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La situazione

Ripartizione dei seggi regionali. Istanza della Lega

Il nodo riguarda la parte del “premio di maggioranza”. Alessia Savo (FdI): «Sono tranquilla, la distribuzione è giusta»

Ripartizione dei seggi regionali. Istanza della Lega

Un'istanza alla Corte d'Appello di Roma e al Ministero dell'Interno per chiedere di rivedere la suddivisione dei seggi regionali nella parte relativa al cosiddetto "premio di maggioranza". A presentarla la Lega. Ma il punto è che la composizione del Consiglio regionale al momento non è ancora ufficiale, come si evince dal sito dello stesso Ministero. Mancano alcune sezioni. Il tema in discussione riguarda i 10 seggi che vengono attributi con il premio di maggioranza. Dal punto di vista tecnico si chiede che questi seggi vengano assegnati invece che ripartiti. La differenza è sostanziale. La ripartizione è stata parametrata sulle circoscrizioni elettorali (Frosinone, Rieti, Viterbo) e i seggi sono scattati per esponenti di Fratelli d'Italia.

Tra i quali Alessia Savo. Chi ha presentato l'istanza, invece, vorrebbe che l'attribuzione non fosse legata al criterio di rappresentanza delle circoscrizioni (già rappresentate nei 40 seggi attribuiti con il proporzionale), ma venisse invece effettuata sulla base dei consensi ottenuti da ogni singola lista. Il quadro cambierebbe perché Fratelli d'Italia perderebbe tre seggi, mentre Lega, Forza Italia e Lista Rocca Presidente ne guadagnerebbero uno ciascuno. Oltre al fatto che aumenterebbe la rappresentanza di Roma rispetto a quella delle province.
Una questione, quella dell'istanza, che riguarda da vicino Alessia Savo (Fratelli d'Italia), eletta nella circoscrizione di Frosinone grazie al premio di maggioranza. Alessia Savo ha ottenuto quasi 11.000 voti, ma mancano ancora (come detto) alcune sezioni.

Dice Alessia Savo: «Sinceramente sono tranquilla. Anche noi ci siamo consultati con gli avvocati e riteniamo che alla fine la ripartizione dei seggi effettuata sia quella giusta. Peraltro ci sono pure dei precedenti, uno del 2018 per esempio». Aggiunge l'esponente di Fratelli d'Italia: «In ogni caso ritengo che una riflessione più ampia vada fatta sul piano politico e della legge elettorale. La provincia di Frosinone ha già perso un consigliere rispetto alla volta scorsa (3 invece di 4). È pensabile che il territorio ne possa esprimerne addirittura 2? Oltre a questo, dai calcoli e dagli approfondimenti che abbiamo effettuato, ritengo di poter dire che nell'ambito del premio di maggioranza, il seggio scattato per Frosinone non rientra nell'ambito del cosiddetto "recupero". Ripeto: sono tranquilla».

Fin qui la questione che riguarda la ripartizione dei seggi legati al "premio di maggioranza". Poi ci sono altre temi. Intanto il fatto che i risultati non sono ancora definitivi e quindi ufficiali. Analoghi ritardi c'erano stati alle politiche del 25 settembre scorso. Quindi c'è una questione che riguarda i meccanismi di attribuzione dei seggi del sistema elettorale. La prima ripartizione (40) avviene sui valori assoluti, la seconda (10) tiene invece conto delle quote percentuali. In provincia di Frosinone è successo, per esempio, che Pasquale Ciacciarelli (Lega) è rimasto fuori nonostante le 14.000 preferenze. Il seggio è scattato in provincia di Latina. Per una percentuale maggiore, determinata anche da una minore affluenza alle urne.

Claudio Durigon, senatore, sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e coordinatore regionale della Lega, dice: «Sicuramente una riflessione sulla legge elettorale si impone. Con la stessa percentuale dei Cinque Stelle, per noi 3 seggi e per loro 4. Ma è solo uno dei vari aspetti. Il risultato del Carroccio in provincia di Frosinone? Ottimo. Pasquale Ciacciarelli è un politico di valore e lo ha dimostrato. Sicuramente verrà tenuto in considerazione». Un messaggio forte e chiaro quello di Durigon. Resta da capire se Pasquale Ciacciarelli potrà avere degli spazi per quanto riguarda l'assetto della giunta oppure nell'ambito di altri enti.

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