Tenere insieme i cocci. Scongiurare malumori e invidie che potrebbero alimentare sete di vendetta tali da compromettere le amministrative del 2024. E ancora: allargare, inglobare, estendere il lavoro amministrativo anche a quei civici e a quelle forze politiche finora tenute debitamente a distanza dalla maggioranza. Enzo Salera sa bene che la sua coperta è molto corta: dare una copertura a un'area politica vorrebbe dire lasciare scoperte le pretese delle altre, generando polemiche e tensioni interne difficilmente gestibili.

La situazione
Nella maggioranza si respira un'aria di tranquillità apparente. I consiglieri, anche di gruppi politici diversi si mostrano insieme, sorridenti, serafici. La ragione è chiara: si vuole ribadire il messaggio che l'azzeramento della giunta sia una fase di passaggio, e soprattutto voluta e prevista. Non la capitolazione di uno stato di crisi interna che ha spaccato la maggioranza. Anche il sindaco Salera appare sereno. Anche lui sorride. «Ma vi sembra uno che sta passando un guaio?», scherza il capogruppo del Partito Democratico Gino Ranaldi. Tuttavia la situazione resta tutt'altro che rosea. Ieri mattina, infatti, si è tenuto il primo giro di consultazioni per la configurazione del nuovo governo cittadino. Ad essere auditi, sono stati i tre capigruppo della maggioranza: Gino Ranaldi (Pd), Edilio Terranova (lista "Salera sindaco) e Alessandra Umbaldo (Demos). Tutti, ad eccezione della Umbaldo, si sono recati dal sindaco senza confrontarsi precedentemente con i consiglieri dei loro gruppi, creando un po' di malcontento. Al centro del vertice, c'erano alcuni dubbi da chiarire, come le motivazioni che hanno motivato il rimpasto e quelle relative all'allargamento della maggioranza.

Demos
Di sicuro nessuno dei dem, così come dei civici del sindaco, ha intenzione di espellere i due consiglieri di Demos (Alessandra Umbaldo e Bruno Galasso) dalla maggioranza. Ma i contrasti non mancano: «Può un assessore uscente - Luigi Maccaro, espressione di Demos nella giunta, ndr - prendere appena 500 voti alle regionali?», ragionano alcuni consiglieri del Pd. Da Demos replicano senza indugi: «La nostra lista ha preso una percentuale più alta rispetto al 2019, nonostante l'astensione sia stata maggiore, possiamo dire di aver retto come tutti», difende il forte Bruno Galasso. Le discussioni interne spesso e volentieri vanno poi a parare su altro, ma questo lascia ben intendere che nella maggioranza si respira un'aria tutt'altro che leggera. Anzi.

Gli uscenti
Subito dopo aver incontrato i capigruppo, il primo cittadino si sarebbe dovuto interfacciare con gli ex assessori. Tuttavia l'incontro, promosso dall'ormai ex assessore all'Istruzione Maria Concetta Tamburrini, è stato rinviato a questa mattina alle 9.30, a causa di alcuni impedimenti che hanno causato l'assenza di 4 ex delegati di Salera: Arianna Volante, Danilo Grossi, Barbara Alifuoco e Francesco Carlino. L'obiettivo del summit era quello di sciogliere il gelo che è calato tra i vari ex componenti della giunta a margine della decisione di azzeramento. Cosa alquanto complessa, vista la trafila di reazioni scatenate nel corso delle ultime ore e le uscite taglienti di Grossi («Non ci sono più le condizioni per andare avanti») e Maccaro («Porterò la questione all'attenzione di Fantini del Pd provinciale»).

Il fattore giovani
Tra gli incontri odierni del primo cittadino, è previsto anche il faccia a faccia con i Giovani Democratici, che fino a questo momento hanno espresso un assessore, Volante. Salera vuole vagliare l'effettivo supporto politico dei giovani dem all'ex assessore al Commercio, per verificare la sua copertura politica in caso di riconferma. Tuttavia, da parte della giovanile del Pd, non ci sarebbe l'intenzione di avallare ancora una volta la figura della giovane docente, dopo alcune sue prese di posizioni personali che hanno complicato i rapporti all'interno dei Gd. Il primo cittadino ha tutta la volontà di coinvolgere i giovani del partito nel governo civico e nella gestione amministrativa, per questo ha deciso di raccogliere i loro pareri in merito al rimpasto.

Pop
Nelle prossime ore, il sindaco incontrerà anche i consiglieri e i militanti del movimento Pop, guidato da Danilo Grossi. Sarà un faccia a faccia teso, ma difficilmente si arriverà al divorzio tra il sodalizio civico progressista e l'amministrazione.