«Concretezza e credibilità. Il lavoro fatto in questi anni è la dimostrazione di una politica dei fatti». Alessio D'Amato, candidato alla presidenza della Regione Lazio, insieme alla capolista del Partito Democratico Sara Battisti, ha incontrato i medici della Asl di Frosinone durante l'iniziativa "Il mondo della sanità" ieri mattina a "Bar Minotti". All'evento hanno partecipato anche i candidati Libero Mazzaroppi e Andrea Querqui, insieme al leader di Pensare Democratico Francesco De Angeli e alla consigliera regionale Barbara Di Rollo. In sala anche il direttore dell'Azienda Sanitaria Locale Angelo Aliquò.
Il punto di forza di Alessio D'Amato è proprio la sanità, ricoprendo da dieci anni il ruolo di assessore regionale. Ha fatto il punto sui risultati raggiunti per due legislature dal governo di centrosinistra. «È in corso una vera e propria rivoluzione – ha detto D'Amato – oggi (ndr ieri) ad esempio abbiamo aperto il nuovo pronto soccorso di Alatri (servizio a pagina 21). Per non parlare dell'ospedale di Frosinone che sta crescendo sempre di più ed è il terzo a livello nazionale per il trattamento degli infarti. Abbiamo una provincia che cresce e il sistema sanitario pubblico lo dobbiamo valorizzare sempre di più. Sono stati fatti investimenti importanti in questi anni. Oltre trenta milioni sul rafforzamento della sanità territoriale. Il settore in questi anni è cresciuto molto e lo dimostra l'aumento dei livelli essenziali di assistenza che sono passati a 225». Il candidato alla presidenza ha ricordato il caso della signora arrivata dal Canada per operarsi allo "Spaziani".
Poi è intervenuta Sara Battisti, che ha ricordato il lavoro fatto da D'Amato durante la pandemia. «Siamo stati fortunati perché abbiamo avuto Alessio alla guida della Regione – ha detto – Ha saputo gestire una pandemia ottenendo risultati importanti e straordinari».
Inevitabile poi il riferimento alla fase del commissariamento. «La nostra è la politica dei fatti e non delle parole – ha aggiunto Battisti – Sono stati anni difficili a causa della complicata situazione debitoria lasciata in eredità. Come prima cosa abbiamo lavorato per uscire dalla fase del commissariamento e poi abbiamo iniziato ad assumere per allargare la nostra capacità e raccogliere la richiesta dei cittadini». E sull'edilizia sanitaria «si cominciano a vedere i primi risultati del nostro lavoro – ha aggiunto – Gli slogan sono semplici da dire. Le cose fatte, invece, possono essere viste e toccate con mano e danno forza alla nostra credibilità. Quella di un'assessore che non si è risparmiato mai di portare la sanità a un passo avanti in una Regione che era stata penalizzata dal centrodestra».
Ad intervenire anche Libero Mazzaroppi. «Andiamo a vincere per riproporre un modello di governo che se pur nell'emergenza ha prodotto risultati straordinari». Andrea Querqui invece ha posto l'attenzione sul problema dell'astensione. «Per far riacquistare la fiducia negli elettori noi proponiamo una lista forte – ha spiegato – E D'Amato è la persona giusta per governare questa Regione».
In chiusura inevitabile l'affondo a Francesco Rocca, candidato del centrodestra. «È una destra senza idee, ma soprattutto senza programma – ha affermato D'Amato – Si scrive Rocca e si legge Storace. La vittoria dei sondaggi lasciamola al candidato del centrodestra noi ci accontentiamo di quella vera, ossia dei voti. Non possiamo tornare indietro. Rocca non ha argomenti è espressione di un modello politico che ha determinato problemi alla sanità regionale. Soprattutto non possiamo consegnare le chiavi della nostra regione a una destra che rappresenta un mondo antico. Non possiamo permetterci di tornare indietro. Rocca fino a qualche mese era presidente di associazioni che fanno riferimento alla sanità privata. Con questi precedenti non puoi garantire un'autonomia vera. Vinceremo per proseguire e per rinnovare il lavoro fatto in questi anni. E per difendere il servizio sanitario pubblico».