Raccoglie sempre più consensi la coalizione civica che fa riferimento all'ex sindaco di Ferentino Piergianni Fiorletta, la quale si appresta ad andare alle elezioni primarie il 19 marzo. Mentre è fuga dall'ex maggioranza. In realtà molti ex amministratori hanno deciso di abbandonare clamorosamente la coalizione annoverante il Pd e l'ex sindaco Pompeo, per intenderci quella dell'ex maggioranza ultima, per accasarsi su altri lidi, in particolare nella cosiddetta "Casa civica", alleanza senza simboli di partito, che contempla l'ex assessore Martini, l'ex presidente del consiglio comunale Pizzotti, l'ex assessore Virgili, l'ex assessore Gargani (l'ex assessore Schietroma è il candidato sindaco di "Fare Futuro"), oltre ad ex consiglieri comunali quali Dell'Olio, Fiorini, Dell'Orco, Rea, Picchi e Fiorletta stesso.

Dunque una decina di ex amministratori dell'ultimo governo Pompeo ha fatto le valigie per iniziare una nuova avventura. Tra le varie civiche c'è anche "Uniti per Ferentino", il gruppo caro a Virgili e di cui fanno parte gli ex consiglieri Dell'Olio e Fiorini, oltre a Giuseppe Patrizi. Questi, in occasione delle primarie sosterranno la candidatura a sindaco di Fiorletta. «La decisione – spiega in una nota il gruppo civico - è stata raggiunta al termine di una serie di incontri e discussioni tra le parti, nel pieno rispetto dei principi democratici richiesti e sostenuti già in precedenza da "Uniti per Ferentino", che vede nel candidato Fiorletta la figura migliore per poter rappresentare il ruolo di futuro sindaco della città di Ferentino.

"Uniti per Ferentino" ringrazia per la fiducia e la stima il candidato Fiorletta e dichiara di mettersi subito al lavoro, per proseguire nel percorso politico già in passato intrapreso in ambito amministrativo, con risultati evidenti e proficua collaborazione con gli enti e le associazioni del territorio». Per quanto riguarda le altre candidature a sindaco, in casa centrodestra pare sia tutto in alto mare. Soprattutto dopo l'ipotesi della candidatura di Luca Zaccari (Lega) per la coalizione formata dal Pd, area Pompeo, più civiche (idea all'esame). Ipotesi che avrebbe provocato un terremoto in casa centrodestra.