Francesco Rocca sta lavorando a fari spenti sulla composizione della giunta. Esattamente come ha fatto per l'intera campagna elettorale. Contemporaneamente sarà importante il debutto in Consiglio, anche per capire le dinamiche all'interno delle opposizioni.

La maggioranza
Il centrodestra potrà contare su 30 consiglieri: 22 di Fratelli d'Italia, 3 della Lega, 3 di Forza Italia, 1 della Lista civica di Rocca, 1 dell'Udc. Ai quali bisogna aggiungere il presidente Francesco Rocca. Insomma, 31 voti. Alcuni nomi. In Fratelli d'Italia ci sono esponenti come Giancarlo Righini, Fabrizio Ghera, Massimiliano Maselli, Antonello Aurigemma, Roberta Angelilli, Laura Corrotti. Ci sono naturalmente anche gli esponenti eletti in provincia di Frosinone: Daniele Maura e Alessia Savo. Nella Lega Giuseppe Cangemi, Laura Cartaginese, Angelo Tripodi. In Forza Italia Fabio Capolei, Diana Magari e Cosmo Mitrano.

Le opposizioni
A guidare il centrosinistra ci sarà Alessio D'Amato, candidato alla presidenza e assessore alla sanità della giunta di Nicola Zingaretti. Il Pd ha 10 consiglieri, tra i quali Daniele Leodori, Eleonora Mattia, Rodolfo Lena. In provincia di Frosinone è stata eletta Sara Battisti, a Latina Salvatore La Penna. I consiglieri di Azione-Italia Viva sono 2: Marietta Tidei e Pierluca Dionisi gli eletti di Azione-Italia Viva. Marta Bonafoni è l'eletta della Lista D'Amato (1 esponente). Anche Verdi e Sinistra hanno eletto 1 consigliere (Claudio Marotta). Quindi ci sono i 4 eletti del Movimento Cinque Stelle (tra i quali la candidata alla presidenza Donatella Bianchi) e 1 del Polo Progressista.

Giunta: le opzioni in Ciociaria
In provincia di Frosinone i consiglieri eletti nel centrodestra sono stati 2, entrambi di Fratelli d'Italia: Daniele Maura e Alessia Savo. Fin troppo evidente che possano essere tenuti in considerazione nella formazione dell'esecutivo di Francesco Rocca. Ma potrebbero esserci altre opzioni. Per esempio circola con insistenza un'ipotesi che conduce a Fabio Tagliaferri, assessore ai servizi sociali al Comune capoluogo e segretario di Fratelli d'Italia a Frosinone. Tagliaferri ha sostenuto Alessia Savo alle regionali. Naturalmente bisognerà vedere quali saranno i parametri che verranno adottati. C'è, per esempio, il tema delle quote rosa. Quindi è evidente che la federazione provinciale di Frosinone di Fratelli d'Italia (guidata dal deputato e coordinatore Massimo Ruspandini) dirà la sua. Poi c'è il discorso relativo al risultato ottenuto dall'intera lista del partito di Giorgia Meloni. Perché, oltre a Daniele Maura e Alessia Savo, c'è stato l'importante contributo anche di Antonello Iannarilli, Gabriele Picano, Nadia Belli e Simona Castagna.

Infine, tra i nodi da sciogliere (ma il discorso vale per tutti) c'è quello dell'indicazione di eletti o di esterni.
Nella Lega circola il nome di Pasquale Ciacciarelli, il più votato nel Carroccio in questa tornata delle regionali. Con riferimento sia al Lazio che alla Lombardia. Il seggio non è scattato per alcuni meccanismi della legge elettorale, riguardanti i seggi. Ma parliamo comunque di 14.000 voti ai quali va data una risposta in termini di rappresentanza. Lo ha fatto capire chiaramente il deputato Nicola Ottaviani, coordinatore provinciale della Lega. Quando ha detto nei giorni scorsi: «Se non dovesse scattare il seggio in provincia per pochissimi voti, malgrado le 22.000 preferenze, ed il risultato di Ciacciarelli, dovremmo porre la questione di legittimità di una legge elettorale penalizzante per la nostra provincia, che vedrebbe solo 3 consiglieri attribuiti, rispetto ai 6 di Latina, con una popolazione assolutamente sovrapponibile.

E tutto questo, perché avremmo registrato una partecipazione al voto superiore alle altre province. Una vera beffa istituzionale, senza precedenti, davanti alla quale non staremo fermi». La traduzione è molto chiara: la Lega provinciale chiederà il riconoscimento di una posizione di governo per Pasquale Ciacciarelli. Preferibilmente un assessorato. Sul versante dell'Udc, l'ex sindaco di Pontecorvo Riccardo Roscia (più di 3.000 preferenze) si dice certo di ricoprire il ruolo di assessore regionale.

Il Comune capoluogo
A Frosinone il centrodestra di Francesco Rocca ha ottenuto il 56,75%, contando alla fine 8.989 voti. Un risultato salutato con soddisfazione dal sindaco Riccardo Mastrangeli e dall'intera coalizione. Fratelli d'Italia primo partito con il 29,91%, Lega che è arrivata al 16,70% e Forza Italia al 6,32%. Poi ci sono state le preferenze: 1.718 per Francesca Chiappini, che ha concorso con il Carroccio. A giugno era risultata la prima degli eletti alle comunali: 987 voti con la Lista per Frosinone di Antonio Scaccia. Ma ci sono state anche i 1.540 consensi per Alessia Savo e i 741 per Daniele Maura, entrambi di Fratelli d'Italia. Riccardo Mastrangeli non ha intenzione di procedere con alcun rimpasto di giunta. Se però dovesse concretizzarsi l'ipotesi di Fabio Tagliaferri assessore regionale, allora si renderebbe disponibile una casella nell'esecutivo. Non è affatto escluso (anzi) che in pole position possa scattare Anselmo Pizzutelli, eletto consigliere nella Lista Mastrangeli ma vicino alle posizioni di Fratelli d'Italia.

Gli orizzonti del Pd
In consiglio regionale è stata eletta Sara Battisti. Ma in ogni caso Antonio Pompeo ha ottenuto un risultato importante. Il punto è rappresentato dalla frattura tra le due correnti del partito: Pensare Democratico di Francesco De Angelis e Base Riformista dello stesso Antonio Pompeo. Questo a Frosinone. In consiglio regionale un'intera classe dirigente (da Alessio D'Amato a Daniele Leodori) sarà chiamata a ripartire dall'opposizione. Non sarà propriamente una passeggiata.