Libero Mazzaroppi, alle spalle una lunga esperienza da amministratore locale, è sindaco di Aquino da dieci anni. E oggi è in corsa nella lista del Partito Democratico per un posto da consigliere regionale. Ciò che l'ha spinto ad accettare una nuova sfida è stata soprattutto «la voglia di sposare una politica dei fatti concreti – ha detto – E di esportare un buon lavoro amministrativo che ha dato frutti notevoli, ma soprattutto che è stato apprezzato e ammirato».

«Voglio continuare a battermi per un territorio – ha continuato Mazzaroppi – Non sto con me stesso, ma sto con i cittadini, con il bene comune e con il grande territorio del cassinate che oggi insieme a Sara Battisti (capolista e consigliera uscente) abbiamo ricostruito e creato un tutt'uno con una provincia più rappresentata».
Riguardo alla lista messa in campo dal Pd «il partito ha dimostrato di saper innovare con un'apertura forte ai sindaci. C'è una sensibilità, una visione diversa, ma soprattutto un valore aggiunto sulla parte riformista», ha spiegato Mazzaroppi. Quindi una nuova sfida messa in campo.

«Il Pd non perde sempre, ma solo quando si disaffeziona l'elettore – ha aggiunto – Il nostro obiettivo oggi è quello di motivare le tante persone che non vanno più a votare perché non si sentono rappresentati. Oggi portiamo ottimi esempi amministrativi e persone che hanno fatto cose concrete, per la cui esperienza parlano i fatti. Questa è un'elezione amministrativa dove abbiamo sempre vinto noi. La grande platea delle comunità ciociare è amministrata da sindaci del centrosinistra. Qualche comune si è perso per una disaffezione che oggi recuperiamo. Il Pd deve ripartire dalla buona immagine degli amministratori. Non più candidature calate dall'alto, ma begli esempi amministrativi da apprezzare. Torneremo a vincere e già in questa occasione riusciremo a raggiungere questo obiettivo».

Poi Mazzaroppi ha fatto il punto sulla sanità, tema centrale in questa campagna elettorale. «Il candidato alla presidenza Alessio D'Amato ha dimostrato, durante la pandemia, di avere le idee chiare in merito a una problematica che ha investito l'umanità. Rischiavamo di restare nelle macerie, invece, lui è intervenuto, prima tracciando un piano e poi vaccinando. Ha coordinato le attività con le forze dell'ordine, con le strutture, con i direttori generali. Ha dimostrato nell'emergenza di avere grandi capacità e grandi qualità». E da questo Mazzaroppi vuole ripartire. «La sanità ha fatto segnare un'inversione di tendenza. Rispetto a quando la destra gli ospedali li chiudeva. Gli investimenti ultimi hanno dimostrato il contrario come il potenziamento delle strutture ospedaliere»