L'iniziativa è di Francesco De Angelis, leader di Pensare Democratico. Che la descrive così: «Un momento per brindare alla fine del nuovo anno e all'inizio del prossimo, ma anche un'occasione per stare insieme dopo il successo alle ultime elezioni per il rinnovo della presidenza della Provincia, che hanno visto la vittoria del sindaco di Sora Luca Di Stefano».

Il messaggio politico
L'appuntamento è alle ore 18.30 di oggi al Bar Minotti. Insieme a Francesco De Angelis, leader di Pensare Democratico, ci saranno il neo presidente della Provincia Luca Di Stefano, il segretario provinciale del Pd Luca Fantini, le consigliere regionali Sara Battisti e Barbara Di Rollo ed il presidente dell'Egato Mauro Buschini. Spiega De Angelis: «Sarà una bella occasione per stare insieme in questi giorni di festa, in cui si trascorre il proprio tempo in famiglia e con le persone a cui si vuole bene. Il 2022 si è chiuso con la bella vittoria di Luca Di Stefano, che non è soltanto il sindaco più giovane della provincia di Frosinone, ma anche il presidente di Provincia più giovane d'Italia.

Un segnale di rinnovamento importante che parte proprio dal nostro territorio e di cui siamo estremamente orgogliosi. Ecco perché brindiamo insieme alla fine dell'anno ma anche all'inizio del prossimo, che si aprirà con la sfida delle elezioni regionali, alle quali il Partito Democratico si presenterà con una squadra forte, capace e determinata». Aggiunge: «Una squadra pronta a sostenere Alessio D'Amato, che non a caso ha scelto come slogan "uno di noi". Alessio è uno di noi e ha già dimostrato di essere all'altezza del compito che lo aspetta, gestendo in maniera straordinaria l'emergenza Covid.

Lo ha fatto da assessore regionale alla sanità e lo ha fatto diventando ben presto esempio da seguire per tutto il resto d'Italia. Un brindisi di buon augurio sarà anche per lui. Perché con lui si corre per vincere». Francesco De Angelis intende sottolineare la doppia vittoria negli enti intermedi (Egato e Provincia), ma pure evidenziare la concentrazione per le ormai prossime regionali del Lazio.

Certezze e grandi manovre
Luca Di Stefano sta preparando nei dettagli il debutto in Consiglio. La seduta è stata convocata per il 4 e 5 gennaio, rispettivamente in prima e in seconda convocazione. Alle 11 e alle 11.30. Gli argomenti all'ordine del giorno sono tre: convalida dell'eletto alla carica di presidente della Provincia, giuramento di fronte al Consiglio e presentazione delle linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2022-2024.

Le linee programmatiche dovranno essere votate e Di Stefano non vuole sorprese. Il Terzo Polo si è detto contrario ad una maggioranza che comprenda anche la Lega. L'impressione però è che si andrà avanti rispettando l'intesa raggiunta tra Luca Di Stefano e Riccardo Mastrangeli, alla presenza di Francesco De Angelis e con Nicola Ottaviani in collegamento telefonico. La maggioranza potrebbe avere 7 voti su 13: i 2 del Pd che hanno sostenuto Di Stefano (Enrico Pittiglio e Alessandro Mosticone), 2 della Lega, 1 del Polo Civico e Gianluca Quadrini (Gruppo Misto). Più Luca Di Stefano. Ma è evidente che il fatto di aver previsto la seconda convocazione tradisce una certa preoccupazione sui numeri.

Anche se in queste ore nel Partito Democratico sono in corso dei tentativi per cercare di ricomporre il quadro, perlomeno sul punto all'ordine del giorno delle linee programmatiche. Non sarà semplice però convincere Antonella Di Pucchio e Gaetano Ranaldi, che hanno appoggiato Luigi Germani e fanno riferimento ad Antonio Pompeo e Enzo Salera. Non c'è la volontà politica, invece, di "aprire" ad Alessandro Cardinali e Luigi Vacana. Fratelli d'Italia (2 consiglieri) è naturalmente all'opposizione.

Le deleghe
L'attribuzione delle deleghe ai consiglieri provinciali ci sarà soltanto dopo l'undici gennaio. Quando cioè diventeranno irrevocabili le dimissioni di Antonio Pompeo da sindaco di Ferentino. A quel punto scatterebbero lo scioglimento dell'ente e la conseguente nomina del commissario prefettizio. Come è noto il ruolo di consigliere provinciale "deriva" da quello di consigliere comunale: se quest'ultimo viene meno, decade pure il primo.

Nell'aula dell'ente di piazza Gramsci ci sono due consiglieri di Ferentino: Luca Zaccari (Lega) e Alessandro Rea, eletto un anno fa nel Polo Civico. Nel Carroccio subentrerebbe Alessandro Giuseppe Pizzuti, consigliere comunale di Alatri. Nel Polo Civico il primo dei non eletti è Igino Guglielmi, che però non è più consigliere comunale di Frosinone. Quindi in aula entrerebbe Valentina Cambone, sindaco di Colle San Magno, in pole position per la delega di vicepresidente. Mentre per Gianluca Quadrini si profila la presidenza dell'aula. Luca Di Stefano sta analizzando la situazione nei minimi dettagli. Senza trascurare le linee programmatiche.