Si discuterà, tra l'altro nel merito, il 6 febbraio, davanti alla sezione seconda bis del Tar di Roma, il ricorso presentato da Fabrizio Pignalberi finalizzato a ottenere la riammissione di una lista, la lista "Pignalberi Presidente", a suo sostegno esclusa, nei giorni scorsi, dall'Ufficio centrale circoscrizionale presso il Tribunale ordinario di Frosinone per carenza di requisiti formali e conseguentemente finalizzato ad avere anche l'annullamento del provvedimento della Corte di Appello di Roma del 30 gennaio scorso con il quale è stata disposta l'esclusione della sua candidatura alla carica di presidente della Regione Lazio per il mancato collegamento a liste di sostegno in tre circoscrizioni elettorali. Pignalberi ha deciso di ricorrere in proprio, chiamando in causa l'Ufficio centrale regionale della Corte d'Appello di Roma per l'elezione del Presidente della Regione Lazio, l'Ufficio Centrale Circoscrizionale presso il Tribunale di Frosinone, la prefettura di Frosinone e la prefettura di Roma.

Nel ricorso relativo alla lista "Pignalberi presidente", sostanzialmente, si rappresenta il fatto che la decisione della commissione di ricusare la lista a seguito dell'esclusione di 248 firme, oggetto d'indagine (da parte della procura frusinate), poggi sulla circostanza secondo cui non superi il numero minimo di 1.000 sottoscrizioni. Nel ricorso si chiede l'annullamento della decisione, ritenuta «illegittima», in quanto nonostante l'esclusione, sta scritto nell'atto, il numero minimo di firme sarebbe rispettato. In alternativa con il ricorso si chiede la «riconta dei certificati».

Dalla decisione (c'è il pericolo concreto che il voto possa slittare di qualche giorno) sulla riammissione della lista dipende anche la presenza di Pignalberi quale candidato presidente in quanto, in caso di rigetto definitivo, verrebbe meno la presenza minima richiesta delle liste in tre circoscrizioni.
Intanto, nella giornata di ieri sono stati pubblicati il manifesto con i candidati alla presidenza della Regione con le liste ad essi collegate e, soprattutto, il fac simile della scheda elettorale. In entrambi i casi mancano Pignalberi, come candidato presidente, e le sue liste.
Sono presenti sulla scheda di colore verde, nell'ordine: Sonia Pecorilli (sostenuta dal Pci); Francesco Rocca (sostenuto da FdI, Lista Civica Rocca, FI, Udc, Noi Moderati e Lega); Rosa Rinaldi (sostenuta da Unione Popolare); Donatella Bianchi (sostenuta da M5S e Polo progressista); Alessio D'Amato (sostenuto da Verdi-Sinistra, Demos, Pd, Terzo Polo, Psi, Lista civica D'Amato, +Europa).