In un'atmosfera elettrizzante, in un clima di euforia, ieri sera nell'Hotel Bassetto di Ferentino, l'ormai ex sindaco della città gigliata ed ex presidente dell'amministrazione provinciale Antonio Pompeo ha ufficializzato la sua candidatura alle elezioni regionali. Quando Pompeo chiama, Ferentino risponde in massa e non è bastato il salone messo a disposizione dall'Hotel per contenere i tantissimi presenti.

Pompeo era affiancato da vari colleghi Dem, dal sindaco di Arce Luigi Germani al sindaco di Paliano Domenico Alfieri, da Antonella Di Pucchio consigliera provinciale al consigliere di Cassino, Edilio Terranova. Carico a pallettoni Antonio Pompeo, non meno il sindaco Germani; i due hanno sferrato tremende bordate al proprio partito di riferimento provinciale. Quindi Pompeo ha concluso il suo intervento ringraziando tutti i presenti e con un chiaro «andiamo a vincere!».

«Quello di questa sera – ha detto Pompeo - è un brindisi e ci tenevo a ringraziarvi per avermi accompagnato in questi 10 anni da sindaco e 8 anni da presidente della Provincia. In questi giorni qualcuno parla di discontinuità, ma quale discontinuità – ha alzato la voce Pompeo in progressione fino alla fine del suo intervento - se oggi la Provincia di Frosinone è l'esempio per tutta Italia. Una provincia che ha ritrovato centralità e possiamo dire con orgoglio e ad alta voce a tutta l'Italia che siamo ciociari. Quando le cose sono fatte bene bisogna portarle avanti. Noi non partecipiamo soltanto, ma partecipiamo per vincere. E ce la faremo anche questa volta. Sono contento di annunciare la mia candidatura qui tra la mia gente. Ho voluto ascoltare tutti in questi giorni, la famiglia, gli amici, tutti voi. La nostra candidatura nasce dal basso, non dentro le stanze dei bottoni. Non nasce dal sistema e neanche dall'apparato e farò una grande battaglia, anche dentro il mio partito, che deve cambiare. È ora che cambi. Non un partito arroccato solo sulle ideologie, mettiamo fine a tutto questo. Mi hanno contrastato, pensavano di farci ritirare, ma noi non ci ritiriamo affatto, noi abbiamo la forza del popolo, abbiamo il consenso vero. Iniziamo un nuovo corso, i cittadini sono dalla nostra parte. Da Ferentino è nato l'amore per la politica e per la provincia. Io non accetto chi viene qui nella mia città a dire che la butterà giù. Ciò non accadrà mai. Noi non siamo come loro… e saranno ancora una volta i cittadini a decidere le sorti e il destino della nostra città. Questo sia chiaro a tutti. E bisogna smetterla di mettere in difficoltà le comunità territoriali. Noi non vogliamo rappresentare i potenti di turno, ma coloro che intendono la politica come servizio del cittadino. Ed ora andiamo a vincere».

L'intervento di Pompeo e le stoccate al Partito Democratico, come le raffiche fragorose di Germani, che non ha lesinato nomi e cognomi, è stato spesso interrotto dagli applausi del pubblico.