Rien ne va plus. È il giorno della giunta. Francesco Rocca l'annuncerà in mattinata, praticamente ad un mese di distanza dalla vittoria elettorale. Vedremo se nella notte appena trascorsa ci saranno stati ulteriori colpi di scena. Alla fine ha retto soprattutto lo schema: 6 assessorati (e presidenza del consiglio regionale) a Fratelli d'Italia, 2 alla Lega, 2 a Forza Italia. Il Governatore Francesco Rocca manterrà la delega alla sanità.
La composizione possibile
Fratelli d'Italia dunque si avvia ad esprimere 6 assessori, fra i quali il vicepresidente. Più il presidente dell'aula: in pole per questa carica dal profilo istituzionale c'è Antonio Aurigemma. Passando all'esecutivo, per Giancarlo Righini (fedelissimo di Giorgia Meloni) dovrebbero esserci le deleghe al bilancio e all'agricoltura. Mentre Fabrizio Ghera (referente di Fabio Rampelli) si occuperà quasi sicuramente di trasporti e rifiuti. La vicepresidenza andrà a Roberta Angelilli, che probabilmente avrà anche le competenze su sviluppo economico e attività produttive. A Massimiliano Maselli urbanistica e lavori pubblici. Si tratta di cinque esponenti (considerando anche Aurigemma) eletti. Tutti peraltro nella circoscrizione di Roma.
A completare il quadro di Fratelli d'Italia, ci sarebbero Elena Palazzo (eletta in provincia di Latina) e Fabio Tagliaferri, assessore ai servizi sociali di Frosinone, già vicesindaco e coordinatore cittadino del partito nel capoluogo. Se il quadro dovesse essere confermato, sarebbe lui la vera sorpresa di questa giunta. Alle regionali non ha concorso, ma appare evidente che è tenuto nella massima considerazioni dai vertici regionali e perfino nazionali del partito.
In Forza Italia il favorito è Giuseppe Schiboni (secondo dei non eletti in provincia di Latina), al quale dovrebbe andare la delega all'ambiente. Si tratta di un'indicazione chiaramente riferibile al senatore e coordinatore regionale di Forza Italia Claudio Fazzone. Mentre per il secondo assessorato il nome che circola maggiormente è quello dell'ex deputata Maria Spena, che dovrebbe occuparsi delle deleghe della scuola. Si tratta di un'indicazione voluta dal ministro degli esteri Antonio Tajani. Per quanto riguarda le altre opzioni, a questo punto bisognerà vedere se potranno esserci degli spazi di manovra per rientrare. In provincia di Latina si è molto parlato nelle scorse settimane di Cosmo Mitrano e Pino Simeone. Mentre sul versante delle quote rosa ci sono altresì le ipotesi dell'europarlamentare Luisa Regimenti e dell'ex deputata Annagrazia Calabria, politicamente vicina a Claudio Lotito.
Infine la Lega. A Pasquale Ciacciarelli dovrebbero andare le deleghe alla cultura. Le oltre 14.000 preferenze non sono bastate a far scattare il seggio, ma hanno rappresentato senza ombra di dubbio una spinta enorme per aprire le porte della giunta. Responsabile organizzativo del Carroccio in provincia di Frosinone, Ciacciarelli vede il traguardo. Quindi potrebbe essere indicata l'eurodeputata Cinzia Bonfrisco, che dovrebbe occuparsi di turismo. E qui va aperta una parentesi importante, perché al suo posto nell'europarlamento farebbe il suo ingresso Maria Veronica Rossi, prima dei non eletti della Lega. È la responsabile provinciale dei Giovani del Carroccio. Se questo tipo di schema dovesse andare in porto, la Lega in provincia di Frosinone esprimerebbe quindi un assessore regionale e un europarlamentare. Un'operazione politica alla quale ha lavorato il deputato e coordinatore provinciale del partito Nicola Ottaviani. Occorrerà capire se lo schema può cambiare. Per esempio c'è l'eletta Laura Cartaginese.
Gli altri assetti
Uno dei principali nodi da sciogliere è quello relativo a Pino Cangemi, della Lega. Eletto consigliere nella circoscrizione di Roma con 14.919 voti. Il suo nome è stato in pole position per la presidenza dell'aula o per un assessorato. Adesso potrebbe essere tenuto in considerazione per la vicepresidenza del consiglio regionale. Mentre per l'altra vicepresidenza, quella riservata alle opposizioni, in prima fila c'è Mario Ciarla, del Partito Democratico. Sul piano della rappresentanza territoriale, se la provincia di Viterbo non avrà esponenti in giunta, allora Daniele Sabatini sarà indicato capogruppo di Fratelli d'Italia. Nella maggioranza di centrodestra, gli altri due capigruppo dovrebbero essere Giorgio Simeoni per Forza Italia e Orlando Tripodi per la Lega. Mentre Daniele Leodori dovrebbe guidare il gruppo del Partito Democratico. Infine, le indiscrezioni sui tre segretari d'aula: Forza Italia punta su Fabio Capolei, per l'opposizione potrebbe esserci Marietta Tidei (Terzo Polo). Mentre per Fratelli d'Italia o Eleonora Berni o Michele Nicolai.
Ci saranno 4 sottosegretari, sul modello della Lombardia. Si tratta di postazioni strategiche per trovare e garantire gli equilibri politici all'interno della maggioranza di centrodestra. Quindi anche le presidenze delle commissioni e di alcuni importanti enti intermedi. Ma in questo momento tutti i riflettori sono accesi sulla giunta di Francesco Rocca. Il risultato elettorale ha pesato molto: il numero e la qualità delle deleghe agli esponenti di Fratelli d'Italia è lì a dimostrarlo. Però in ogni caso, qualunque sarà il quadro finale, sia la Lega che Forza Italia avranno una rappresentanza all'altezza della situazione. L'Unione di Centro ha alzato la voce, sottolineando il fatto di non essere stata tenuta in considerazione per quanto riguarda la presenza in giunta. Le prossime ore saranno decisive pure per cercare di evitare strappi all'inizio della legislatura. Rien ne va plus.