella giunta regionale. Su questo concetto Ottaviani e Tagliaferri si sono trovati d'accordo. Il sindaco Riccardo Mastrangeli era pronto a salutare con entusiasmo la nomina dell'esponente di Fratelli d'Italia nell'esecutivo di Francesco Rocca. Non è andata come Fabio Tagliaferri sperava.
La sensazione è che però questa situazione blinderà ulteriormente la giunta Mastrangeli e la maggioranza. Come già successo alle provinciali.