«Nel mio tour elettorale ho avuto la possibilità di visitare e portare all'attenzione dei cittadini una serie di situazioni che necessitano di interventi capillari e immediati. Il nostro territorio purtroppo è "pieno" di strutture in stato di decadenza e che potrebbero essere recuperate e adibite a sedi in grado di ospitare servizi per i cittadini. Tra queste strutture c'è una parte della storia del nostro Capoluogo, che dagli anni '30 fino agli anni '80 ha erogato servizi sanitari ai più piccoli, all'infanzia. Sto parlando del dispensario antitubercolare, in via Casilina Sud, ormai in stato di abbandono da anni».
È quanto sostiene la candidata al consiglio regionale FdI Alessia Savo, che aggiunge: «Di proprietà della Asl, la struttura può e deve essere recuperata. Regione Lazio, Asl e Comune di Frosinone devo sedersi intorno a un tavolo e iniziare a lavorare in sinergia per ripensare a una nuova identità a quello che la storia ci ha donato. Abbiamo la fortuna di avere un monumento della storia sanitaria del Capoluogo e del nostro territorio e per noi medici importante.
E allora cosa fare del dispensario antitubercolare di Frosinone, sicuramente attraverso una formazione di qualità possiamo pensare ad un Polo ultra specialistico che sia in grado di fare dialogare chi crea lavoro e la Regione. A loro il compito di dettare al Governo del Lazio le materie e i programmi per formare i giovani in modo specialistico. Per fare questo bisogna iniziare, i protagonisti del cambiamento devono iniziare a lavorare in sinergia. Solo così si può pensare di recuperare la nostra storia e dare nuova speranza ai giovani che sia di lavoro e di una vita dignitosa».