Due liste escluse dalle elezioni regionali. L'accusa che muove la procura di Frosinone è di aver prodotto firme false nei modelli di presentazione delle candidature delle liste "Pignalberi presidente" e "4° Polo per l'Italia". E, pertanto, il gip del tribunale di Frosinone ha emesso un provvedimento cautelare di sospensione dall'attività di avvocato di due professionisti, dei fori di Frosinone e Latina, per dodici mesi. Si tratterebbe degli autenticatori delle firme.
Tutto nasce a seguito degli accertamenti condotti dai carabinieri del Nucleo investigativo di Frosinone che hanno effettuato, nei giorni scorsi, una serie di acquisizioni documentali al Comune di Serrone finalizzata ad accertare la veridicità delle sottoscrizioni. La gran parte delle firme, ritenute false, proveniva proprio dal paese dell'Alta Ciociaria. Le segnalazioni all'autorità giudiziaria sono partite dalla commissione elettorale, ma anche da Serrone, da parte di quanti hanno disconosciuto la propria firma sui modelli. Poi man mano che i carabinieri facevano il proprio lavoro, in molti a Serrone, dove la voce ha fatto presto a circolare, si sono presentati per fornire elementi, ritenuti utili per l'indagine.
L'inchiesta è stata rapidissima per i tempi contingentati per i controlli da effettuare prima di dare il via libera alle liste. C'era il rischio concreto di poter arrivare a uno slittamento della tornata elettorale. Da qui la scelta del procuratore Antonio Guerriero e del sostituto Alessandro Picchi di inviare i carabinieri nel paese dell'Alta Ciociaria.
I primi sospetti sono nati perché le firme apparivano abbastanza simili tra loro e anche per il fatto che era stato raccolte quasi tutte a Serrone. Per diversi giorni, i carabinieri del Nucleo investigativo si sono presentati al Comune di Serrone per verificare i certificati elettorali di coloro che apparivano essere i sottoscrittori delle firme. E così, in base agli elementi raccolti dagli investigatori dell'Arma, le firme in calce ai moduli sarebbero risultate false. Anzi, tutte le firme controllate a campione (ovvero una parte di quelle presenti nei moduli) sarebbero risultate false.
E così la commissione elettorale, presieduta dal giudice Massimo Lisi, non le ha accettate. La conseguenza è stata che le firme necessarie per sostenere una lista alle elezioni regionali sono scese sotto il minimo di mille. La commissione elettorale, che si è riunita ieri in tribunale, ha così escluso le due liste "Pignalberi presidente" e "4° Polo per Pignalberi" dalla circoscrizione elettorale di Frosinone. Il reclamo presentato alla Corte d'appello contro l'esclusione delle liste è stato giudicato inammissibile.
A seguito dell'informativa redatta dai carabinieri, la procura di Frosinone ha così chiesto al gip l'emissione della misura cautelare nei confronti dei professionisti che risulterebbero aver autenticato le firme. Si tratta di S.G. e F.M.V. dei fori di Frosinone e Latina. È scattata così un'interdittiva per dodici mesi.