«Gli obiettivi sono tre e li centreremo tutti: l'elezione di Francesco Rocca alla presidenza della Regione Lazio, la vittoria del centrodestra e l'affermazione di Forza Italia. Ci sono tutte le condizioni per invertire la rotta e rilanciare l'intero territorio». Così Adriano Piacentini, subcommissario provinciale di Forza Italia e assessore comunale di Frosinone: ha le deleghe al bilancio e alle finanze.

Il suo nome è stato in pole position per mesi per una candidatura al consiglio regionale, poi le scelte sono state altre. I candidati di Forza Italia in provincia di Frosinone sono Samuel Battaglini, Rossella Chiusaroli, Monica Fiore, Anna Lisa Morga, Gianluca Quadrini e Giuseppe Sacco. Rileva Adriano Piacentini: «Il fatto che non sia candidato non cambia nulla per quanto riguarda il mio impegno in campagna elettorale. Credo che alla Regione ci sia bisogno di un cambiamento vero, netto, senza tentennamenti. Dieci anni di governo di centrosinistra hanno penalizzato non poco la provincia di Frosinone e l'intera regione. Insomma, stiamo ai fatti: la questione riguardante i rifiuti non è stata risolta, anzi è stato un continuo rincorrere l'emergenza a Roma.

E da quasi due anni il circuito virtuoso si è interrotto anche in Ciociaria. Il nodo della discarica non è stato sciolto. Sul versante delle infrastrutture, nessun passo avanti vero. Per non parlare dell'inquinamento della Valle del Sacco, che è un ostacolo insuperabile per il rilancio economico ed industriale del territorio. Infatti le aziende non sono nelle condizioni di potersi fare carico dei costi delle operazioni di bonifica. Per non parlare di alcune vicende clamorose: mi riferisco, per esempio, al caso della Catalent, che è andata via da questo territorio per i ritardi e per le mancate risposte. Pure questo è un argomento passato in secondo piano, quando invece rappresenta una priorità».

Continua Adriano Piacentini: «Quando i cittadini sono chiamati alle urne devono porsi una domanda semplice: l'Amministrazione uscente ha migliorato le condizioni generali del territorio? Per la Regione la risposta è no».
Poi Adriano Piacentini sposta il ragionamento sulle prospettive di Forza Italia. Afferma: «In campo abbiamo una squadra forte e tutte le carte in regola per centrare un obiettivo importante. Puntiamo all'elezione di un consigliere, su questo non ci sono dubbi. Forza Italia ha sempre raggiunto ottimi risultati, anche negli ultimi anni. Il sistema elettorale per le regionali prevede che ogni lista concorra per conto proprio, pur nell'ambito di una coalizione. Sarà importante prendere sia i voti di opinione che le preferenze. Occorrerà spirito di squadra, un valore aggiunto che non è proprio chiaro a tutti. Questo va detto, perché ritengo che elementi come il rispetto, l'attenzione e la condivisione restino sempre fondamentali».

Argomenta ancora Adriano Piacentini: «Mi piace aggiungere una considerazione con riferimento al Comune di Frosinone. Prima delle provinciali erano circolate ipotesi riguardanti possibili fratture e rimpasti imminenti. Non è successo nulla di tutto questo e dall'analisi del voto ponderato è emerso in maniera chiarissima che l'intera maggioranza si è espressa per Riccardo Mastrangeli, candidato alla presidenza. Dal 2012 ad oggi sono trascorsi undici anni, nel corso dei quali il centrodestra ha vinto tre elezioni comunali ed ha letteralmente cambiato il volto della città. Penso che se gli elettori abbiano votato per noi per tre volte consecutive ci sarà un motivo. Tutto è nato nel 2012, attorno ad un nucleo "storico" costituitosi per sostenere Nicola Ottaviani.

Questo non dobbiamo mai dimenticarlo perché rappresenta un esempio vincente che ha pochi paragoni. Prima le due vittorie di Nicola Ottaviani, poi quella di Riccardo Mastrangeli. Tutte arrivate con un centrodestra unito e capace di tenere insieme partiti e liste civiche. Certamente a volte possono esserci state delle discussioni, ma alla fine ci siamo sempre ritrovati. E soprattutto mai abbiamo smesso di amministrare, di governare, di risolvere le situazioni difficili, alcune delle quali "ereditate". Esiste un modello Frosinone e ne dobbiamo essere orgogliosi. Esiste e ne sono consapevoli anche i referenti regionali e nazionali dei partiti. Penso che potrebbe essere "esportato" pure alla Regione. Naturalmente con le differenze e le proporzioni del caso. Per questo sarà importante altresì verificare il risultato di Frosinone alle regionali. Sarà un test valido e sono sicuro che ancora una volta sapremo fare il pieno di voti».